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OTTO MILIONI DI ITALIANI FREQUENTANO ABITUALMENTE SITI PORNOGRAFICI
Si inizia per curiosità, ma spesso diventa un'abitudine che per i giovani spezza la crescita equilibrata dell'affettività e nei casi più gravi porta alla perdita del desiderio sessuale
da Corrispondenza Romana

Il quotidiano "Avvenire" del 25 febbraio riporta che, secondo i dati di un'indagine condotta su un campione di 28.000 utenti di siti pornografici negli anni 2005 e 2010 e commissionata dalla Società italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (Siams), sono 7,8 milioni gli italiani che frequentano abitualmente siti pornografici, pari al 28,9% dei circa 27 milioni di utenti Internet.
Con oltre un milione di pagine viste (197 a testa), gli uomini sono i frequentatori più assidui dei siti hard (73, 4%), con conseguenze molto serie per quelli di 14 anni. Si tratta di anoressia sessuale e si manifesta già intorno a 20-25 anni con la perdita di desiderio.
Tali casi sono stati osservati nei laboratori di andrologia e pongono l'Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania (34,5%), Francia (33, 6%) e Spagna (32,4%). Segue la Gran Bretagna (25,8%), mentre gli Stati Uniti si attestano sul 25,4%. Dal 2005 al 2010 i contatti ai siti pornografici sono aumentati del 58,2%, a un ritmo maggiore rispetto alla crescita dell'uso di Internet in generale (36,7%).
In media a navigare tra i siti pornografici sono uomini con istruzione media e reddito medio; per la maggior parte sono impiegati amministrativi, seguiti da lavoratori autonomi e studenti. Si inizia per curiosità, ma rapidamente questa pratica diventa un'abitudine che per molti giovani spezza la crescita verso una vita sessuale piena e legata all'affettività.

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 05/03/2011