BastaBugie n�788 del 28 settembre 2022

Stampa ArticoloStampa


1 COSA SI ASPETTANO GLI ITALIANI DALLA MELONI
Il futuro premier dica subito che il Ddl Zan non verrà mai approvato, che l'Italia desidera il dialogo in Ucraina e che i costi dell'energia saranno ridotti (VIDEO: Giorgia Meloni al Congresso Mondiale delle Famiglie)
Autore: Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 CHI VUOLE DISTRUGGERE GIORGIA MELONI?
Un forte governo di centrodestra ridesta paure strumentali agitate in malafede da media e governi europei (invece Polonia e Ungheria si congratulano)
Autore: Rino Cammilleri - Fonte: Blog di Nicola Porro
3 COSA RENDE I NOSTRI GIOVANI COSI FRAGILI?
Gli adulti hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato Modernità e Libertà... ma è spesso un deserto inospitale dove soffia un vento di infelicità e di morte
Autore: Antonio Socci - Fonte: Libero
4 UNA BRUTTA NOTIZIA: ANCHE IN ITALIA LE CASALINGHE SONO SEMPRE MENO
La donna è per natura chiamata all'accoglienza del marito e dei figli e alla custodia del focolare domestico, per cui, lavorando fuori casa, è la donna stessa a non sentirsi realmente realizzata
Fonte: I Tre Sentieri
5 COME SONO USCITO DALLA DROGA
Ricky, il batterista del gruppo musicale dei The Sun: ''La legalizzazione della cannabis può causare solo l'annichilimento totale dei giovani'
Autore: Manuela Antonacci - Fonte: Provita & Famiglia
6 LO AMMETTE ANCHE ZUCKERBERG: LA CENSURA SU FACEBOOK, TWITTER E GLI ALTRI SOCIAL ESISTE DAVVERO
Ormai è provato che, durante le elezioni del 2020 e per tutta la campagna vaccinale, l'Fbi e altre agenzie federali hanno imposto la censura sui social network (VIDEO: L'irruzione dell'Fbi in casa di Trump)
Autore: Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
7 LA FRANCIA TERRA' D'OCCHIO LA MELONI SULL'ABORTO
Cosa sarebbe successo se Orban avesse detto lo stesso per la legge Zan in Italia? Intanto negli USA continuano le gravi violenze contro i prolife
Autore: Fabrizio Cannone - Fonte: Provita & Famiglia
8 OMELIA XXVII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 17,5-10)
Accresci in noi la fede!
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - COSA SI ASPETTANO GLI ITALIANI DALLA MELONI
Il futuro premier dica subito che il Ddl Zan non verrà mai approvato, che l'Italia desidera il dialogo in Ucraina e che i costi dell'energia saranno ridotti (VIDEO: Giorgia Meloni al Congresso Mondiale delle Famiglie)
Autore: Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27 settembre 2022

Prima delle elezioni politiche la Bussola aveva auspicato un voto di cambiamento. Cambiamento netto rispetto ad un sistema di governo strutturatosi da lungo tempo e pericoloso. Bisognava porre la parola fine alle politiche disastrose nel campo della famiglia e della vita, al sistema di potere della sinistra e alle mille connivenze nei suoi confronti, a quello della eccessiva dipendenza dalla Commissione europea che tramite le parole della sua Presidente, a ridosso delle elezioni, ha perfino intimidito gli italiani, ai governi cooptati dall'alto e dal di fuori, alla ideologia dei "migliori" che soli sanno interpretare il senso della storia, alle politiche di controllo sociale messe a punto sotto l'insegna del Covid, alle narrazioni inventate dal potere e fatte passare dalla stampa strutturalmente complice come verità indiscutibili.
La vittoria elettorale del centro-destra non garantisce fino in fondo questo cambiamento secondo i nostri auspici ma, come scrivevamo, apre degli spiragli dentro i quali è auspicabile si possano inserire forze nuove, provenienti anche dalla società civile e da una cultura alternativa che nel Paese c'è ma veniva costretta alla clandestinità. Si spera che sarà possibile dire parole nuove finora interdette, motivare prospettive nuove finora bloccate sul nascere, sottrarsi ad una cultura di sistema priva di verità. In altre parole, si riapre la partita, mentre con le precedenti maggioranze il sistema chiudeva i ranghi a soffocare ogni dissenso. Una partita dagli esiti non scontati, ma almeno ora si può sperare di poter almeno giocare.

