« Torna alla edizione


A LECCE PER NON ESSERE DISCRIMINATI DUE GAY ''COSTRINGONO'' IL MEDICO AD ACCETTARE LA LORO DONAZIONE DI SANGUE
Eppure anche l'OMS avverte che gli omosessuali hanno un rischio di contrarre l'AIDS 19 volte superiore al normale e sono quindi una categoria a rischio per le donazioni
da Corrispondenza Romana

Un medico dell'ospedale di Galatina (Lecce) ha negato ad una coppia omosessuale la possibilità di donare il sangue con la motivazione che i due erano da considerare soggetti a rischio.
In effetti, sul sito dell'Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) sono chiaramente indicati i requisiti richiesti al donatore, tra cui, si legge, non aver mai avuto epatite C, sifilide, comportamenti a rischio di malattie sessualmente trasmissibili ed uso di sostanze stupefacenti.
Ora, è ampiamente dimostrato come quello omosessuale, vuoi per le modalità di accoppiamento che per le dinamiche relazionali delle coppie gay (infedeltà, promiscuità sessuale e scarsa attitudine alla prevenzione), costituisca un comportamento a rischio e come tale inidoneo per accedere alla donazione di sangue.
A dirlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha recentemente lanciato l'allarme circa un'epidemia di Aids tra i gay, notizia già ripresa da questa agenzia d'informazione.
Ebbene, sulla base di quanto dichiarato dall'OMS la popolazione omosessuale presenta un rischio di contrarre il virus dell'Hiv 19 volte superiore al resto della popolazione, soprattutto a causa di un pericoloso abbassamento del livello di guardia dal punto di vista della prevenzione.
Tanto dovrebbe bastare per archiviare il "caso" accaduto all'ospedale di Galatina come un atto dovuto da parte di un medico coscienzioso, informato e attento alla salute pubblica.
Accade invece che la coppia protesti animosamente per la giusta discriminazione subita e che a seguito di ciò la struttura ospedaliera cambi improvvisamente idea e consenta ai due omosessuali di donare il sangue, con tanto di scuse da parte della Asl di Lecce e l'avvio di un'inchiesta interna; contravvenendo così alla logica, al buon senso ed alle stesse regole che disciplinano l'accesso alla delicata e preziosa pratica della donazione di sangue.
Ma in ossequio al politicamente corretto...

 
Titolo originale: Donazione di sangue: il politicamente corretto vince sul buon senso
Fonte: Corrispondenza Romana, 13/10/2014