BastaBugie n�746 del 08 dicembre 2021

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1 CON IL GENERALE FIGLIUOLO LA CAMPAGNA VACCINALE E' DIVENTATA UN'OPERAZIONE MILITARE
Il Commissario straordinario vuole piegare qualsiasi resistenza al vaccino con i soldati a domicilio per fare tamponi e la chiusura dei centri tamponi (VIDEO: Londra, vivere senza mascherine e green pass è possibile)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 LA CINA PUBBLICA IL TARIFFARIO DEI TRAPIANTI DI ORGANI (PRELEVATI FORZATAMENTE)
Grazie al prelievo forzato, i trapianti di organi hanno velocità inimmaginabili in Occidente (4 cuori in 10 giorni o 2 fegati in 24 ore) con relativo prezzo: un rene 160mila dollari, un cuore 100mila, un fegato 80mila, le cornee 1.600 (VIDEO: il prelievo forzato di organi in Cina)
Autore: Marco Respinti - Fonte: Libero
3 L'ERRORE DI DEPOSITARE I FIGLI ALL'ASILO NIDO
Come non è ammissibile abortire, non è neppure lecito lasciare la propria creaturina distante dalla propria mamma: vediamo l'insegnamento dei santi nella protezione dell'infanzia
Autore: Cristina Siccardi - Fonte: Corrispondenza Romana
4 PERCHE' I GIOVANI NON SI RIBELLANO? PERCHE' IL POTERE NON VUOLE
I giovani sono manipolabili e ingenui perché credono che chi gestisce la propaganda sia onesto come loro e quindi si fidano, accettano gli slogan e scendono in piazza a comando
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 SARA' SANTO DON TONINO BELLO, IL VESCOVO CHE DISSACRAVA LA FEDE?
Superficiale e banale, cadeva nella blasfemia e nell'errore conclamato, simpatizzava con il relativismo e si permetteva licenze indecenti nel descrivere Maria Santissima
Autore: Cristina Siccardi - Fonte: Corrispondenza Romana
6 STORIE DI ABUSI TRANS... PER APRIRE GLI OCCHI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): prima storia gay nei Simpsons, legge per cambio di sesso a 12 anni, per le poste norvegesi Babbo Natale è gay
Autore: Marco Respinti - Fonte: International Family News
7 LA CONFESSIONE GENERALE ABBRACCIA TUTTA LA VITA
Confessare di nuovo tutti i peccati non mette in discussione il perdono ricevuto, ma ravviva il pentimento e permette di voltare definitivamente pagina nella propria vita
Autore: Padre Angelo Bellon - Fonte: Amici Domenicani
8 OMELIA III DOM. DI AVVENTO - ANNO C (Lc 3,10-18)
Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato
Fonte: Il Settimanale di Padre Pio

1 - CON IL GENERALE FIGLIUOLO LA CAMPAGNA VACCINALE E' DIVENTATA UN'OPERAZIONE MILITARE
Il Commissario straordinario vuole piegare qualsiasi resistenza al vaccino con i soldati a domicilio per fare tamponi e la chiusura dei centri tamponi (VIDEO: Londra, vivere senza mascherine e green pass è possibile)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 03-12-2021

Dobbiamo dire la verità: quando lo scorso 1 marzo il presidente del Consiglio Mario Draghi ha nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 avevamo sottovalutato la questione. Ci sembrava una operazione tipo Protezione Civile, dove il ricorso a un generale si giustificava con la necessità di una efficienza logistica.
Ma con il passare del tempo - e con gli atteggiamenti di Figliuolo sempre più decisionisti e non limitati al semplice aspetto organizzativo - è cresciuta una sensazione molto diversa, ovvero che la presenza di un generale in prima linea nell'operazione vaccino sia funzionale a una militarizzazione della campagna vaccinale, per piegare qualsiasi resistenza alla inoculazione di Stato. In altre parole, la sensazione è che fin da subito si intendesse procedere alla vaccinazione totale e che per questo si sia disposti anche alla repressione violenta di chiunque cerchi di sfuggire.

INTOLLERANZA VERSO QUALSIASI FORMA DI DISSENSO
Ne è stata un esempio in questi mesi la crescente intolleranza verso qualsiasi forma di dissenso (dai social fino al divieto di manifestazioni pacifiche), soprattutto se paragonata alla estrema tolleranza mostrata in questi anni verso sigle in odore di terrorismo internazionale o gruppi fondamentalisti, o verso gruppi dichiaratamente violenti come i Black blocs e i Centri sociali. Ma in questi ultimi giorni si è compiuto un altro passo inquietante: la decisione del generale Figliuolo (d'accordo con Draghi) di usare reparti dell'esercito per garantire tamponi a domicilio per studenti di classi dove si registrano singoli casi positivi. Ovviamente la ragione ufficiale è quella di evitare un eccessivo numero di classi obbligate a ricorrere alla Didattica a Distanza, che già oggi riguarda ben 8.500 classi secondo quello che scrive Repubblica.
Vuol dire che ben presto decine di migliaia di famiglie in Italia si vedranno arrivare in casa dei soldati in uniforme per ravanare nel naso dei propri figli. Quindi non solo nelle strade, ce li vedremo entrare in casa e sembrerà anche una cosa buona, perché l'alternativa - secondo governo e aziende sanitarie - sarebbe costringere a casa gli studenti con pesanti problemi per loro e per i genitori. Intanto però diventerà normale ritrovarsi in casa uomini in divisa.
Nel frattempo con le nuove norme del Super Green Pass (in attesa della versione Turbo) basterà che una regione prenda un po' di colore che ci ritroveremo polizia ed esercito anche nelle strade a controllare i lasciapassare. E sembrerà anche questa una cosa buona, perché ovviamente la gente è convinta che sia per tutelare la nostra salute. Anzi, vedremo delle scene in cui intorno al malcapitato beccato senza Green Pass si agiteranno persone che ne richiederanno la condanna a morte. Insomma, tra poche settimane le città italiane potrebbero presentare uno scenario non diverso da quello che era comune nei Paesi del Patto di Varsavia o in certi Paesi latino-americani.