CHI FRENA IL CAMBIAMENTO
Ragionando in termini realistici, si sa bene che alcuni elementi rimarranno a frenare il cambiamento. Il primo è il contesto internazionale. Ursula Von der Leyen ha detto che verranno adottare delle adeguate misure se in Italia le cose dovessero andare in un cero senso, ossia nel senso in cui sono andate. Meloni e Berlusconi, in campagna elettorale, avevano detto di voler garantire questo europeismo e questo atlantismo, con le conseguenti ripercussioni sulla guerra. Espressioni più problematiche e prese di posizione meno rigide non avrebbero guastato.
Il secondo è il sistema di potere della sinistra, che non è evaporato come neve al sole dopo l'esito elettorale, ma che resiste nella società e nelle istituzioni e, passata la sbornia e sostituito Letta con Bonaccini, si mobiliterà in modo strettamente coordinato. La nuova maggioranza dovrà attendersi una lunga lotta: dalla mobilitazione degli studenti alla resurrezione dei sindacati, dall'impegno di certa magistratura "impegnata" alla disinformazione e deformazione della grande stampa e dei notiziari TV, che già in campagna elettorale si sono ben schierati.
Il terzo è interno alla stessa coalizione di centro-destra. L'indebolimento della Lega, motivato dalla forzata convivenza delle sue due anime, quella istituzionale e quella popolare, soprattutto nel periodo del governo Draghi, non favorisce prese di posizione alternative, specialmente sul tema immigrazione. Lo stesso capiterà a seguito del "moderatismo" di Forza Italia. Quanto a Fratelli d'Italia, il partito è nascosto dietro a Giorgia Meloni, non si sa quale sia la sua classe dirigente, e quindi costituisce una incognita. Su alcuni temi di fondo, quindi, non solo c'è da aspettarsi posizioni diverse tra i tre partiti, ma dello stesso Fratelli d'Italia non è certo fino in fondo come la pensi.

NUOVE POSSIBILITÀ
Con tutte le cautele del caso, va accolto comunque favorevolmente l'esito elettorale che ha riaperto i giochi politici e culturali nel nostro Paese dopo tanto tempo. Si apriranno spazi nuovi per realtà nuove. A testimoniare il cambiamento dovrà però essere prima di tutto Giorgia Meloni. Spetta a lei dare qualche segno inequivocabile del cambiamento promesso, indicando subito almeno tre temi di immediato intervento da parte della futura maggioranza. Gli elettori sentono il bisogno di avere almeno tre esempi concreti e chiari che indichino una svolta altrettanto concreta e chiara. Su questo intendiamo anche noi fare delle proposte.
Giorgia Meloni dica subito che il ddl Zan non verrà approvato da questa maggioranza parlamentare. Lo dica come indicazione politica, come impegno dei parlamentari eletti dal centro-destra. Lo dica nonostante nel programma della coalizione non fosse scritto un impegno chiarissimo su questi argomenti. Serve coraggio, perché dentro i partiti alleati (ma forse anche dentro FdI, questo popolo politico ancora non molto conosciuto) si trovano senz'altro spinte diverse. Sarebbe importante per qualificare una complessiva posizione sulla famiglia (naturale).
Giorgia Meloni dica subito che l'Italia desidera la pace e auspica un dialogo tra le parti in causa in Ucraina per arrivare a quel risultato. Sarebbe un modo per marcare la diversità rispetto al "draghismo" che si era invece fortemente impegnato nell'acuire il conflitto anziché smorzare le braci, e porrebbe le basi per successive auspicabili decisioni di ritiro degli aiuti militari.
Infine, Giorgia Meloni dichiari la cifra che, una volta al governo, si impegna ad erogare per finanziare la riduzione dei costi dell'energia, riservandosi di indagare più a fondo e con calma sulle cause del fenomeno.
Tre parole: famiglia, pace, energia. Da dire subito. Per il cambiamento.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 14 minuti) si può vedere l'intervento di Giorgia Meloni al Congresso Mondiale delle Famiglie che si è tenuto a Verona nel 2019. È utile ascoltare ciò che con passione dichiarava la futura premier italiana alla platea che la applaudiva convinta. Un giornalista amico di BastaBugie che era in sala stampa ci ha raccontato che invece le giornaliste delle principali testate italiane urlavano di rabbia contro la Meloni. Un intervento quindi da riascoltare.


