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LETTERA AL TITOLARE: NON MI VACCINO E NON MI PIEGO AL GREEN PASS
Ero una partita iva, ma i vari lockdown mi hanno fatto chiudere ed ora, da operaio, sono costretto a scegliere se piegarmi o no: questa realtà mi toglie il fiato, ma poi il mio sguardo volge verso il cielo e Gesù mi sorride
di Christian

Ciao (nome titolare) e buon anno.
Rispondendo alla tua email, sono a ringraziarvi per la fiducia e l'opportunità datami.
Sono sicuro che un accordo economico sarà l'ultimo dei nostri problemi, rifletto però sulla tua domanda relativa ai tempi che corrono.
Ragiono come padre di famiglia, come uomo responsabile della vita di altri esseri umani che da me dipendono, come uomo religioso che ha in Gesù Cristo l'unico punto di riferimento, nella sacra scrittura, la Bibbia, parola di Dio.
Alla tua domanda ho solo una risposta, che è la stessa che elaborai all'inizio di tutta questa farsa.
Non voglio fare un trattato filosofico e neppure un diktat morale, ma la mia convinzione rimane tale e quale.
Non mi inginocchierò mai davanti all'uomo, tanto meno se si arroga il diritto di decidere sulla mia vita, sulle mie libertà, sulla mia morale, e soprattutto se mi ordina di contravvenire ai comandamenti che Dio mi ha dato.
Comandamenti sui quali incentro la mia vita, la mia morale e la mia libertà.
Pertanto, escludendo a priori una inoculazione di un siero sperimentale mortale, pericoloso e soprattutto inutile, non sottostarò mai al consecutivo gioco a cui vorrebbero obbligarmi a partecipare. I tamponi, ormai dichiaratamente e ufficialmente spiegati come inutili dallo stesso CDC americano, in quanto possono confondere influenza con covid, e valutando la pericolosità di omicron che è pari ad un raffreddore (dichiarazioni ufficiali dei medici in Africa scopritori della variante) e leggendo i dati ormai incontrovertibili che girano in tutto il mondo tranne che in Italia, non posso che non obbedire ad una narrazione orweliana, distopica, autoritaria e dittatoriale, che attraverso la nuova bibbia, la televisione, e un nuovo dio, il vaccino, vuole convincerci che l'unica "verità" è nelle mani di una falsa scienza, asservita ad interessi economici sproporzionatamente giganteschi delle note case farmaceutiche.
Non posso e non voglio obbedire a uomini politici che nel dichiararsi per il bene altrui, in realtà stanno facendo solo giochi di poltrone e di soldi, contravvenendo ogni regolamento internazionale sui diritti umani e la nostra costituzione.
Detto questo, io credo in Dio e nella Sua Divina Provvidenza, credo nella vera Santa Chiesa e nella comunione dei Santi, che ci hanno insegnato la vera dottrina (non quella che oggi "qualcuno" vuole imporci) ma soprattutto nella preghiera, azione che accompagna ogni mia giornata.
Non ho paura dell'uomo, che può fare perire solo il mio umile e corrotto corpo, ma temo Colui che può farmi perire per l'eternità giudicando e condannando la mia anima.
Credo nello Spirito Santo che attraverso la Sua luce illumina le mie scelte.
Tutto quello che stiamo vivendo è, che ci crediate oppure no, ma ormai è fin troppo evidente anche ai più convinti, una vera e propria manipolazione, un controllo coercitivo che vuole obbligarci ad una spersonalizzazione forzata, atta a raggiungere un unico scopo, l'ubbidienza incondizionata.
Ti sembrerò pazzo, ma tutto quello che sta accadendo (green pass, prima dose, seconda dose, terza dose, forse una quarta, tamponi per i vaccinati, obbligo vaccinale nascosto) io lo avevo già chiaro nella mia mente, era già evidente all'inizio e lo dicevo già alle prime avvisaglie di una dittatura mascherata come emergenza pandemica.
Non voglio convincere nessuno e nemmeno insegnare qualcosa, ma soprattutto non voglio mancare di rispetto a nessuno.
La paura ha condizionato tutti e ognuno ha reagito come si sentiva di fare.
Ma ora siamo arrivati al punto che se non abbiamo un super pass rafforzato (solo il termine fa ridere, per non piangere) rischiamo di non poter lavorare, rischio che i nostri beneamati governanti hanno già minacciato.
La Bibbia ci insegna che quando l'uomo si vuole sostituire a Dio, cosa che oltretutto gli è impossibile, attira su di se la Sua ira e ben presto cadrà, finendo nel fuoco eterno della Geenna.
La Sua ira misericordiosa sarà inarrestabile e solo questo dovrebbe farci riflettere e guidare le nostre scelte. Ma non per paura, ma per il vero dispiacere di offendere Colui, che per infinito amore, ci ha creato.
Ci troviamo oggi a dover scegliere e decidere su chi e come far lavorare oneste persone, seguendo una narrativa completamente insensata. Infatti oggi brave persone si trovano, loro malgrado, a discriminare altre brave persone solo perché queste ultime scelgono un dissenso pacifico, appoggiandosi oltretutto a principi garantiti dalla costituzione italiana, e dove l'onore, la stima, il rispetto, ma soprattutto l'amore, ormai hanno lasciato il posto alla paura. E se la paura è l'unica cosa a dirigere le nostre azioni, queste non potranno che essere opera del diavolo, il quale solo così, può farci fare quello che vuole lui.
Solo questo dovrebbe farci riflettere sulla bontà della gestione di tutta questa situazione.
Non si tratta più di obbedire o disobbedire a chi ci mal governa. Ma di guardare oltre, più lontano e cercare di capire a quale futuro vogliamo andare incontro.
I miei riferimenti in questo mondo, non sono Draghi, Speranza, il CTS, o qualche virologo da televisione, ma persone come Franz Jagerstatter, Massimiliano Maria Kolbe, Padre Pio, uomini, santi coraggiosi che si opposero al male contrapponendo il bene, affidandosi completamente anima e corpo a Gesù Cristo, donandoci così, a tutti noi, grazie immense come la Fede, la Speranza, ma soprattutto la Carità.
Loro mi hanno insegnato cosa vuol dire vivere. Cosa vuol dire vivere per Nostro Signore.
Rivolgo le mie preghiere quotidiane a nostra Signora della Pace, Maria Santissima, che guida i miei passi. Con Lei non temo nulla.
Sarete pertanto e comunque nelle mie preghiere, per il tempo trascorso e se vorrete per il tempo che trascorreremo insieme in futuro.
Quindi lascio a te e a voi la scelta finale, se considerarmi come un problema difficilmente gestibile oppure un collaboratore con il quale vale la pena continuare a lavorare nonostante i "relativi rischi".
Grazie.
Christian

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Fonte: Internet