LA COSTITUZIONE NON GARANTISCE NULLA
Quanto accaduto negli ultimi mesi purtroppo non esclude affatto questa deriva. Si dirà: ah, ma legge non lo permette! Ah, ma la nostra Costituzione è garanzia che non accadrà. Davvero? Neanche la dichiarazione dello stato d'emergenza per motivi sanitari è prevista dalla Costituzione; men che meno è possibile per la legge italiana governare in emergenza con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, che sono atti amministrativi; non sarebbe neanche lecito imporre la firma di un consenso informato in cui si accetta “liberamente” un'azione che è imposta dallo Stato. Eppure tutto questo è avvenuto e avviene con il consenso dei partiti, della magistratura, dei media e - ovviamente - di gran parte del popolo.
E adesso abbiamo un ulteriore passo in avanti in questa creatività da regime: in Veneto vengono chiusi i centri per i tamponi a chi non presenta sintomi da Covid. Vale a dire che si ridurranno al minimo (solo in farmacia) le possibilità di quanti non sono vaccinati di avere il normale Green pass che serve per andare a lavorare o in tutti i luoghi in cui è richiesto e consentito. Una decisione dichiaratamente ostile ai famigerati “no vax” (definizione sbagliata ma che serve a generare il massimo del disprezzo contro questo nemico) per rendere loro la vita impossibile, con la giustificazione ufficiale che, essendoci la priorità della vaccinazione, il maggior numero dei medici deve essere dirottato nei centri vaccinali. La motivazione è ridicola, visto che i dati dicono che in Veneto è stata vaccinata con ciclo completo l'84,1% della popolazione sopra i 12 anni, e neanche nei momenti di punta delle vaccinazioni di prima e seconda dose s'è mai creata questa penuria di sanitari vaccinatori.
Anche questo è un sopruso bello e buono, una prevaricazione che in uno Stato di diritto non sarebbe ammissibile. Ma è da tempo ormai che non siamo più in uno Stato di diritto, è l'ideologia e il potere che detta legge giorno per giorno senza neanche più preoccuparsi di avere una copertura giuridica. E la figura inquietante del generale Figliuolo è lì a ricordarcelo.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 4 minuti) dal titolo "Londra: vivere senza mascherine e green pass è possibile" si dimostra come la normalità sia possibile, come ha fatto la Gran Bretagna. Servizio di Fuori dal coro su Rete 4 (30 novembre 2021).


https://rumble.com/vqf29a-londra-vivere-senza-mascherine-e-green-pass-possibile.html

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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DOSSIER "IL VACCINO ANTI-COVID"
La scienza e la propaganda

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 03-12-2021

2 - LA CINA PUBBLICA IL TARIFFARIO DEI TRAPIANTI DI ORGANI (PRELEVATI FORZATAMENTE)
Grazie al prelievo forzato, i trapianti di organi hanno velocità inimmaginabili in Occidente (4 cuori in 10 giorni o 2 fegati in 24 ore) con relativo prezzo: un rene 160mila dollari, un cuore 100mila, un fegato 80mila, le cornee 1.600 (VIDEO: il prelievo forzato di organi in Cina)
Autore: Marco Respinti - Fonte: Libero, 19 novembre 2021

Un fegato? 260mila yuan, cioè 40.700 dollari statunitensi. Un rene ne vale invece 160mila (25.000 dollari), un cuore 100mila (15.600 dollari) e un polmone 80mila (12.500 dollari). Per un pancreas servono 50mila yuan (7.800 dollari), come per un intestino tenue, mentre le cornee vengono via a 10mila yuan al pezzo, cioè solo 1.600 dollari.
Per il regime neo-post-nazional-comunista è prassi mandare a morte qualche migliaio di prigionieri politici ogni anno, espiantandone gli organi per alimentare il mercato nero dei trapianti. Ma la novità introdotta dal "modello cinese" di Xi Jinping, che diversi vorrebbero importare in Occidente, è la normalizzazione tecnocratica dell'orrore e così adesso arriva anche il tariffario.
Come riporta il quotidiano statunitense The Epoch Times, in prima linea nel denunciare gli obbrobri di Pechino, diverse fra province e città della Cina hanno messo in pratica quanto previsto da un'ordinanza diramata in luglio dal governo in tema di parcelle e gestione finanziaria dei trapianti. Entro il 1° settembre, cioè, le amministrazioni locali e le regioni autonome (il nome dietro cui la burocrazia nasconde l'occupazione militare e coloniale di zone come il Tibet, lo Xinjiang e la Mongolia cosiddetta «interna») erano tenute a stilare listini prezzi e così hanno fatto.
Nell'Henan, per esempio, cuore storico del Paese, 167mila kmq per 95 milioni di abitanti, se ne sono occupati con zelo sei dipartimenti, tra cui la Commissione Salute, il dicastero delle Finanze e l'Amministrazione per la supervisione del mercato. Sì, perché in Cina un mercato c'è, libero quanto serve allo Stato per incatenare i cittadini lucrandoci, e lo dimostra proprio la predazione di organi. L'Henan e lo Hubei (provincia sempre centrale di 186mila kmq per 58 milion di abitanti) sfoggiano prezzi diversi, diversi anche per organi di bambini e di adulti.
Il che però aumenta lo sgomento: se gli organi predati agli adulti vengono dai prigionieri politici giustiziati, da dove vengono quelli dei bambini? La domanda, angosciante, fa parte del mistero persistente dei trapianti cinesi. Il numero degli organi disponibili è infatti enorme e i conti non tornano, come documentano il «China Tribunal», svoltosi a Londra dal dicembre 2018 all'aprile 2019 e conclusosi con un atto di accusa di oltre 560 pagine. [...]
La Red Cross Society of China dice ufficialmente da sempre che gli organi disponibili sarebbero frutto di donazioni volontarie. Ma la Red Cross Society of China non c'entra con la Croce Rossa Internazionale e dipende dal governo cinese. Parlando al Circolo della stampa di Bruxelles il 27 ottobre, Hamid Sabi, consulente del «China Tribunal» citato da The Epoch Times, ha ricordato come il database delle donazioni di organi, gestito dal Partito Comunista al potere dal 1949, sostenga di ottenere da ogni singolo donatore volontario ben 2,8 organi: il che è letteralmente da Superman, essendo la cifra 180 volte superiore a quanto fanno Europa e Stati Uniti.
Ma anche fosse, non si arriverebbe lo stesso ai 10mila trapianti vantati annualmente dalle stime ufficiali. Del resto è dal 2006 che David Kilgour (ex segretario di Stato canadese per l'area indo-pacifica), l'avvocato canadese David Matas e il giornalista Ethan Guttmann, oggi ricercatore sulla Cina della Victims of Communism Memorial Foundation di Washington, aggiornano studi e statistiche parlando di una forbice tra i 60mila e i 100mila trapianti reali l'anno.
Cifre da capogiro, ma c'è un aspetto ancora più raccapricciante. Il tariffario del regime non è solo un distillato di cinismo: serve anche a puntellare la bugia. Cosa di meglio se non "legalizzare" l'abuso attraverso una regolare prezzatura della merce? È ciò che dice a The Epoch Times il dottor Wayne Shih-wei Huang, chirurgo, direttore di IRCAD Taiwan, il maggior centro di formazione per la chirurgia non-invasiva di tutta l'Asia.
Una finzione colossale per fingere domanda e offerta. I costi per gli organi dei bimbi dovrebbero infatti essere più alti, e non inferiori, di quelli degli adulti, e non ha senso che un rene abbia un costo maggiore di quello di un cuore, più difficile da prelevare, conservare e trasportare. Bugie, insomma, persino raccontate male. Ma vale tutto, se non c'è chi voglia vedere.

