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LETTERE ALLA REDAZIONE: COSTANZA MIRIANO E LE CASALINGHE NON DISPERATE
Ho rinunciato alla carriera per donarmi totalmente a mio marito: ora sono la persona più felice e realizzata della Terra
di Valeria

Cari amici di BastaBugie,
vi ho scritto in passato e confermo che, con tutto il rispetto per la bravura professionale e il credo di Costanza Miriano, mi meraviglio di trovare sul vostro sito una sua foto in abbigliamento non decisamente pudico, che mi pare smentire quanto professate su pudore ecc. Per non dire di alcuni passaggi dei suoi articoli, in cui utilizza un linguaggio da Desperate Housewives, programma che scrive tranquillamente di seguire per TV, cosa che personalmente trovo inammissibile per una cristiana.
Personalmente, non trovo molto traccia di noi donne cristiane, normali, che rinunciamo a carriere (fama e denaro correlato) per fare le casalinghe, non disperate, ma liete, vestite sobriamente e che preferiscono senz'altro la Messa quotidiana alle maratone ecc.
Non si tratta di un giudizio sulla persona, ma della sorpresa di chi dovrebbe sentirsi rappresentata come donna cristiana dai suoi, per altro rispettabili e legittimi, discorsi.
Poi, per carità, rispetto la bravura, la professionalità, la buona volontà e sicuramente la fede di questa nostra sorella, ma penso che i modelli per noi donne cristiane siano le nostre mamme e nonne, casa e chiesa e non le donne manager, in giro per il mondo. E lo scrivo senza un filo d'invidia, avendo rinunciato, col cuore e ben volentieri, a tutto questo, e anche a charme e seduzione, per amore di Cristo, per essere una semplice e genuina donna di fede, pur nella sua casta avvenenza, non voluta e non cercata, ma che credo emerga dalla purezza del cuore e sincerità dello sguardo.
Che Dio vi benedica e benedica la sorella in Gesù e Maria Costanza Miriano,
Erika

Cara Erika,
quando ho letto il libro di Costanza Miriano, "Sposati e sii sottomessa" ho avuto anch' io qualche perplessità.
Soprattutto mi sembrava strano che fosse una donna lavoratrice, addirittura nel campo televisivo, visto che lei stessa consiglia vivamente alle donne di sostituire l'impegno lavorativo con la donazione totale delle proprie energie alla famiglia.
Ciononostante penso che il merito principale della Miriano sia quello di essere una voce fuori dal coro e per aver avuto il coraggio di tornare a dire a noi donne qual è il nostro vero ruolo, spronandoci a tornare alla nostra vera natura e i nostri veri talenti, andando per questo contro la mentalità dilagante della donna emancipata che, secondo l'idea sbagliata del femminismo, si realizzerebbe soltanto facendo carriera e ricoprendo i posti di potere. Ma non è così! A guardare da com'è ridotta la società e da quanta poca serenità si trova negli occhi delle donne moderne, non si direbbe proprio che sono più felici delle nostre nonne casalinghe.
E' ovvio che non deve essere la Miriano il nostro modello di vita, l'unico che può esserlo a pieno titolo è solo Gesù Cristo e, semmai, sua madre Maria! Ma i consigli contenuti nel suo libro sono davvero preziosi e, se non l'hai già fatto, ti consiglio vivamente di leggerlo. In fondo se tu andassi da un medico fumatore che ti consigliasse di smettere di fumare per il bene della tua salute, non dovresti pensare che il suo consiglio vale di meno perché egli stesso fuma. Purtroppo ogni essere umano, quindi anche il cristiano, è in continuo cammino per migliorarsi e a volte sbaglia. Ma la cosa più bella che il credente può fare è riconoscersi umilmente peccatore. E la Miriano, nel suo libro e in ogni suo articolo non ha paura di mettersi a nudo confessando anche i suoi limiti. Io la ammiro per questa sua sincerità e genuinità, dote rara al giorno d'oggi, che non la fa nascondere dietro l'ipocrisia del fariseo che all'esterno è a posto, ma poi non lo è nell'anima. E inoltre non bisogna dimenticare che, a causa di ciò che afferma, ella rischia ogni giorno di essere emarginata sul posto di lavoro: non è forse questa una testimonianza che, in fondo, non le importa poi così tanto la carriera?
Poi, giusto per la precisione e perché ho parlato di persona con lei, ti informo che, a causa della nascita dei figli, Costanza ormai non corre più la maratona e che invece alla Messa ci va tutti i giorni.
Concludo con il raccontarti la storia di una donna cristiana normale che ha rinunciato a carriera (fama e denaro correlato) per fare la casalinga molto lieta: questa sarei io, che pur essendomi laureata con l'intenzione di specializzarmi nell'ambito giornalistico, ho rinunciato a tutto per seguire mio marito e formare così una famiglia cristiana. Ora lo aiuto nell'azienda agricola della sua famiglia, ma principalmente mi occupo della casa. L'essermi donata totalmente a lui e il potermi occupare di lui così pienamente mi rende la persona più felice e realizzata della Terra.
Senza la presunzione di averti convinto, ma con la speranza di aver spostato l'attenzione su ciò che c'è di buono e non sulle mancanze (poiché penso, seguendo san Tommaso D'Aquino, che qualunque cosa buona venga detta anche dal peggior peccatore viene dallo Spirito Santo), ti saluto da amica.

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 19 dicembre 2011