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IL SETTIMANALE DI PADRE PIO: L'OTTIMA RIVISTA FONDATA DAI FRATI FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA FA DA CONTRALTARE ALLA SCARSA QUALITA' DI TANTA STAMPA CATTOLICA
Accattivante veste grafica, contenuti chiari e fedeli al magistero, rappresenta un eccellente mezzo informativo per i cattolici
da Corrispondenza Romana

È arrivata al decimo anno di pubblicazione una rivista che meriterebbe una maggiore diffusione e notorietà: "Il Settimanale di Padre Pio". Fondata dai Frati Francescani dell'Immacolata quasi a far da contraltare allo scadimento di tanta buona stampa cattolica un tempo fiorente – si pensi in tal senso alle magnifiche iniziative del beato Alberione – oggi, in una accattivante veste grafica, completamente a colori, rappresenta un eccellente mezzo informativo e formativo per la famiglia cristiana e per il laico in ricerca.
Diretto da padre Stefano Miotto, "Il Settimanale di Padre Pio" resta una rivista principalmente di spiritualità cristiana e mariana, in cui molti Francescani dell'Immacolata offrono una vera catechesi permanente e ascendente. L'editoriale che apre ogni numero, dando il tono alla rivista, è di P. Stefano Manelli, fondatore della comunità francescana e figlio spirituale di san Pio.
I molti altri articoli di teologia spirituale, di ascetica e di mistica che impreziosiscono ogni numero, di quasi 40 pagine, vengono redatti da sacerdoti ben noti dell'Opera, tra i quali menzioniamo P. Alessandro Apollonio, P. Serafino Lanzetta, P. Massimiliano de Gasperi, P. Massimiliano Zangheratti, etc. etc. Il sommario comporta varie e diversificate sezioni come quella dedicata alla Spiritualità, alla Famiglia, alla Cultura e all'Attualità: non raramente vi sono articoli significativi che fanno il punto sulla Liturgia Tradizionale e la sua migliore comprensione.
Di pregio anche la recensione dei buoni libri che settimanalmente vengono proposti e spiegati ai lettori. Non manca neppure una ricetta settimanale (rubrica che con raffinatezza spirituale viene soppressa nel periodo della Quaresima), un angolo per i bambini con alcune facezie e un disegno da colorare, e dei fumetti dedicati ai santi francescani (P. Pio, il Kolbe, etc.). Una rubrica di lettere per la redazione chiude ogni numero. Sebbene la rivista abbia tutti i crismi per imporsi in Italia come una lettura di massa, finora è rimasta un po' in ombra sia per le numerose gazzette cattoliche già esistenti, sia per la scelta dei frati di non farsi pubblicità sulla grande stampa, neppure cattolica. La raccomandiamo ai nostri lettori.

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 05/03/2011