Nota di BastaBugie:
nel seguente video (durata: 20 minuti) dal titolo "Il racket dei trapianti e il prelievo forzato di organi in Cina" si documenta il prelievo forzato di organi in Cina. Da anni, l'industria cinese dei trapianti di organi opera interventi a velocità inimmaginabili in Occidente. In alcuni casi, si trovano quattro cuori in 10 giorni o due fegati in sole 24 ore.


https://www.youtube.com/watch?v=lQEIppK88Ro

Fonte: Libero, 19 novembre 2021

3 - L'ERRORE DI DEPOSITARE I FIGLI ALL'ASILO NIDO
Come non è ammissibile abortire, non è neppure lecito lasciare la propria creaturina distante dalla propria mamma: vediamo l'insegnamento dei santi nella protezione dell'infanzia
Autore: Cristina Siccardi - Fonte: Corrispondenza Romana, 24 novembre 2021

Come è possibile consegnare il proprio neonato, se non è orfano, ad un asilo nido? Come non è concepibile abortire, non è neppure concepibile lasciare la propria creaturina distante dalla propria mamma. È una crudeltà, anche questa, indicibile, perpetrata ai danni della carne della propria carne.
In questi giorni, caso davvero straordinario in un'epoca in cui la ragione sembra perlopiù non avere diritto di cittadinanza, è emersa una domanda politico-culturale dalla senatrice di Fratelli d'Italia Tiziana Drago durante una riunione in Commissione Infanzia: «Nutro dei seri dubbi sulle scelte politiche che si stanno operando in merito agli stanziamenti di fondo per gli asili nido. Ma qual è il messaggio che mandiamo al Paese? La nostra prospettiva qual è? Quella di mettere al mondo dei bambini e dargli come unica destinazione un asilo nido?». Le "scandalose" domande fanno il giro dei palazzi del potere... e la voce della Drago resta (per il momento) isolata, da derubricare immediatamente: la sua esternazione è stata considerata una ridicola boutade, anche dalla stessa FdI, che da tempo auspica «asili nido per tutti, gratuito e aperto fino all'orario di chiusura dei negozi, una proposta accompagnata dal potenziamento dell'offerta pubblico-privata degli asili nido».
Nella legge di natura non è così, i cuccioli stanno con le loro madri fintanto che sono idonei all'autonomia. Come è possibile che fra gli umani, i loro piccolini siano abbandonati a mani estranee e mercenarie (la mansione è svolta a pagamento) per tutto l'arco della giornata, fino all'orario di chiusura dei negozi (19:30 - 20:00)?
«Ogni bambino deve poter godere degli stessi diritti, senza eccezione alcuna», ha dichiarato il 20 novembre u.s. il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia, rifacendosi allo sfruttamento minorile. Ma fra i diritti essenziali c'è il diritto alla vita e di avere famiglie degne di questo nome.
La scorsa settimana ci eravamo ripromessi di richiamare all'attenzione coloro che nella Chiesa sono eletti a proteggere i bambini e, dunque, in tempi così vessatori e disumani nei confronti degli innocenti, a cui viene tolta la vita, la famiglia normale (padre e madre), la casa "tana" (non una dimora di concubini, con amanti dei rispettivi genitori, oppure di compagni e compagne omosessuali o lesbiche), l'educazione secondo criteri di una corretta ed armonica pedagogia e la stessa innocenza (travolta dagli usi e costumi di una società eticamente corrotta nei principi e nei valori), non può che essere sempre più urgente ricorrere all'aiuto del Cielo.

I SANTI INNOCENTI MARTIRI DI IERI E DI OGGI
Il patrocinio per eccellenza è quello della Beata Vergine Maria, la Mamma più credibile e autorevole, in grado di ottenere grazie e miracoli prodigiosi per i bambini, che sono stati i prescelti delle sue apparizioni nell'età moderna.
Vengono poi gli Angeli custodi, i quali, come insegnava un tempo la Chiesa, sono messi fin dal principio della loro esistenza, quindi fin dal loro concepimento, a fianco dei loro assistiti.
I Santi innocenti sono, invece, quei bambini martiri che sono stati uccisi nel momento in cui il Figlio di Dio s'incarnò: «Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: "Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più"» (Mt 2, 15-18).
Afferma don Marino Neri: «Ieri come oggi Erode continua, attraverso molti suoi satelliti, a uccidere tanti innocenti, se non fisicamente, quanto meno moralmente. [...] Per imitare dunque i santi Innocenti, che per primi, a loro volta, hanno imitato Cristo, preannunciandone la Morte, noi, che così innocenti non siamo, necessitiamo di rinnovata infusione di Grazia che rinnovi, "ri-crei" le nostre anime nell'unione costante al Signore Gesù: siano i Sacramenti le medicine contro le nostre malattie spirituali; sia la preghiera il farmaco contro la fiacchezza interiore; sia quindi la carità ardente l'arma con cui combattere lo spirito del mondo e rendere così testimonianza a Cristo, Re dei re».
Il mondo degli adulti s'impossessa della genuinità e incolpevolezza dei piccoli e se ne fa beffe con tutto il materiale dell'informazione, dello spettacolo, della pubblicità, delle tecnologie... che produce giorno e notte. I Santi innocenti possono, se pregati, difendere figli e nipoti dalla barbarica orda che si serve dell'aborto, della pedofilia, della corruzione morale e psicologica per annientare corpicini e anime innocenti.
C'è poi la schiera dei Santi che, già in vita hanno soccorso i piccoli con miracoli ottenuti da Dio grazie alla loro intercessione. Esisteva la tradizione, per esempio, di fare benedire i piccoli facendo loro indossare gli abitini di sant'Antonio da Padova (piccolo saio francescano) e quello della Madonna del Carmelo per le bambine, in particolare quando avevano beneficiato di grazie.

