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LA BUONA NOTIZIA E' CHE DIO ESISTE. QUELLA CATTIVA E' CHE QUALCUNO, NON USANDO LA RAGIONE, LO NEGA!
di 17 gennaio 2009

La notizia può sembrare di quelle che fanno ridere: su alcuni autobus una pubblicità in favore dell'ateismo.
 
E’ un fatto che certamente sa di goliardia. Ma non è trascurabile. Essa va denunciata e ad essa va data una risposta. Monsignor Ravasi ha detto che all'ateismo sistematizzato, pensato e riflettuto (alla Nietzsche e alla Marx per intenderci) va dato una risposta; ma questo tipo di ateismo (monsignor Ravasi allude alla pubblicità) va trattato per quello che è, ovvero una goliardata e basta.
 Fermo restando che siamo nel campo delle opinioni e delle possibili strategie da attuare, noi crediamo però che la necessità di rispondere non si misuri dall'autorevolezza dell'offesa o dalla sua organicità e complessità, quanto dal pericolo che essa rappresenta, ovvero dal numero di anime a cui può parlare ed eventualmente contaminare. Anni fa, quando ci fu l'uscita del romanzo "Il Codice da Vinci" non ritenemmo opportuno intervenire. Lo facemmo invece quando uscì la realizzazione cinematografica del romanzo, convinti com'eravamo che avrebbe riguardato un numero di persone molto ma molto maggiore: pochi leggono i romanzi, molti vanno a vedere i film. Pensate voi quante persone possano vedere i cartelloni pubblicitari.
 Certo, qui non si tratta di organizzare convegni sul tema, piuttosto sono fatti, questi, che devono ancor più spingerci affinchè la nostra catechesi s'incentri sulle verità fondamentali, e quindi anche su un argomento come quello della pubblicità in questione...che è poi l'argomento degli argomenti: l'esistenza di Dio.
 Purtroppo questi tristi episodi richiamano due missioni importanti che noi cattolici abbiamo negli ultimi tempi dimenticato.
La prima è quella, appunto, di ricordare le grandi verità della Fede. Se solo c'impegnassimo a divulgare il catechismo (nella sua semplicità e schematicità) con la stessa passione con cui organizziamo marce per la pace o proteste contro gli inceneritori, forse riusciremmo più facilmente a persuaderci e a persuadere. Negli ultimi decenni abbiamo trascurato le opere di misericordia spirituale a favore delle pur importanti opere di misericordia corporale. Non dedichiamo più tempo ad annunciare le verità fondamentali. Sembra che uno dei più geniali colpi di Satana sia proprio quello di farci sprecare tutte le nostre energie in cose non importanti e quindi distogliendoci dal fondamentale. Tornando ai rifiuti e agli inceneritori, a Napoli, nei mesi dell’emergenza, molte parrocchie si sono talmente impegnate da meritarsi titoli come questi: Napoli. Lezioni in chiesa per raccogliere i rifiuti. Diapositive dopo la Messa e campagne differenziate (Corriere della Sera), Raccolta differenziata. Parrocchie in prima linea (Avvenire). Ci chiediamo: lo stesso impegno viene profuso per denunciare il dilagare dell’apostasia e del peccato mortale? Molte anime vanno all'inferno, la gente muore senza sacerdote...e noi ci preoccupiamo della raccolta differenziata, dell'inquinamento atmosferico, della chimicizzazione dell'agricoltura o del fumo passivo.
La seconda cosa che abbiamo dimenticato è lo spirito di riparazione...anche sociale.
Chiediamoci: le famiglie e le nazioni sono importanti nell'economia della salvezza? Certamente. L'uomo non si salva prescindendo da ciò che naturalmente la Provvidenza pone nella sua vita, tanto è vero che nulla impedisce di credere che l'angelo custode non sia solo per  i singoli uomini ma anche per tutte queste realtà. A Fatima, le apparizioni della Vergine furono precedute da quelle di un angelo che si definì anche come "Angelo del Portogallo".
Ma torniamo alla famiglie e alle nazioni. Mentre l'uomo riceve il suo giudizio dopo la morte, queste invece possono ricevere il loro giudizio solo in questa vita. Così, mentre l'uomo può purificare le proprie pene accumulate anche dopo la morte, le famiglie, le società e le nazioni devono scontare tutto già su questa terra. Da qui l'importanza di pregare, mortificarsi e riparare. I santi, questo, lo hanno sempre capito...e lo hanno sempre detto.
Tutte queste cose che hanno una valenza sociale (anche la pubblicità a favore dell’ateismo)  attirano castighi da parte di Dio. Nascondersi questa verità non è all'insegna di quella santa scaltrezza a cui c'invita il Signore (cfr.Luca 16, 1-8).