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LE SUORE AMERICANE ''ERETICHE'' PREMIANO UNA FEMMINISTA RADICALE
La Conferenza delle Superiore è stata ufficialmente rimproverata dal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
di Massimo Introvigne

Nel 2012 aveva fatto molto rumore negli Stati Uniti - e non solo - la «Valutazione dottrinale della Conferenza delle Superiore Religiose Femminili [degli Stati Uniti]», resa pubblica dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 18 aprile 2012, su ordine e con l'approvazione di Benedetto XVI. Si trattava del risultato di un lavoro iniziato nel 2008, condotto sotto la guida del vescovo di Toledo, nell'Ohio, mons. Leonard Blair, il quale aveva esaminato le assemblee annuali, le politiche e i documenti della Conferenza delle Superiore, la Leadership Conference of Women Religious (LCWR), che non rappresenta tutte le suore americane ma una loro parte significativa.
Una delle affermazioni più forti del documento era quella secondo cui negli Stati Uniti molte suore ormai hanno deciso di andare «al di là della Chiesa» e anche «al di là di Gesù», verso un orizzonte di vaga religiosità dove Gesù è un maestro fra tanti altri e «lo spirito del Sacro» vive in tutte le religioni, anzi «in tutta la creazione» in evoluzione. Su questo punto - e anche sugli altri contestato in materia di vita, famiglia, omosessualità - le suore americane ribelli non si sono affatto piegate. Hanno contestato e ignorato il documento del 2012 e il commissario pontificio nominato per sorvegliare, l'arcivescovo di Seattle J. Peter Sartain.
Ora il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, è intervenuto con un discorso tenuto ala direzione della LCWR il 30 aprile scorso e pubblicato molto ufficialmente sul sito della Congregazione, dove accusa apertamente le suore di deriva verso l'«eresia». Le questioni sul tappeto sono molte, ma tutte derivano - spiega il cardinale - dall'adesione di molte di loro a una particolare corrente filosofica, quella della «evoluzione cosciente» (conscious evolution) promossa dalla filosofa americana, ebrea di nascita ma che si dichiara agnostica, Barbara Marx Hubbard e molto popolare in ambienti New Age. Questa corrente sostituisce Dio con la materia cosmica in evoluzione, afferma che l'umanità può inventarsi il proprio futuro evolutivo trasformandosi in qualche cosa di completamente diverso, e che le idee di natura, legge naturale e morale sono solo invenzioni umane. Il cardinale Müller afferma che si tratta di una filosofia non solo eretica ma vecchia e tante volte condannata dalla Chiesa, ispirata all'antico gnosticismo.
Nel 2014 inoltre le suore della LCWR hanno assegnato il loro premio annuale come «Leader Eccezionale» - informando della scelta l'arcivescovo Sartain solo a cose fatte - alla teologa della Fordham University suor Elizabeth Johnson, condannata dai vescovi degli Stati Uniti nel 2011 per le sue idee che negano la divinità di Gesù Cristo e il valore redentivo del suo sacrificio sulla croce. Inoltre, il documento del 2012 alludeva proprio alla Johnson quando parlava di suore che si pongono la questione se sia opportuno o meno che «l'Eucarestia sia al centro delle loro celebrazioni comunitarie solenni», perché purtroppo «la celebrazione della Messa richiede un sacerdote ordinato, qualche cosa che alcune suore giudicano "discutibile"». Detto in altri termini, vedere un maschio sull'altare è intollerabile per suore come la Johnson intrise di «femminismo radicale», che da anni e sistematicamente «protestano contro gli insegnamenti della Santa Sede in materia di ordinazioni delle donne», anzi li «rifiutano pubblicamente», benché si tratti d'insegnamenti che, come Papa Francesco ha ribadito nella «Evangelii gaudium», dichiarano il rifiuto di queste ordinazioni definitivo e irrevocabile. Può darsi che la presenza di un maschio che celebra Messa dia fastidio a queste suore, segnalava la Congregazione per la dottrina della fede, anche per un'altra ragione, in quanto - sempre spalleggiate e anzi guidate dalle loro superiori nazionali - hanno adottato un atteggiamento sulle «persone omosessuali» - trattandosi di suore, particolarmente persone lesbiche - che, per usare forse un eufemismo, «non corrisponde all'insegnamento della Chiesa in materia di sessualità umana».
Il cardinale Müller, contestando come provocatoria l'attribuzione del premio alla Johnson, ribadisce che la scelta di chi riceve premi dalle suore in futuro dovrà essere approvata da Roma, e così pure il programma dei convegni annuali della LCWR.
Già prima della pubblicazione dell'intervento del cardinale Müller, le suore - che avevano all'inizio immaginato di poter profittare di vere o presunte aperture del nuovo Pontefice - hanno commentato, deluse, che «Papa Francesco è peggio di Benedetto XVI», tanto più che insiste sul sacramento della Confessione che loro rifiutano radicalmente, e che intendono continuare a promuovere sia la filosofia dell'evoluzione cosciente sia la teologia femminista di suor Johnson. Si tratta ora di vedere quali provvedimenti Roma vorrà prendere rispetto a quello che sembra proprio uno scisma.

 
Titolo originale: Suore americane «eretiche»: la Santa Sede si muove
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 07-05-2014