I SANTI HANNO PROTETTO I BAMBINI
San Gerardo Maiella, come san Domenico Savio sono protettori delle gestanti e dei bambini in quanto hanno compiuto diversi miracoli a beneficio delle partorienti e dei loro nascituri, mentre la beata Laura Vicuña è la protettrice delle vittime di incesti e abusi sessuali. Ella riuscì a gestire i propositi violenti del compagno della madre che voleva abusare di lei. Laura prese i voti di povertà, castità e obbedienza in forma privata, in quanto non era stata ammessa ufficialmente come postulante delle Figlie di Maria Ausiliatrice a causa della condotta della madre, considerata dalla Chiesa cattolica in condizione di «peccato mortale», poi convertita dal sacrificio della vita della figlia per le sue colpe.
Il vescovo san Nicola di Bari, vescovo di Myra del IV secolo, che ha dato origine alla figura di Babbo Natale, resuscitò, come racconta la tradizione, tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne, carne che oggi viene mercificata dai pedofili, in maniera reale o virtuale.
San Giacomo della Marca è noto per una risurrezione: a Brescia si era affezionato ad un bimbo chiamato Corrado e a cui aveva insegnato le preghiere. Corrado a sua volta le insegnò ad un suo amico, ma il genitore di quest'ultimo, non credente, in un raptus di violenza colpì Corrado e lo uccise. Per paura, nascose il corpo murandolo dentro il camino di casa. Il padre di Corrado dopo tre giorni si raccomandò al santo per trovare suo figlio. Il frate minore osservante si recò allora a casa dell'assassino seguito da due frati: subito indicò il punto preciso per abbattere il muro e la meraviglia fu immensa quando ne uscì Corrado vivo.
Santa Gianna Beretta Molla, che ha sacrificato la sua vita per dare alla luce la figlia, è invocata per i parti difficili e per scongiurare aborti propri o altrui; mentre il beato Carlo Acutis, considerato il patrono di Internet (visto l'utilizzo che ne fece per l'apostolato attraverso le sue mostre dedicate ai Miracoli eucaristici, alle Apparizioni mariane, all'Inferno/Purgatorio/Paradiso, agli Angeli e demoni) è stato innalzato all'onore degli altari, oltre che per l'eroicità delle sue virtù, anche per un miracolo risalente al 12 ottobre 2010, ossia la guarigione scientificamente inspiegabile di un bambino brasiliano di sei anni, Matheus, affetto da una grave malformazione al pancreas. Il piccolo, su invito del nonno, toccò una reliquia del beato Carlo nella chiesa brasiliana di San Sebastiano, di cui era parroco padre Marcelo Tenorio, infatti era in corso la benedizione con un pezzo del suo pigiama macchiato di sangue con cui dormì poco prima di morire di leucemia fulminante. Nel febbraio 2011 risultò che la malattia di Matheus era sparita e il pancreas aveva dimensioni e parametri assolutamente normali.
Come non ricorrere anche a san Giovanni Bosco, lui che è Padre e Maestro dei giovani?
Il 31 gennaio 1988 Giovanni Paolo II lo dichiarò tale e il 24 gennaio 1989 scrisse una lettera a don Egidio Viganò, l'allora rettore maggiore dei Salesiani, dove si legge: «I problemi della gioventù di oggi confermano [...] la perdurante attualità dei principi del metodo pedagogico [preventivo, ndr], ideato da san Giovanni Bosco e incentrato sull'importanza di prevenire nei giovani il sorgere di esperienze negative, di educare in positivo con valide proposte ed esempi, di far leva sulla libertà interiore di cui sono dotati, di stabilire con essi rapporti di autentica familiarità, di stimolarne le native capacità, basandosi su: la ragione, la religione, l'amorevolezza» e in quell'occasione lo dichiarò «padre e maestro dei giovani».
Da allora sono trascorsi 32 anni e la situazione per i bambini e gli adolescenti si è aggravata terribilmente. Se la Chiesa prestasse maggiore attenzione al loro grido solitario e disperato, riscoprirebbe la gioia di tornare ad essere vera educatrice, secondo i principi della sua lunghissima tradizione pedagogica, ricca di un patrimonio di eccellenza che non può competere con nessun altro.

Nota di BastaBugie: non solo mandare i figli all'asilo nido è dannoso, ma anche la scuola materna. Ecco perché, spiegato da un neonatologo di fama internazionale.

L'ASILO E' POTENZIALMENTE DANNOSO PER I BAMBINI
Anche se le maestre sono bravissime, la mamma è un'altra cosa
di Carlo Bellieni
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4513

Fonte: Corrispondenza Romana, 24 novembre 2021

4 - PERCHE' I GIOVANI NON SI RIBELLANO? PERCHE' IL POTERE NON VUOLE
I giovani sono manipolabili e ingenui perché credono che chi gestisce la propaganda sia onesto come loro e quindi si fidano, accettano gli slogan e scendono in piazza a comando
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 01-12-2021

Ma perché i giovani non si ribellano? Perché non fanno la rivoluzione? Non sono sempre stati i giovani a riempire le piazze, a ribellarsi, a rivoltare la società come un guanto, portando idee nuove? E invece, ad esclusione di qualche eccezione (Studenti contro il Green Pass, ad esempio), sembrano la generazione più mascherata, più vaccinata e greenpassata di tutte. Ormai sono diversi, anche in Italia, i casi in cui un figlio ha denunciato i genitori no-vax per potersi vaccinare in pace; e sono i giovani quelli che deridono i boomers, complottisti e «analfabeti funzionali», perché scettici nei confronti della Scienza. Che succede, dunque? I giovani non si ribellano più? O forse... l'idea che i giovani siano ontologicamente ribelli non è così fondata e andrebbe rivista? Io propendo per la seconda ipotesi.
Intendiamoci: è vero che i giovani hanno sempre fatto le rivoluzioni (e le guerre); dubito del fatto che siano stati loro gli artefici di tali avvenimenti. Le Rivoluzioni non combattono mai il potere; combattono la tradizione. Esse sono lo scontro tra il vecchio potere, indebolito e traballante e un nuovo potere, forte, compatto, agguerrito e senza scrupoli. E questo nuovo potere non è mai «il popolo»: usa il popolo, scagliandolo contro la tradizione. I rivoluzionari francesi erano, nella quasi totalità, nobili e borghesi; così i risorgimentali, nobili e grandi borghesi.

I GIOVANI SONO MANIPOLABILI E INGENUI
Dunque, il popolo è il proxy warrior, il guerriero per procura, del potere rampante; che ha i mezzi d'informazione, che può permettersi di chiamare il legittimo detentore del potere «tiranno» e così giustificare i propri crimini. Tutto il popolo? No. Gli adulti non fanno la rivoluzione: hanno da fare. Devono lavorare, accudire i figli, hanno migliaia di incombenze e preoccupazioni che, invece, i giovani non hanno. Il Sessantotto è stato fatto dai giovani. Ma quali giovani? Ce lo spiega Pasolini nella celebre poesia scritta dopo la «battaglia di Valle Giulia»: «Avete facce di figli di papà. / Vi odio come odio i vostri papà. / Buona razza non mente. / Avete lo stesso occhio cattivo. / Siete pavidi, incerti, disperati / (benissimo!) ma sapete anche come essere / prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati: / prerogative piccolo-borghesi, cari». Non i figli degli operai che, probabilmente, a vent'anni avevano già i calli alle mani: i figli dell'élite, che potevano permettersi gli studi universitari.
E perché il nuovo potere utilizza i giovani come carne da cannone nella sua conquista del potere? Un motivo l'abbiamo già detto: gli adulti devono «tirare la carretta». Ma ce n'è un altro, di motivo, forse più importante. I giovani sono manipolabili. Sono ingenui, credono che chi comunica sia come loro: limpidi, senza secondi fini. Non conoscono (e quindi non ri-conoscono) l'ipocrisia, si fidano, credono che il mondo sia diviso in buoni e cattivi, accettano facilmente gli slogan. Non sono ancora avvezzi alla doppiezza, alle macchinazioni, al cinismo, alla mancanza assoluta di scrupoli.

LOSCHI INTERESSI SPACCIATI PER NOBILI IDEALI
Per questo motivo si arruolano volontari «quando si alza il grido di dolore della patria», come nel '15-'18: ci credono. Non accetterebbero che, dietro questi nobili ideali, si nascondessero interessi economici e politici, propaganda, menzogne. Per questo sono entusiasti, e manifestano, per la transizione ecologica: non possono credere che la CO2 in eccesso... siano loro; e che il prezzo della transizione ecologica sarà pagato dai loro genitori e dai genitori dei loro amici. La storia è sempre la stessa: non sono scagliati contro il potere, ma contro i resti della tradizione. Anche contro i loro interessi, cosa che evidenzia tutta la loro ingenuità. Davvero credono che saremo più felici quando, tra qualche anno, non possederemo più nulla? Quando non possederemo più una casa, né un'auto? Quando non avremo un'occupazione fissa, né un'entrata economica stabile? Hanno capito che «i migranti sono l'avanguardia di quello che presto sarà lo stile di vita per moltissimi di noi»?
Su, diciamola tutta: non è per questo che il PD, un partito che ha una base elettorale composta in gran parte di pensionati, insiste per il voto ai sedicenni? Ovviamente corredato dal Bonus-giovani? Non lo fanno per fargli un favore, per una battaglia ideale: lo fanno, ovviamente, per interesse. Perché, lo ripeto, i giovani sono manipolabili.
Ecco perché i giovani non si ribellano a mascherine, vaccinazioni e green pass; non si alzano per difendere la minoranza «esclusa dalla società» e oggetto di una campagna d'odio. Perché il vero potere, il potere rampante, non vuole; non ha ordinato loro di scendere in piazza, di prendere freddo e botte. Li vuole chiusi in casa, terrorizzati, docili e obbedienti come sono sempre stati. Altro che ribelli.

