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SPAGNA: PROIBITO ALLA CHIESA IL DIRITTO DI DECIDERE GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE
da 2 Marzo 2009

La Corte Suprema ha deciso di privare il Vescovado di Canary del suo diritto di selezionare l’idoneità delle persone che insegnano religione cattolica, prendendo le parti di una donna convivente fuori del matrimonio, a cui giustamente la diocesi aveva tolto l’idoneità per insegnare religione. Secondo la decisione del giudice, la diocesi dovrà risarcire oltre 10.000 euro, ai quali devono essere aggiunti gli interessi di mora per l’insegnante di religione di Las Palmas, sig.ra Maria del Carmen Galayo.
 La signora Galayo, sposata, separata e adesso con una nuova relazione, è stata licenziata dal posto di professoressa di religione della diocesi solo dopo averle segnalato che la sua situazione adulterina non era compatibile con i principi morali che la Chiesa richiede espressamente e pubblicamente per poter insegnare religione ai minori. La Galayo ha quindi avviato, con il sostegno della stampa locale, una battaglia legale, sostenendo che l’autorità della Chiesa avrebbe indebitamente interferito con la sua vita privata e ha preteso non solo un elevato risarcimento, ma il diritto di essere reintegrata nella carica .
 La Sezione sociale della Corte Suprema ha annunciato anche di aver respinto il ricorso presentato dalla diocesi contro la decisione del tribunale. Con questa decisione, la diocesi ha esaurito le proprie istanze e sarà costretta a pagare la somma richiesta dalla Galayo, anche se potrà presentare un ricorso alla Corte costituzionale per ottenere almeno il diritto di non dover reintegrare la Galayo nella posizione di professore di religione.

 
Fonte: 2 Marzo 2009