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MINISTRO SACCONI
Un atto di coraggio e di verita' in difesa di Eluana
di Mario Palmaro

Un uomo politico che antepone il rispetto della retta coscienza e della verità all'opportunismo e alla viltà è una notizia. Una bella notizia. Mentre su una ragazza indifesa e innocente si allunga l'ombra della menzogna e dell'omicidio – organizzato "gratuitamente" dai soliti nemici della vita – ecco che irrompe sulla scena politica il coraggio di Maurizio Sacconi. A quanto sappiamo, sostenuto e ispirato dal sottosegretario Eugenia Roccella. A entrambi va il plauso e la solidarietà di Verità e Vita.
L'atto del Ministro Sacconi si segnala per la sua ragionevolezza per nulla dogmatica, come si evince da questo passaggio decisivo e motivato del provvedimento: "La negazione della nutrizione e dell'alimentazione (ai soggetti in stato vegetativo persistente) può configurarsi come una discriminazione fondata su valutazioni circa la qualità della vita di una persona con grave disabilità e in situazione di totale dipendenza … è fatto divieto di discriminare la persona in stato vegetativo rispetto alla persona non in stato vegetativo".
Queste parole strappano la maschera che gli ambienti radicali e antivita stanno tentando di frapporre tra l'opinione pubblica e questo omicidio. Siamo di fronte non certo all'attuazione di una sua volontà di rifiutare le cure o, più semplicemente, di morire: Eluana questa volontà non l'ha mai espressa né prima dell'incidente né tanto meno dopo. Senza dimenticare che, anche in presenza di tale domanda da parte di un malato, uccidere l'innocente rimane sempre illecito e ingiustificabile.
Ma in questo caso è piuttosto la volontà e la condotta del padre – che considera la figlia morta dal giorno dell'incidente – a determinare la morte di Eluana; e con quella di Beppino Englaro la volontà di quello stuolo di avvoltoi che attendono speranzosi che l'esecuzione della giovane abbia luogo, per segnare un altro punto nella battaglia contro la vita e la dignità umana, che ormai da più di trent'anni uccide milioni di persone in Italia e in tutto il mondo.
Sarebbe – e forse sarà – l'uccisione di una innocente ideata ed attuata su motivazioni di stampo eugenetico.
Un ultimo pensiero: colpisce il fatto che questa azione "pro-life" sia stata assunta formalmente da un uomo politico che ha una "storia" estranea al mondo cattolico.

 
Fonte: 19 dicembre 2008