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 01-12-2021

5 - SARA' SANTO DON TONINO BELLO, IL VESCOVO CHE DISSACRAVA LA FEDE?
Superficiale e banale, cadeva nella blasfemia e nell'errore conclamato, simpatizzava con il relativismo e si permetteva licenze indecenti nel descrivere Maria Santissima
Autore: Cristina Siccardi - Fonte: Corrispondenza Romana, 1 dicembre 2021

Lo scorso 25 novembre, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante le virtù eroiche di monsignor Antonio Bello (1935-1993), per tutti Tonino, il discusso vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, divenuto per il magistero bergogliano un modello di pastore. È sufficiente leggere alcuni stralci di sue considerazioni per capire che stiamo parlando di un sacerdote di una religione diversa da quella cattolica. La «Chiesa del futuro», disse a Loreto nel 1985, «deve essere "debole", deve condividere il travaglio della perplessità, dev'essere compagna del mondo, deve servire il mondo senza pretendere che il mondo creda in Dio o che vada a Messa la domenica o che viva maggiormente in linea col Vangelo...».
Il 27 febbraio 2013 avevamo dedicato un articolo su Corrispondenza Romana (n. 1282) dal titolo Don Tonino Bello sarà beato? È utile ritornare sul tema perché risulta indispensabile non rassegnarsi agli insegnamenti lesivi della Chiesa tutta, resistere a questi errori è un dovere di ogni buon cattolico. Padre Paolo Maria Siano, nel 2012, aveva dedicato un approfondito e perfetto studio sulla rivista teologica Fides Catholica dal titolo Alcune note sul "Magistero" episcopale del Servo di Dio Mons. Antonio ("Don Tonino") Bello (1935-1993). Un contributo critico, che continua ad essere molto istruttivo per comprendere chi sia stato veramente questo prete della strada, ma non delle chiese. Il valore che egli dava alla politica, all'idolatria per l'uomo, alla banalizzazione della Messa e delle sacre cose, alle idee secolarizzatrici e progressiste ha dato luogo da parte sua ad un modo di vivere completamente slegato alla Chiesa di sempre e all'identità sacerdotale: «Più che attaccare singoli Dogmi, don Tonino manifesta una mentalità "nuova" per una chiesa "nuova" dove i Dogmi sono praticamente superflui... Il suo linguaggio "moderno" [...] affossa il Mistero e il Soprannaturale nell'umano e nel mondano...» (cfr T. Bello, Servi inutili a tempo pieno, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, pp. 99-100).

PUNTI DI RIFERIMENTO
I suoi punti di riferimento sono stati Helder Câmara, Karl Rahner, Bruno Forte, Teilhard de Chardin, Giacomo Lercaro, Luigi Bettazzi, Michele Pellegrino, Ernesto Balducci, Carlo Maria Martini, David Maria Turoldo, con tali maestri non poteva che sorgere un discepolo rivoluzionario della stoffa di monsignor Bello, amante della Chiesa "in uscita" e in autodistruzione, con chiese ogni giorno più deserte. È stato l'uomo della rivoluzione sessantottina in seno alla Chiesa, un grande iperconciliarista: «Sono stati gli anni in cui, ad uno ad uno, abbiamo appreso a demolire certi idoli che già il Concilio ci aveva fortemente invitati ad abbattere: la fierezza della carne e del sangue, il prestigio delle apparenze, la sicurezza del linguaggio, il fascino rassicurante del passato, l'estraneità alle tribolazioni della ricerca umana...», parole molto appetibili ai radical chic e al pauperismo. è...]
La parrocchia, a parer suo, «deve essere luogo pericoloso dove si fa "memoria eversiva" della Parola di Dio» (ibidem, p. 10) e il missionario è chiamato ad adattare il proprio linguaggio catechetico «al vocabolario del mondo» per attuare «la fedeltà all'uomo» (T. Bello, Stola e grembiule. Il diritto e il rovescio dell'unico panno di servizio sacerdotale, Ed. Insieme, Terlizzi-Bari 2008, p. 15). Non digeriva la teologia classica e prorompeva con le sue espressioni "profetiche" che esprimevano la sua voglia di ribellione contro la Chiesa di sempre, simpatizzando invece con il relativismo del mondo contemporaneo, lontano da Dio e dalla ragione.
Superficiale e a volte banale, egli cadeva anche nella blasfemia e nell'errore conclamato, come quando sosteneva: «Dio è dappertutto: è nei luoghi sacri e positivi (santuari, monasteri, Caritas...) ma è anche nei luoghi dove si praticano "le orge della dissolutezza", i loschi affari finanziari, gli spettacoli osceni, la "stregoneria", le "bestemmie", la "violenza"...» (cfr. T. Bello, Articoli, corrispondenze, lettere, notificazioni, vol. V, pp. 138-139). Don Tonino, come sostiene padre Siano, offre una «sorta di "panteismo" sui generis, affine a certe credenze esoteriche che predicano l'unione di tutti gli opposti».

