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PRESEPE 1
Il 25 Dicembre non è una data convenzionale, ma storica
di Guido Copes

Fino a poco tempo fa quasi tutte le persone colte davano per scontato che la Chiesa avesse scelto il 25 dicembre come data del Natale per contrastare e sostituire le feste pagane dei giorni del solstizio d’inverno. Questa interpretazione era propagandata come verità dagli intellettuali anticlericali, ma il cristianesimo si fonda sulla realtà ed esistono dei fatti che nemmeno gli intellettuali possono ignorare o modificare per sostenere le proprie teorie.
  Uno di essi è la scoperta del professor Shemarjahu Talmon dell’università ebraica di Gerusalemme, che – nonostante una buona pubblicità – molte persone ancora non conoscono, ed è quindi utile ricordare.
  La Chiesa festeggia l’Annunciazione, ovvero l’incarnazione di Gesù, il 25 marzo (9 mesi esatti prima del Natale) e secondo il Vangelo di Luca in quel periodo Elisabetta era al sesto mese di gravidanza. Dunque, se questa data fosse storicamente fondata, la cugina della Madonna avrebbe dovuto concepire il figlio intorno al 25 settembre precedente, nei giorni in cui – secondo lo stesso Vangelo – suo marito Zaccaria, appartenente alla classe sacerdotale di Abia, officiava al Tempio di Gerusalemme.
  Ebbene, Talmon è riuscito a precisare l’ordine con cui si susseguivano le 24 classi sacerdotali che prestavano servizio liturgico al Tempio, per una settimana due volte all’anno, stabilendo che uno dei due turni della classe di Abia cadeva proprio nell’ultima settimana di settembre. Dunque, in base a questa scoperta e ai dati contenuti nel Vangelo di Luca, che dichiara di aver fatto ricerche accurate sui fatti, è molto probabile che Gesù sia nato proprio un 25 dicembre.

 
Fonte: 24 dicembre 2008