
I PIÙ LETTI DEL MESE

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione

Durante il Congresso Mondiale sulla pallacanestro femminile tenutosi lo scorso settembre in Repubblica Ceca in concomitanza con i Mondiali, la FIBA ha portato all'ordine del giorno tre proposte per rendere il basket più attraente e interessante per il grande pubblico: 1) abbassare il canestro, 2) trasformare le partite in un tre-contro-tre in una sola metacampo, 3) rendere le divise più femminili e sexy.
Le prime due, com'è ovvio, influirebbero sulle basi del gioco in sé: se l'abbassamento del canestro può aiutare a sopperire a una naturale deficienza della pallacanestro femminile nella dimensione della verticalità (rispetto agli uomini, le donne sono più basse e saltano meno), trasformare una partita in un tre-contro-tre su una metacampo sola snaturerebbe invece lo sport avvicinandolo all'ambiente dei campetti e dei playground, un ambiente indubbiamente intrigante e dotato di un background socio-culturale ricco e in continua evoluzione ma che, con la pallacanestro vera, c'entra in maniera relativa. Ironia della sorte, è stata posta maggiore enfasi sulla terza proposta, quella che l'enfasi, invece, la mette nel posto sbagliato.
Se la nuova regola dovesse andare in porto, le giocatrici saranno costrette a indossare divise aderenti e pantaloncini 10 centimetri sopra il ginocchio nella prossima Eurolega: le nuove uniformi sono già state sperimentate dalla nazionale australiana, e il risultato è che le giocatrici assomigliano più che altro a una via di mezzo tra una nuotatrice, una pallavolista e una ciclista, tutta roba che con la pallacanestro non ha nulla da spartire. Decisamente ridicolo, per non dire sessista, pensare che questa "trovata" possa aumentare l'interesse del pubblico: interesse per cosa, poi? Per il gioco, o per altro? E soprattutto nel mondo della pallacanestro, uno sport che negli ultimi anni, confondendosi con la cultura hip-hop, si sta spostando verso un gusto over-sized nelle divise: più largo è, meglio è, e i pantaloncini, per Diana, devono essere rigorosamente sotto il ginocchio.
Ma è interessante sottolineare e tornare anche sul termine "costrette a indossare" utilizzato in precedenza: non c'è dubbio che le giocatrici non siano entusiaste di questa nuova regola, e da tempo gira sul web una petizione per contrastare la decisione della FIBA. "Rifiutiamo questa idea, che rende la pallacanestro femminile una sfilata di moda - si legge - e non un vero sport. E' una regola sessista, che non porta nulla per migliorare la competizione sportiva. Chiediamo all'Assemblea Generale dell'Eurolega femminile di considerare la nostra protesta e di lasciare che siano le squadre a scegliere che tipo di abbigliamento utilizzare per vestire le giocatrici".
Nulla da aggiungere a questa dichiarazione che riassume la situazione alla perfezione: 10 centimetri di pantaloncino in meno non portano un aumento del pubblico. Per quello c'è già il "lingerie football".
-
BASTABUGIE SU TELEGRAM
Una notizia al giorno
Iscriviti subito al canale
Diffondi il link tra gli amici
-
Video della settimana
SCRITTURA E TRADIZIONE
Tutto il Credo, parola per parola
Don Stefano Bimbi
Durata: 55 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
MIRACOLI DAL CIELO
L'incredibile storia vera della famiglia Beam
Anno 2016 - Giudizio *
-
DOSSIER ''CORONAVIRUS''
Contiene: 120 articoli
-
Ascolta audio o scarica mp3
-
Per ricevere gratis BASTABUGIE
-
PROBLEMI NEWSLETTER
Sei iscritto, ma non ricevi mail? -
HAI UN SITO O UN BLOG?
Inserisci il nostro scroller -
HAI UNA DOMANDA?
Oppure un consiglio da darci...

Stampa