UN PASTORE PROTESTANTE
Era originale e amante dell'innovazione, ponendo al centro di tutto l'uomo egli ha dimenticato che cos'è la Verità portata da Gesù Cristo. Desiderava rimodellare in termini umani tutte le preghiere: gli atti di fede, di dolore, di speranza, di carità e quindi traslarli in atti di fede, di amore, di speranza nell'uomo. Lui era per la «santità laica», «urbana», «democratizzata», assolutamente priva dei connotati soprannaturali, avrebbe tranquillamente potuto essere un pastore protestante piuttosto che stare in Santa Romana Chiesa. D'altra parte era indignato contro la stessa Chiesa, responsabile delle «ecatombe delle culture», violentando «le grandi tradizioni religiose degli Incas o degli Aztechi o dei Maya». Secondo questo suo surreale e farneticante pensiero gli Apostoli e i loro successori, dunque, avrebbero commesso un tragico svarione: non si dovevano affatto evangelizzare le genti su mandato di Cristo... è stato il Cristianesimo, infatti, a porre termine ai riti dei sacrifici umani perpetrati in Sud America.
Si permetteva poi licenze indecenti e dissacranti nel descrivere Maria Santissima, donna feriale. La tratteggiava declassandola e snobilitandola della sua totale Immacolatezza, insinuando sui suoi atteggiamenti e favoleggiando una mariologia sensualista, riferendo di possibili sguardi lanciati a san Giuseppe, della felicità provata nell'indossare un abito nuovo, di essere protagonista dell'ebrezza nella danza. Arrivava ad invocarla in questi termini: «Aiutaci perché in quegli attimi veloci di innamoramento con l'universo possiamo intuire che le salmodie delle claustrali e i balletti delle danzatrici del Bolscioi hanno la medesima sorgente di carità. E che la fonte ispiratrice della melodia che al mattino risuona in una cattedrale è la stessa che si sente giungere la sera... da una rotonda sul mare: "Parlami d'amore, Mariù» (Cfr. T. Bello, Maria donna dei nostri giorni, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1993, pp. 11-13).
Intollerante della santità tradizionalmente conosciuta e della devozione ai santi alla stregua del protestantesimo, il profeta socialista e laicista del Salento, il «prete del grembiule» al servizio solo dei poveri (non di spirito, ma economici), era un grande propugnatore della liturgia secolare e della santità laicale, non certo dell'onore degli altari dove lo innalza oggi la Santa Sede. Tuttavia, come ottimamente scrive padre Paolo Maria Siano: «È nostra opinione che Beatificare o Canonizzare mons. Antonio Bello equivale, praticamente [...] a "canonizzare" un modello assai discutibile, labile ed eterodosso di Pastore e di pastorale» ed anche una dottrina politica e sociologica da cui esso discende direttamente, distante anni luce dal Vangelo.

Nota di BastaBugie: per approfondire la figura del discusso vescovo di Molfetta, si possono leggere i seguenti articoli.

CRITICHE A MONS. ANTONIO BELLO DETTO ''DON TONINO''
Negli scritti del vescovo pugliese ci sono solo lotta per il sociale e allergia per la Chiesa pre-conciliare, i suoi dogmi, la sua liturgia, le sue sicurezze dottrinali
di Paolo Siano
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2637

LE IRRIVERENZE DI TONINO BELLO ALLA SANTITA' DI MARIA
Don Tonino (così si faceva chiamare anche da Vescovo a Molfetta) usava un linguaggio ambiguo con il quale descriveva la Madonna come un'adolescente in costume sulla spiaggia
di Alessandro Maria Apollonio
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2434

Fonte: Corrispondenza Romana, 1 dicembre 2021

6 - STORIE DI ABUSI TRANS... PER APRIRE GLI OCCHI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): prima storia gay nei Simpsons, legge per cambio di sesso a 12 anni, per le poste norvegesi Babbo Natale è gay
Autore: Marco Respinti - Fonte: International Family News, 04/07/2021

In Costa Rica c'è un uomo che si fa chiamare con nome di donna, «Nataly Monge Brenes», perché è transgender. A 22 anni è finito in carcere non per avere rubato una mela, ma con una condanna a sei anni per abusi sessuali su minori. Inizialmente era stato rinchiuso nel carcere La Reforma, che però è maschile. Lì ha lamentato ripetuti stupri da parte dei detenuti maschi. Ha quindi chiesto, sentendosi donna, e, dopo ricorsi e ricorsi, ottenuto il trasferimento in un altro carcere, stavolta femminile, El Buen Pastor a San Rafael Arriba de Desamparados, nella provincia di San José. Ci è arrivato il 4 gennaio 2019. Ora, nel febbraio 2020 lì ha picchiato con una mazza e cercato di violentare una detenuta femmina, Quesada Hernández. Già prima dell'aggressione si era mostrato nudo alle detenute femmine e persino, nel bagno, in atti di autoerotismo.
Davvero strani questi maschi che si sentono femmine e che però, al momento buono, usano la propria virilità come un'arma contundente. Strano perché nessuno s'indigna, strano perché nessuno grida allo scandalo, strano perché nessuno osa dire che è tutto solo una pagliacciata pazzesca. Morale, «Nataly» è finito in isolamento.
Cose che capitano. Troppo spesso. In California ci sono circa 300 uomini che, sentendosi donna, chiedono il trasferimento in istituti di correzione per femmine. Sono tutti stupratori? Certo che no. Ma come si fa quantomeno a non condividere le paure delle donne che, rinchiuse in carcere, dovrebbero, dall'oggi al domani, condividere quegli spazi già di penitenza, irti di tutte le difficoltà e le gravità del caso, con chi anche solo potenzialmente potrebbe essere un violentatore?
Perché va di moda inquadrare sempre l'uomo come uno sciovinista che, appena può, abusa delle donne, tranne nel caso in cui, magicamente, un maschio dica di sentirsi femmina? Perché nel nostro mondo oramai tutto è privacy tranne ciò che la privacy la merita davvero?
Casi come questi si ripetono e tornano. Vengono raccontati e ripetuti apposta. Noi apposta li raccontiamo e li ripetiamo. Perché, se l'ideologia è cieca per definizione, occorre che qualcuno apra al più presto gli occhi sulla realtà delle cose.

Nota di BastaBugie
: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.

PRIMA STORIA GAY NEI SIMPSONS
Mr Smithers è un personaggio della serie Simpsons. Fin dal 1990 era stato ritratto come gay, ma che non voleva uscire alla scoperto. Fece coming out nel 2016 ed ora un'intera puntata è stata dedicata alla sua relazione gay.
Prima della messa in onda della puntata la sinossi recitava: ""Smithers trova il vero amore con un famoso stilista, ma la sua nuova relazione distruggerà Springfield?"
Lo sceneggiatore della serie Rob LaZebnik ha rivelato di essere stato ispirato nello scrivere questa puntata da suo figlio omosessuale Johnny.
Quest'ultimo ha dichiarato al New York Post di essere elettrizzato dal fatto che la storia d'amore gay fosse centrale in quella puntata.
Un altro esempio di completa normalizzazione dell'omosessualità.
(Gender Watch News, 25 novembre 2021)

PROGETTO DI LEGGE PER CAMBIO DI SESSO A 12 ANNI
Il Governo svedese ha presentato al Parlamento un nuovo disegno di legge per consentire il cambio legale di genere a partire dai 12 anni. Il ministero svedese degli affari sociali ha infatti introdotto un nuovo disegno di legge che permetterà il cambio legale di genere nel registro nazionale della popolazione ai bambini.
Secondo la proposta choc sarà richiesto solo il consenso del loro tutore per il cambiamento legale di genere e nessun esame o visita medica da parte delle autorità sanitarie sarà necessario. La Federazione svedese per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali (RFSL), un'organizzazione non-profit fondata nel 1950, ha salutato la proposta come un importante passo avanti per i diritti delle persone transgender.
L'emittente nazionale SVT ha riferito, citando il ministro degli affari sociali Lena Hallengren del partito socialdemocratico, che: "È importante che l'individuo possa vivere nel genere e nell'identità che ha. Quando si parla di cambiare l'identità di genere nel registro della popolazione, questo cambio non può essere condizionato agli interventi chirurgici o sui propri genitali". Il ministro ha ipotizzato che è difficile prevedere se le richieste di cambio di genere aumenteranno una volta che la legge sarà implementata.
Il limite di età per il trattamento medico di correzione del genere rimarrà a 18 anni. La chirurgia, tuttavia, non richiederà un permesso da parte del Consiglio Nazionale della Salute e del Welfare. Invece, i medici locali condurranno i test necessari. La Hallengren ha sottolineato l'importanza della comunicazione e del rapporto tra il paziente e il team medico.
Tutto ciò avviene in un paese dove il numero di ragazze che cercano un cambio di sesso è esploso drammaticamente. Nel 2008, 28 ragazze tra i 10 e i 19 anni hanno ricevuto cure per la disforia di genere, secondo il National Board of Health and Welfare. Nel 2017, un decennio dopo, sono state 'trattate' 536 ragazze della stessa fascia d'età. Numerosi rapporti di medici e genitori testimoniano che un gran numero di loro si pente dell'intervento e in alcuni casi ha persino tentato, purtroppo con successo, il suicidio. Nemmeno davanti ai drammatici numeri della realtà, cioè le tantissime vite distrutte, i profeti dei dogmi LGBT si fermano.
(Provita & Famiglia, Luca Volontè, 26 novembre 2021)