https://www.youtube.com/watch?v=yzu8I5GBB6E

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27 settembre 2022

2 - CHI VUOLE DISTRUGGERE GIORGIA MELONI?
Un forte governo di centrodestra ridesta paure strumentali agitate in malafede da media e governi europei (invece Polonia e Ungheria si congratulano)
Autore: Rino Cammilleri - Fonte: Blog di Nicola Porro, 21 settembre 2022

Scusate se, giunto al fin della licenza, pongo una domanda alla Bertoldo: ma che votiamo a fare? Campagna elettorale al calor bianco, se in questo sito liberale pubblico una recensione culturale, ci sono lettori che sbuffano perché ho derogato dal Di Maio-Letta-Meloni-Salvini-Renzi-Calenda. A me però viene in mente il verso di Battiato, il famoso cantautore del boh: «Quante stupide galline che si azzuffano per niente».
Sì, perché proprio i frequentatori di questo sito dovrebbero sapere come andrà a finire. Ok, il centrodestra vincerà (salvo saponette sotto al piede last minute). E poi? Ricordate Salvini ministro degli Interni? Due rinvii a giudizio. Due! L'ha sfangata? Buon per lui, ma la famosa immunità parlamentare serviva proprio ad evitare che un politico fosse costretto a perdere tempo prezioso in cause. L'avversario si azzoppa anche intralciandolo. Ebbene, immaginate che cosa succederà a un governo di centrodestra. Proprio chi qui mi legge dovrebbe sapere bene quale è stato il calvario di Berlusconi: li ebbe tutti addosso, interni ed esterni. Merkel, Sarkozy, spread, mercati, poteri forti, finanza internazionale, Soros, giornali, media mondiali, nani&ballerine. Perfino Veronica Ciccone, in arte (si fa per dire) Madonna, venne a cantare in Italia con un video in cui tra i grandi cattivi della storia ci aveva messo il Cavaliere, sicura di strappare l'applauso di tutti color-che-contano qui e in the world.
La nostra magistratura è stata riportata all'imparzialità? No. I direttori di testata sono tornati al giornalismo puro? No. La Rai è tornata al pluralismo? No. E allora, ripeto, che votiamo a fare? Il parlamento europeo ha fatto una standing ovation in sostegno al Gay Pride vietato dalla Serbia. Ed è da mò che condanna Polonia e Ungheria per gli stessi motivi, cui si aggiunge l'aborto che in Polonia è crollato del 92% da quando il governo ha vietato quello eugenetico (il che la dice tutta).
Orban viene portato a esempio di bestia nera malgrado sia stato votato da praticamente tutti gli ungheresi. I polacchi, romantici come al solito (di loro si ricorda l'eroica carica di cavalleria contro i panzer tedeschi), per odio storico contro i russi mandano armi, uomini, soldi a Zelensky, e hanno accolto mezza Ucraina quantunque non possano permetterselo economicamente. A loro, però, zero Pnrr: non sono democratici perché non consentono l'aborto a go-go e non esaltano i Gay Pride. Orban, meno romantico è più furbo, piglia il gas da Putin e non dovrà cuocere il gulash senza fuoco. Aspettiamo Madonna, nani&ballerine esibire la sua faccia coi baffetti alla Hitler.
Ma guardiamoci, noi italiani: è una settimana che stiamo incollati ai funerali della regina, e chissenefrega del Britannia. I peggiori nemici del nostro benessere stanno nella City e a Wall Street, ma chi lo dice è un complottista antiamericano.
Berlusconi, reo di voler difendere le ragioni del suo Paese, dovette piegarsi a far la guerra a Gheddafi, che era come tagliarsi le gambe da soli. Per dire. Ebbene, la Meloni, se vincerà lei, lo sa bene; infatti prima della campagna era andata a farsi dare la benedizione dai conservatives americani. Da qui il suo sostegno a una guerra ucraina i cui perdenti siamo noi, come sa bene. Non aveva altra scelta: chi vuol comandare in Italia deve chiedere il permesso agli americani. Ma appena si azzarderà a (cercare di) fare gli interessi nazionali, si scatenerà il solito inferno.
Da qui la reiterata domanda: ma che votiamo a fare? Badate non è un invito all'astensione (che è ciò che vogliono i nostri avversari: comandare senza l'intralcio di elezioni), perché votare serve almeno a contarci e far sapere all'avversario da che parte sta il popolo. Ma prepariamoci a far scorte di valium.

