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SEGUIRE SOLO LE EMOZIONI E' RISCHIOSO
Le passioni sono buone, ma vanno moderate, cioè sottomesse alla ragione
da Radio Roma Libera

Volgiamo uno sguardo sulle passioni, altrimenti conosciute come emozioni. Ora, le passioni vengono descritte come "movimenti impetuosi dell'appetito sensitivo rispetto a ciò che si percepisce come bene o male con una ripercussione sul corpo". Per esempio: l'amore, (la passione principale), è un movimento impetuoso verso un bene apparente, con una ripercussione fisica nella dilatazione del cuore, l'ira fa correre il sangue al cervello, la paura ci fa impallidire, ecc.
I sensi e le passioni appartengono a ciò che si chiama facoltà sensitiva dell'anima, ovvero la sua capacità di sentire. Questa facoltà la condividiamo con gli animali che, come abbiamo già accennato, usufruiscono anche essi dei sensi e delle passioni. Queste capacità servono a noi, come anche a loro, per discernere tra ciò che è proficuo e ciò che è nocivo nel mondo che ci circonda, che può apparirci come un bene oppure come un male, ma anche per poter approfittare del bene, ed evitare, o superare, il male.

DIFFERENZE UOMO - ANIMALE
Ci sono due differenze però tra gli animali e noi. I sensi e le passioni degli animali non sono in nessun modo soggetti alla razionalità e non sono neanche minimamente disordinati. I sensi e le passioni umane, invece, hanno una qualità razionale che trasforma il sentimento in qualcosa di comprensibile, e sono inoltre sottomessi alla padronanza della ragione. Per di più sono disordinati in conseguenza del Peccato originale. Noi non siamo come gli animali che sono sempre moderati nella ricerca dei piaceri, dei sensi e nell'uso delle passioni.
Il fatto che le passioni siano parzialmente disordinate e fuori controllo, non significa, però, che siano cattive di per se, come sostengono gli Stoici ed i Buddisti. Piuttosto sono passioni buone, ma che sono state danneggiate, ed ora vanno moderate. Questa è un'opera meritevole che fa parte (una buona parte) del lavoro che bisogna fare su se stessi.
Non siamo come gli animali, dunque, che hanno solo le passioni per aiutarli, e nient'altro. Noi abbiamo una facoltà superiore, cioè la razionalità, ovvero la ragione e la volontà. Le passioni ci indicano cosa c'è del bene e del male nel mondo intorno, ma bisogna valutare i loro dettami secondo la ragione, e poi agire in conformità alla realtà.

LA VALUTAZIONE MORALE
Bisogna giudicare se la persona o la cosa, che sentiamo essere buona, sia davvero buona, e se quella che sentiamo essere cattiva lo sia di fatto. Il nostro compito è quello di reagire al vero bene e al vero male nel modo adeguato. Questa persona antipatica è nociva e da evitare? Questa persona simpatica è buona e da accogliere? Non lasciamoci trascinare dalle emozioni, dall'odio, dall'amore, dalla paura e dalla tristezza. Controlliamole e moderiamole, utilizzandole come forze per fare il bene ed evitare o superare il male, migliorandoci come persone.
In questa faccenda imitiamo nostro Signore Benedetto, e la Madonna, che erano, e sono, padroni completi delle passioni - pur non sopprimendole, restano immuni al Peccato originale, vivendole secondo lo stato di natura pura. Nostro Signore ad esempio, secondo la testimonianza della Sacra scrittura, sentiva la forza delle passioni, ma le adoperava in modo adatto alle circostanze. Egli pianse su Gerusalemme, amava il discepolo san Giovanni, si arrabbiava contro i mercanti nel Tempio, fu preso dalla paura nell'orto. Ma tutto secondo il giusto peso, la giusta misura e proporzione.
Sono loro i nostri modelli in questo ed in tutto. La moderazione delle passioni è una meta difficile, ma seguendo il loro esempio e chiedendo il loro aiuto, la raggiungeremo, alla loro eterna gloria.

 
Titolo originale: Le Passioni
Fonte: Radio Roma Libera, 4 Gennaio 2020