PER LE POSTE NORVEGESI BABBO NATALE È GAY
Le poste norvegesi hanno lanciato uno spot, di quasi 4 minuti e di altissima qualità, dove Harry, un signore di mezz'età, nella notte di Natale incontra Babbo Natale a casa sua. Anno dopo anno l'incontro si ripete: i due si parlano, ridono, scherzano. Tra un incontro e l'altro Harry piange la separazione da Babbo Natale. Finché un anno Harry scrive a Babbo Natale dicendo che in quel Natale come regalo vorrebbe solo lui, proprio Babbo Natale. In quell 25 dicembre suonano alla porta: è il servizio postale che vuole consegnare dei pacchi a Harry. Questi torna in soggiorno, mesto per il fatto che quell'anno Babbo Natale non avesse portato lui i doni, ed ecco che trova proprio Babbo Natale che gli dice che per quell'anno ha voluto chiedere un aiuto alle poste. Poi tra i due scocca un bacio appassionato. Infine la scritta: "Nel 2022, la Norvegia festeggia i 50 anni da quando si può amare chi si vuole". Infatti dal 1972 l'omosessualità è diventata legale in Norvegia
Lo spot sporca la poesia e la magia del Santo Natale da sempre associate anche alla figura di Babbo Natale (parimenti lo stesso sarebbe avvenuto, sebbene in grado minore, se Babbo Natale avesse baciato una donna). Però il messaggio pro gay passa purtroppo in modo assai efficace perché lo spot è confezionato benissimo, con atmosfere di grandissima suggestione e di forte impatto emotivo.
Harry appare sino alla fine come un eterosessuale che poi si converte all'omosessualità spinto da un sincero affetto – così viene rappresentato – per Babbo Natale. Un affetto che vince quello che nutre per i familiari presenti nello spot a cui vuole bene in modo autentico ma non tanto quanto Babbo Natale.
A margine ma non troppo: ci ricordiamo che il Natale è una festività cristiana? Come conciliare lo spirito di questo spot con lo spirito Cristiano?
(Gender Watch News, 30 novembre 2021)

Fonte: International Family News, 04/07/2021

7 - LA CONFESSIONE GENERALE ABBRACCIA TUTTA LA VITA
Confessare di nuovo tutti i peccati non mette in discussione il perdono ricevuto, ma ravviva il pentimento e permette di voltare definitivamente pagina nella propria vita
Autore: Padre Angelo Bellon - Fonte: Amici Domenicani, 19 febbraio 2006 e 21 giugno 2015

La confessione generale è quella che abbraccia tutta la propria vita.
La Chiesa richiede per la valida celebrazione del sacramento della Penitenza l'accusa di tutti i peccati gravi commessi dopo il Battesimo e non ancora confessati in una confessione individuale.
Ma alcune persone, per la loro devozione personale, desiderano fare di quando in quando una confessione generale.
In passato, e anche oggi, alcuni desiderano farla prima di compiere un passo molto importante: ad esempio la professione religiosa, l'ordinazione sacerdotale, il matrimonio. Alcuni la fanno quando iniziano con il confessore un cammino di direzione spirituale.
Ma perché confessare di nuovo i propri peccati? Non certo per mettere in discussione il perdono ricevuto, ma esclusivamente per ravvivare il pentimento per il male commesso.
Infatti accusare di nuovo i propri peccati, soprattutto se non è richiesto, può costare una certa fatica. E qui sta appunto il merito.
Don Bosco la consigliava tra i vari fioretti che assegnava giorno per giorno durante il mese di maggio.
Alcuni, soprattutto all'interno degli Ordini religiosi, fanno la confessione generale dal periodo decorso dagli ultimi esercizi spirituali (in genere un anno).
Papa Giovanni, quando compì 80 anni, fece la confessione generale di tutta la sua vita e la trascrisse nel Giornale dell'Anima. E da lì si evince che il Santo papa aveva conservato sempre la grazia ricevuta nel giorno del Battesimo.
San Domenico morente fece la Confessione generale davanti a 12 frati.
A questa confessione ci si prepara passando i rassegna i dieci comandamenti.
Inoltre si deve chiedere al Confessore se è disposto ad ascoltare la confessione generale.
Può darsi che il Confessore dica che non ce n'è bisogno oppure che non è opportuna, magari a motivo dell'inclinazione allo scrupolo da parte del penitente. In questo caso si obbedisce, e davanti al Signore si acquista il merito dell'obbedienza. [...]
Ecco uno schema di esame di coscienza per la confessione sacramentale di adulti.

PRIMO COMANDAMENTO: NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME
Com'è la mia vita di preghiera?
Ho cercato di evitare distrazioni?
Ho curato la mia formazione cristiana partecipando alle catechesi proposte e ascoltando la sacra predicazione?
Ho atteso all'obiettivo che Dio ha dato alla mia vita, quello della santificazione?
L'ho amato con tutto il cuore?
Sono stato alla sua presenza?
Al contrario ho partecipato a sedute spiritiche? Sono ricorso a maghi, sono stato superstizioso? Ho praticato il maleficio?

SECONDO COMANDAMENTO: NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO
Ho fatto dei voti o promesse a Dio che non ho mantenuto?
Ho bestemmiato? Ho pronunciato il nome di Dio o della Vergine invano?
Ho giurato il falso usando il nome di Dio?

TERZO COMANDAMENTO: RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE
Ho trascurato di partecipare alla S. Messa domenicale o nelle altre feste di precetto?
Ho ricevuto l'Eucaristia senza aver confessato prima i peccati gravi?
Ho taciuto peccati gravi in confessione?

QUARTO COMANDAMENTO: ONORA IL PADRE E LA MADRE
Sono stato motivo di sofferenza per i genitori, per il marito, per la moglie, per gli altri famigliari?
Ho compiuto i miei doveri di lavoro?
Sono caritatevole in casa e con il prossimo? Ho compiuto mancanze gravi di carità?
Ho perdonato le offese?
Mi sono vendicato?
Ho parlato male degli altri?
Ho seminato discordie?
Ho dato il mio contributo e il mio impegno alla società?
Ho contribuito alle necessità della Chiesa?