Nota di BastaBugie: Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "Allarme europeo (in malafede) sulla Meloni" spiega perché la prospettiva di un'Italia governata dal centrodestra (a guida Fratelli d'Italia) ridesta paure strumentali agitate da media e governi europei (mentre Polonia e Ungheria si congratulano e anche la Russia è disponibile a collaborare, a certe condizioni).
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 27 settembre 2022:

Fascisti eredi di Mussolini, pericolosi attentatori dell'Europa... la zizzania sparsa da Letta e dalla sinistra illiberale ha attecchito. Al di là degli insulti ignoranti, si apre uno spazio da protagonista per l'Italia in Europa, nel Mediterraneo e per la pace in Ucraina. Una premessa è nota ma d'obbligo: Già Alleanza Nazionale, con la svolta di Fiuggi, aveva tagliato le proprie radici con ogni ispirazione fascista, tant'è che Pino Rauti e altri fondarono il Movimento Sociale Fiamma Tricolore. A maggior ragione, Fratelli d'Italia, nato nel 2012 e presentatosi sin dalle elezioni del 2013, non ha nulla nel suo programma e tra i suoi principi ispiratori che possa rifarsi alle esperienze fasciste, tanto meno quella di Benito Mussolini. Inoltre, Giorgia Meloni è stata eletta Presidente dei Conservatori europei (ECR) lo scorso 29 settembre 2020, non di una famiglia politica europea di "estrema destra".
Non c'è alcuna buona fede nei commenti dei giornali internazionali, piuttosto livore ideologico per l'ennesima sconfitta della sinistra e della sua "supposta superiorità morale". Partiamo. AlJazeera scova commentatori allarmati del pericolo neofascista in Italia, allo stesso modo si legge della preoccupazione del fascismo di ritorno in Italia sui giornali turchi, tra i quali l'Hurriyetdaily accusa la Meloni di aver forgiato il suo partito sull'eredità del fascismo e Benito Mussolini, mentre il DailySabah si spinge sino a vedere nella Meloni un nuovo Mussolini. La Turchia teme di rivedere un'Italia che finalmente si riappropri del proprio ruolo nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, i suoi giornali usano toni indegni.
In Spagna, Francia e Germania i partiti di governo e quotidiani hanno espresso anch'essi preoccupazione per i risultati delle elezioni italiane. Il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares ha dichiarato che il voto italiano è stato legittimo ma ha lamentato che alcune forze politiche mirano a seguire «il modello di Putin... che è autoritario e non crede nella pluralità o nella diversità» e lanciato il malocchio sull'Italia dicendo che il «populismo finisce sempre allo stesso modo: con una catastrofe». A spalleggiare il governo Sanchez, è stato anche stavolta l'editoriale de El Pais, dove troviamo un crogiolo di accuse insulse sulla "stella fascista" che guida la Meloni e la sua idea poco femminista – perché pro-life – sulle donne. Proprio ieri, però, la ex vicepresidente del governo ed esponente socialista Carmen Calvo, ha accusato l'esecutivo di voler distruggere tutta la legislazione sull'eguaglianza femminile, dopo l'approvazione della Legge Trans. Chi è contro le donne?
Peggio la Francia dove, interpellata dalla radio francese BFMTV, il primo ministro Elisabeth Borne ha detto di esser pronta, insieme alla Unione europea, a vigilare perché «ogni Stato deve essere in linea con i valori europei, sullo stato di diritto, sui diritti umani, tra i quali il rispetto del diritto all'aborto». La Borne avrebbe ben altro da fare: guida un governo di minoranza e avrà difficoltà ad approvare la "legge di bilancio", nel quale recentemente due esponenti di spicco di Verdi e dei Socialisti si sono dovuti dimettere per le accuse di violenze e tutto l'ufficio di presidenza della commissione sull'incesto, istituita dopo gli scandali della sinistra, lamenta la grave disattenzione dell'esecutivo. Più prudente il presidente Macron che, rispetta i risultati elettorali e si augura, «come vicini e amici, di continuare a lavorare insieme». Per Le Monde invece il successo della Meloni, per la prima volta dalla Marcia su Roma di Benito Mussolini, è un pericolo mortale per l'Europa, visti i risultati delle destre in Svezia e della Le Pen in Francia.
In Germania, il vice-portavoce del Cancelliere Olaf Scholz, si è limitato a dire che «l'Italia è un Paese molto favorevole all'Europa, con cittadini molto favorevoli all'Europa e presumiamo che questo non cambierà». Su Der Spiegel fanno capolino le accuse all'Italia spendacciona, con i soldi europei, mentre DW dà ampio spazio a tutti coloro che legano FdI e Meloni al fascismo, Mussolini e la definiscono (come in altri quotidiani) di "estrema destra" per voler promuovere "Dio, patria e famiglia".
Il brillante Eric Mamer, portavoce della Commissione EU, dice che la Commissione spera "di avere una cooperazione costruttiva con le autorità italiane", dopo la formazione del nuovo governo. Un passo avanti, dopo le volgari ingerenze della Von der Leyen descritte su La Bussola i giorni scorsi. L'"house organ" della sinistra globalista, Politico, si diletta a paragonare gli anni di Mussolini con il prossimo governo della Meloni, il The Guardian, dopo aver ospitato le farneticanti analisi di Roberto Saviano, si preoccupa per inesistenti discriminazioni verso gli Lgbtqi e la permanenza dell'Italia nella Ue.
Tutti i leaders conservatori europei hanno invece espresso le congratulazioni per il successo del centrodestra e della Meloni (il polacco Mateusz Morawiecki e l'ungherese Viktor Orban in primis). Le tre superpotenze? La Cina rimane contrariata dalla dichiarazione della Meloni sul ritiro italiano dalla "Via della Seta" e il sostegno a Taiwan, gli Usa con Antony Blinken sono «pronti a lavorare con il nuovo governo», mentre dal Cremlino Dmitry Peskov dice che la Russia è pronta «ad accogliere qualsiasi forza politica che sia in grado... di dimostrare un atteggiamento più imparziale e costruttivo verso il nostro Paese». Mosca così apre ad un possibile impegno diplomatico italiano. Fermo restando il nostro sostegno all'Ucraina, il prossimo governo deve cogliere questa responsabilità di essere protagonista per un cessate il fuoco e la pace. Il "modello Di Maio" deve essere dimenticato al più presto e per il bene di tutti.

