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SONO IN MALA FEDE COLORO CHE EQUIPARANO LA MORTE DI ELUANA A QUELLA DI GIOVANNI PAOLO II
da 06 febbraio 2009

''Uccidere una persona innocente e' andare contro il quinto comandamento, che dice non ucciderai. E chi va contro il quinto comandamento e uccide commette un assassinio'': lo ha affermato in una intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, interrogato sul caso Eluana, il cardinale messicano Javier Lozano Barragan, presidente del consiglio pontificio per la pastorale della salute. Secondo il 'ministro della sanita'' del Vaticano, nel caso di Eluana non si tratta di ''accanimento terapeutico'': ''acqua e cibo non sono medicine, non fanno parte dell'accanimento terapeutico''. Barragan ha escluso un qualsiasi parallelo con la morte di Giovanni Paolo II, che ''lasciarono morire in pace'', secondo l'intervistatore. ''Ero accanto a Giovanni Paolo II e so bene che cosa e' successo'' ha risposto il cardinale. ''Lui rinuncio' non all'idratazione e all'alimentazione, ma all'accanimento terapeutico. Quando gli venne detto che l'avremmo trasferito all'ospedale Gemelli, le sue parole testuali furono: 'Perche'? Mi guariranno li? Faranno qualcosa che attenui il dolore? No, non e' vero? Quindi resto a casa'''. ''E' molto diverso - ha sottolineato - dal rinunciare al cibo e all'acqua''.

 
Fonte: 06 febbraio 2009