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LETTERE ALLA REDAZIONE: COSTANZA MIRIANO, LA SPOSA SOTTOMESSA E FELICE
La parola ''sottomissione'' oggi fa paura e desta subito risentimento, eppure stare sottomessi alla persona che si ama è la cosa più bella che esista!
di Giano Colli

Gentile redazione,
vorrei intervenire in merito all'articolo di Costanza Miriano pubblicato sull'ultimo numero di BastaBugie.
Accostare un concetto di portata universale ''Se l'uomo è il capo, la donna è il cuore'', con l'esperienza assolutamente particolare di una donna che senza suo marito (poco loquace peraltro) si definisce "davvero una catastrofe ecologica di portata devastante", potrebbe suggerire a qualcuno, molto debole in logica, che, ergo, tutte le donne senza un uomo sono "davvero una catastrofe ecologica di portata devastante", il che non è vero.
Grazie per l'impegno che portate avanti!
Rita

Cara Rita,
grazie per la tua precisazione e per il fatto che ci segui con affetto.
In effetti leggendo l'ultimo articolo di Costanza Miriano sganciato da ciò che avevamo pubblicato nei precedenti numeri di BastaBugie, ad una lettura superficiale, (o, come dici te, per qualcuno "debole in logica") potrebbe apparire sminuita la figura femminile...
Probabilmente l'articolo in questione andrebbe accostato a un suo precedente articolo dove la visione era molto più completa: www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1750
Ma veniamo alla questione della "sottomissione". Già la parola oggi fa paura e desta subito risentimento. Eppure stare sottomessi alla persona che si ama è la cosa più bella che esista! Dopo il '68 questa pare una bestemmia, ma è la pura realtà. Chi segue lo slogan "né padri, né padroni" finisce per avere mille padroni (nessuno dei quali gli vuol davvero bene!).
Del resto si possono fare vari esempi di sottomissione volontaria. Se si va in tandem, non si può guidare il manubrio in due. Se si gioca in una squadra di calcio non si possono avere due allenatori. Se siamo in un ufficio non ci possono essere due capoufficio. Se si è su una nave non ci possono essere due capitani. Insomma... perché stupirsi che in famiglia le decisioni in ultima analisi le debba prendere il marito? E' per lui una responsabilità, mica un piacere. L'allenatore è il primo che viene esonerato se la squadra va male, perché gli si imputa la responsabilità... E' questione di logica, non è necessaria la fede per capire questo! Inoltre:
1) molte sono le donne che sognano un marito che le sappia guidare (e spesso infatti si lamentano dell'indecisione del marito o del suo disimpegno o apatia nelle questioni familiari);
2) molti sono i mariti che con un "fai come ti pare" scaricano le loro responsabilità sulle mogli;
3) dove i mariti non si assumono le proprie responsabilità, l'educazione dei figli ne risente gravemente.
Ovviamente tutto questo non esclude, anzi implica necessariamente, che all'interno della coppia ci debba essere dialogo e che il marito tenga in considerazione ciò che gli dice la moglie. Alla fine, però, sarà lui che dovrà prendere una decisione assumendosene la responsabilità. Altrimenti in caso di disaccordo a chi dovrebbe rivolgersi la coppia? Al giudice? Così si avrebbe il paradosso che la moglie anziché sottomettersi al marito (che si è scelta sposandolo) si sottometterebbe a un uomo che non è suo marito (e che non si scelta)... con evidente risultato paradossale.
Comunque questo e molto altro emerge da tutti gli articoli che abbiamo pubblicato di Costanza Miriano dove si ha una visione al contempo antifemminista e molto femminile. Sono certo che li condividerai nello spirito. Puoi trovarli tutti a questo link: www.bastabugie.it/it/ricerca.php?autore_ricerca=Costanza%20Miriano
Inoltre puoi vedere questo spezzone su Youtube dove Costanza Miriano è intervistata alla Rai (dove peraltro lavora come giornalista): www.youtube.com/watch?v=zX5stpKKzu4
Concludendo: il consiglio principale rimane quello di leggere il libro di Costanza Miriano "Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura". Un bestseller che merita davvero di essere letto (...e regalato!).

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 27/06/2011