Fonte: Blog di Nicola Porro, 21 settembre 2022

3 - COSA RENDE I NOSTRI GIOVANI COSI FRAGILI?
Gli adulti hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato Modernità e Libertà... ma è spesso un deserto inospitale dove soffia un vento di infelicità e di morte
Autore: Antonio Socci - Fonte: Libero, 12 settembre 2022

Hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato Modernità e Libertà. Ma è spesso un deserto inospitale dove soffia un vento di infelicità e di morte.
Lo attestano anche le drammatiche statistiche sui suicidi dell'Osservatorio suicidi della Fondazione Brf (Istituto per la ricerca in Psichiatria e Neuroscienze).
Da gennaio ad agosto di quest'anno ci sono stati 351 suicidi e 391 tentativi: un suicidio ogni 16 ore e un tentativo di suicidio ogni 14. Particolarmente grave l'aumento dei casi fra i giovani (in modo speciale nel biennio della pandemia).
Queste tragedie sono la punta dell'iceberg di una condizione di disagio, di solitudine, di ansia o depressione che fra i giovani è molto ampia e sta crescendo. Naturalmente ognuno è una storia a sé, ognuno ha i suoi problemi e ognuno è un mistero unico. Ma tutti insieme delineano un dramma sociale - o spirituale - che riguarda il nostro tempo.
Ciò che accomuna tutti noi è il desiderio di felicità o il voler sfuggire all'infelicità.
Scriveva Pascal: "Tutti gli uomini cercano di essere felici, compresi quelli che stanno per impiccarsi".
Felicità e infelicità sono sentieri che conducono in una terra misteriosa, quella della nostra anima, che non si esplora con la sociologia.
Quando si parla di disagio esistenziale ogni volta si tentano spiegazioni sociologiche che però spesso si contraddicono o illuminano solo un pezzo di realtà, ma non vanno alle radici del problema.
Sono spiegazioni che lasciano insoddisfatti.