QUINTO COMANDAMENTO: NON UCCIDERE
Ho commesso o consigliato aborto?
Ho ucciso?
Ho fatto uso di sostanze stupefacenti?
Sono schiavo della gola o dell'alcool?

SESTO COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURI
Ho commesso atti impuri da solo o con altre persone?
Nell'ambito matrimoniale ho fatto contraccezione o profanato in altro modo il mio corpo e quello della sposa o dello sposo?
Prima del matrimonio ho compiuto fornicazione (rapporti sessuali tra persone libere) oppure ho compiuto impurità varie con altre persone sia dello stesso sesso che di sesso diverso?
Ho conservato la fedeltà matrimoniale oppure ho compiuto azioni o intrattenuto relazioni di adulterio?

SETTIMO COMANDAMENTO: NON RUBARE
Ho rubato?
Ho danneggiato i beni altrui?
Ho riparato quanto ho rubato o danneggiato?
Ho cercato guadagni disonesti?
Ho sfruttato il mio prossimo non rimunerandolo come si doveva?

OTTAVO COMANDAMENTO: NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA
Sono stato bugiardo? Le bugie hanno danneggiato il prossimo?
Ho calunniato?
Ho espresso sospetti o giudizi temerari?
Ho riparato le maldicenze, le calunnie e le bugie che hanno recato danno?

NONO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI
Ho fatto uso di pornografia?
Ho partecipato a spettacoli immorali, a discorsi osceni?
Ho custodito il pudore?
Ho combattuto pensieri e fantasie impure?
Il mio linguaggio è puro?
Ho guardato altre persone con concupiscenza?

DECIMO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRI
Sono invidioso dei beni altrui, desiderando che gli altri non li avessero?
Ho goduto del male o delle disgrazie altrui?
Ho organizzato truffe nei confronti del prossimo, anche se poi non le ho realizzate?

A questo puoi aggiungere altri eventuali peccati non facilmente riconducibili allo schema dei comandamenti:
Ho osservato il carattere penitenziale del venerdì?
Ho digiunato secondo le leggi della Chiesa il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo?
Ho osservato il digiuno eucaristico?
Mi sono recato a Messa con ritardo colpevole?
Ho accolto il Signore nella Santa Comunione col dovuto raccoglimento?
Sono stato imprudente nelle mie decisioni?
Sono stato superbo, arrogante, vanitoso, invidioso?
Sono stato pigro nel compimento dei miei doveri?
Ho mancato di umiltà?
Ho coltivato la virtù della penitenza?

Nota di BastaBugie: potrebbero anche interessarti i seguenti articoli. Clicca sul link che vuoi leggere.

ESAME DI COSCIENZA SUI VIZI CAPITALI
Schema tratto dalla penitenziale per i giovani in San Pietro alla presenza di Benedetto XVI
da Libreria Editrice Vaticana
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2119

ESAME DI COSCIENZA SUI DIECI COMANDAMENTI
Ho inoltre rispettato i 5 Precetti Generali della Chiesa? Sono fuggito dai 7 vizi capitali? Mi sono impegnato al massimo nei doveri del mio stato (moglie, marito, genitore, figlio, lavoratore, educatore, sacerdote, ecc.)?
di Giano Colli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3570

Fonte: Amici Domenicani, 19 febbraio 2006 e 21 giugno 2015

8 - OMELIA III DOM. DI AVVENTO - ANNO C (Lc 3,10-18)
Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato
Fonte Il Settimanale di Padre Pio

Siamo giunti alla terza domenica di Avvento che è chiamata anche la domenica della gioia. È chiamata in questo modo perché il Natale si avvicina e le letture della Messa ci invitano all'esultanza. Il profeta Sofonia così annuncia: «Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme» (3,14). Questo invito alla letizia è rivolto a ciascuno di noi. Dobbiamo gioire perché è stata revocata la nostra condanna (cf Sof 3,15) e Gesù viene a salvarci. A queste parole fanno eco quelle di san Paolo Apostolo che, scrivendo ai Filippesi, così esorta: «Siate sempre lieti nel Signore. [...]. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!» (Fil 4,4-5). Ormai il Natale è vicino e noi dobbiamo preparare i nostri cuori al Signore che viene.
Per vivere anche noi la gioia dobbiamo fare la Volontà di Dio. Questo è quanto ci insegna il Vangelo di oggi. Le folle andavano da Giovanni Battista per chiedere a lui una parola di vita. Per ben tre volte il brano dell'evangelista Luca riporta questa domanda: «Che cosa dobbiamo fare?» (3,10).
La prima volta il Battista risponde: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (Lc 3,11); la seconda volta, rispondendo ai pubblicani, dice: «Non esigete nulla più di quanto vi è stato fissato» (Lc 3,13); la terza volta, rivolgendosi ai soldati, insegna: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno» (Lc 3,14). Da queste risposte impariamo che se vogliamo gioire anche noi nel Signore e a Lui piacere dobbiamo osservare i Comandamenti di Dio, praticare la carità fraterna, rispettare il prossimo e non commettere ingiustizie.
Dio che è Amore è venuto a portare l'amore su questa terra e solo amando Dio e il prossimo potremo anche noi essere felici. Ogni peccato è un'offesa all'amore, una mancanza all'amore. Ai giorni d'oggi, ciò che manca veramente ai nostri cuori è proprio l'amore. Siamo dominati dall'egoismo che è esattamente il contrario dell'amore e il contrario della gioia. E così, commettendo peccati su peccati, noi ci condanniamo alla tristezza e alla delusione.
Guardiamo i Santi se vogliamo imparare ad amare. Nessuno più di loro ha amato su questa terra; nessuno più di loro ha gioito. Così è stato san Francesco d'Assisi, il quale all'inizio della sua conversione ha posto al Signore la domanda del Vangelo: «Che cosa devo fare?». Egli pensava di trovare la gioia nel diventare un cavaliere valoroso; invece la voce del Signore lo invitava sempre di più ad abbandonare tutto e servirlo nella povertà e nella letizia.
Oltre all'osservanza dei suoi Comandamenti, Dio domanda a ciascuna delle sue creature qualcosa di particolare: una missione da svolgere per il bene di tutti. Ognuno di noi è unico e irripetibile e deve chiedere ogni giorno al Signore di comprendere quale è questa sua Volontà. San Francesco comprese e divenne la persona più felice di questo mondo. Ora tocca a noi. Da chi dobbiamo farci aiutare per comprendere la risposta? Dal sacerdote a cui abbiamo affidato la direzione della nostra vita. Il Signore si serve proprio di loro per manifestare la sua Volontà.
Per ottenere tutto questo, affidiamoci alla Madonna, alla «Causa della nostra Letizia», come la invochiamo nelle Litanie lauretane. Preghiamola ogni giorno con il Santo Rosario e domandiamole l'inestimabile grazia di trovare un direttore spirituale, fermo e deciso, che ci incammini per la retta strada che conduce alla gioia eterna.

Nota di BastaBugie: brevi spunti per l'omelia delle Messe feriali si possono leggere ogni giorno nella rubrica "Schegge di Vangelo" pubblicata sul sito de La Bussola Quotidiana.
Ecco il link:
http://lanuovabq.it/it/schegge-di-vangelo

Fonte: Il Settimanale di Padre Pio

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