LE GENERAZIONI PRECEDENTI
Perché le condizioni materiali di vita pesano, ma non sono l'aspetto determinante. Altrimenti non si spiegherebbe perché i nostri genitori - giovani durante la guerra e il dopoguerra - affrontarono la miseria, la fame, i bombardamenti, il durissimo lavoro della ricostruzione, con una forza morale travolgente (che fra l'altro produsse il "miracolo economico" e il "baby boom"), mentre i nostri figli - che hanno una vita enormemente facile - sono così smarriti e fragili.
Cos'è andato perduto rispetto alle generazioni precedenti che - senza alcun dubbio - sopportavano condizioni di vita molto più dure? Possiamo dire che erano spiritualmente più forti anzitutto per l'atmosfera cristiana in cui erano nate e cresciute?
Affrontavano le tragedie con maggior resilienza (come si dice oggi).
C'è una commovente intervista alla poetessa Alda Merini, dopo il terremoto in Abruzzo del 5 aprile 2009, che la televisione trasmise il 9 aprile.
La Merini, nata nel 1931, si definiva "abbastanza" credente e in quell'occasione disse: "Anch'io sono stata 'terremotata' da un manicomio all'altro.
Ognuno di noi ha avuto le sue scosse, però è nel momento del dolore che bisogna stringere i denti. Noi adesso partecipiamo a questa tragedia italiana, però non fermiamoci al dolore. Stringiamo i denti e andiamo avanti. Dio guarda tutti, ci vede, guarda i terremotati, vede gli infelici e non abbandona il mondo. Io sono sicura. E uno dei mezzi perché Dio ci ascolti è proprio la poesia, la preghiera, il canto".
Questo era l'animo delle generazioni che ci hanno preceduto. Le società del passato non erano migliori di oggi. Erano più ingiuste e la vita molto più dura. Ma anche questo dimostra che i nostri vecchi - pur con le loro fragilità e miserie - avevano una solidità ammirabile.

CLIMA SPIRITUALE CRISTIANO
Non perché tutti fossero dei devoti. Ma tutti respiravano quel clima spirituale che aveva permeato i secoli in Italia e toccava anche agnostici e atei. Non a caso il padre della cultura laica italiana, Benedetto Croce, scrisse nel 1942 "Perché non possiamo non dirci "cristiani", spiegando che tale qualifica "è semplice osservanza della verità".
Il laico Federico Chabod concordava e aggiungeva: "Anche i cosiddetti 'liberi pensatori', anche gli 'anticlericali' non possono sfuggire a questa sorte comune dello spirito europeo".
Negli ultimi anni questo interrotto fiume spirituale si è come disseccato. Si è prodotta una rottura che non è solo culturale, ma anche esistenziale. I giovani - che nei prossimi giorni torneranno a scuola, con i loro problemi, i loro sogni e il loro disagio - sono sostanzialmente ignari del passato, soli di fronte al mistero della loro vita e al futuro.
La scuola (ma dovremmo parlare anche della Chiesa e delle nostre famiglie) non sa trasmettere come un'eredità viva ciò che le generazioni precedenti hanno creato, amato, professato, sofferto e vissuto.
Inostri ragazzi sembrano sospesi fra la realtà virtuale dei social e una scuola o una società ossessionate soprattutto dai comportamenti, dal politicamente corretto, dalle ideologie oggi dominanti (come l'ecologia: è l'epoca di Greta Thunberg).
Si prescrive "come" comportarsi, ma nessuno comunica nulla sul "perché" vivere.
Tanto meno si fa "parlare" su questo la cultura e l'arte del nostro passato.
La realtà non virtuale che i ragazzi conoscono è quella dei coetanei, sono rapporti talora violenti e in genere superficiali o poveri. Ne scaturisce una fragilità emotiva spaventosa, una solitudine che raramente incontra un abbraccio di comprensione o compassione.
A volte però basta un incontro vero (un maestro, un amico, un genitore) per far scoprire la bellezza del presente, la ricchezza del passato e la promessa custodita dal futuro. Ma resta l'enorme problema educativo di un Paese smarrito.

Nota di BastaBugie: per approfondire l'argomento si può leggere il seguente articolo cliccando nel link sottostante.

GIOVANI DISPERATI: SENZA AMICI, SENZA FAMIGLIA, SENZA DIO
Lockdown, dad e lavoro da remoto hanno cancellato incontri, feste, occasioni per conoscersi, ma già prima i social hanno dato l'illusione di avere tanti amici eppure nel mondo dell'interconnessione, ognuno vive isolato (VIDEO: Disconnessi dalla realtà)
di Roberto de Mattei
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7020

Fonte: Libero, 12 settembre 2022

4 - UNA BRUTTA NOTIZIA: ANCHE IN ITALIA LE CASALINGHE SONO SEMPRE MENO
La donna è per natura chiamata all'accoglienza del marito e dei figli e alla custodia del focolare domestico, per cui, lavorando fuori casa, è la donna stessa a non sentirsi realmente realizzata
Fonte I Tre Sentieri, 27 settembre 2022

Recenti dati dicono che il numero delle casalinghe è notevolmente diminuito e quelle che sono rimaste sarebbero nella o poco sopra la soglia di povertà. A questo poi si aggiunge l'insistenza con cui si vogliono annullare i cosiddetti "stereotipi di genere".
A noi non piace correre dietro i luoghi comuni quindi diciamo subito che notizia della drastica diminuzione delle casalinghe non la riteniamo affatto buona. Non la riteniamo buona per la famiglia e non la riteniamo buona nemmeno per la donna.
Non è buona per la famiglia, perché la presenza costante o almeno prevalente della madre in casa costituisce un elemento fondamentale per l'ordine e la salute della famiglia. E non è buona nemmeno per la donna, perché ella sente di essere chiamata soprattutto all'accoglienza e alla custodia, per cui, venendo meno queste, è la donna stessa a non sentirsi realmente realizzata. Gran belle attitudini, quelle dell'accoglienza e della custodia, che l'uomo - va riconosciuto - non ha. Tant'è che la capacità di sacrificarsi per gli altri la possiede la donna, non l'uomo. Questi sa sacrificarsi per la Verità, per gli ideali; la donna, invece, sa sacrificarsi per gli altri, soprattutto per le persone che la Provvidenza le pone immediatamente accanto.
Quando due uomini si trovano a discutere, solitamente i loro argomenti sono la politica, il lavoro, lo sport. Quando invece due donne discutono, i loro argomenti sono la famiglia, i figli, il marito. L'uomo tende a parlare di ciò che fa e di ciò che accade; la donna di chi ama e di chi accudisce.
Terminiamo con queste puntuali parole di Santa Edith Stein (1891-1942): "L'orientamento al fine naturale e a quello soprannaturale è comune all'uomo e alla donna, ma vi si nota una differenziazione di compiti, consona alle diverse proprietà naturali dei due sessi. La missione primaria dell'uomo è dominare la terra; in ciò la donna gli è posta a fianco come aiuto. La missione primaria della donna è procreare ed educare la prole; e in questo compito l'uomo le è dato come difesa. Ne deriva che nell'uno e nell'altra si manifestano gli stessi doni, ma in misura e in rapporto diversi. Nell'uomo, i doni necessari per la lotta, la conquista, il dominio: la forza muscolare con cui domina esteriormente la materia, l'intelletto con cui penetra intenzionalmente il mondo, la volontà e l'energia attiva con cui può plasmarlo. Nella donna, l'attitudine a proteggere, custodire e far sviluppare l'essere in formazione e in crescita: perciò il dono, di carattere più corporeo, di saper vivere strettamente unita a un altro, di raccogliere in calma le forze, e di sopportare il dolore e la privazione, e adattarsi; il desiderio di cooperare al loro sviluppo." (La donna. Il suo compito secondo la natura e la grazia, tr.it., Roma 1987, pp.116-117).

Nota di BastaBugie: consigliamo la lettura di questa bella testimonianza di una donna che si è realizzata tra le mura domestiche.

LA CASALINGA FELICE: FEMMINILE, MA NON FEMMINISTA
Consigli per una moglie e mamma che gode di poter esprimere la sua naturale propensione alla dedizione e alla cura del marito e dei figli (e così si realizza)
di Isabella
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5787

Fonte: I Tre Sentieri, 27 settembre 2022

5 - COME SONO USCITO DALLA DROGA
Ricky, il batterista del gruppo musicale dei The Sun: ''La legalizzazione della cannabis può causare solo l'annichilimento totale dei giovani'
Autore: Manuela Antonacci - Fonte: Provita & Famiglia, 28 luglio 2022

In passato ha fatto uso di droghe e alcol, Ricky Rossi, il batterista dei The Sun, in preda al costante tentativo di colmare un vuoto profondo che, però, non trovava mai appagamento. Dopo aver toccato il fondo ed esserne risalito, grazie ad un percorso di disintossicazione e di terapia ad hoc e anche grazie alla fede, ora testimonia con la sua stessa vita come alcol e droghe, anche quelle "leggere", abbiano un impatto disastroso e drammatico sul cervello di chi ne fa uso. Una testimonianza, la sua, che svela, in parte, le menzogne sottese alla proposta di legge per la parziale legalizzazione della cannabis a domicilio. Una proposta che, per fortuna, è decaduta con lo scioglimento delle Camere, ma che non ci deve far dimenticare, anche per le future legislature, quanto proprio tali proposte siano pericolose.

Ricky, tu hai fatto uso di droghe e alcol. Ci racconti la tua vita segnata da queste dipendenze?

Io ho fatto uso sia di droghe pesanti, sia delle cosiddette "droghe leggere". La nostra zona, la provincia di Vicenza, nel 1995 era il luogo in cui si registrava il più elevato uso di droghe e il mio sbandamento è stato causato dalle cattive compagnie: persone più grandi che facevano uso di sostanze. Anche i vuoti affettivi che mi portavo dentro hanno avuto il loro peso. Ci tengo a sottolineare che quando si comincia a far uso di droghe nemmeno si riescono ad immaginare i danni che si possono fare alle persone che ci stanno intorno. A scuola non ci hanno mai aiutato molto in questo senso: quando facevano le giornate di prevenzione sulla droga ci davano solo dei dati, non ci portavano delle testimonianze e questo rende tutto meno efficace. Inoltre oggi secondo me è peggio, perché si insegna ai ragazzi ad infischiarsi di tutto e di tutti, anche delle relazioni interpersonali e questo crea un vuoto incredibile, soprattutto dentro.

Cosa pensi dei tentativi - al di là della Legislatura appena finita anticipatamente - di legalizzare la cannabis?
Io ho partecipato al webinar di Pro Vita & Famiglia "Legale fa più male", per testimoniare il mio no alla droga legale. Credo ci sia da parte dei poteri forti il bisogno di comandare le coscienze. Per questo si promuove la cannabis, per annebbiare le persone. Solo nei rari momenti di lucidità, quando ci si droga, si comprende che con uno scatto di volontà si può chiedere aiuto. Sottolineo che la legalizzazione della cannabis, se mai verrà riproposta in futuro, produrrà solamente l'annichilimento totale delle nuove generazioni. Infatti, quando si è sotto l'effetto di queste sostanze non si comprende bene quello che ci sta succedendo, ma ci va bene così. Porto l'esempio di un mio caro amico mancato alcuni anni fa, per overdose, che di fronte al mio invito a smettere di drogarsi mi rispondeva: "Non c'è niente di più brutto, ma niente di più bello". Questo perché, ad un certo punto, la dipendenza che si sviluppa è tale che tutto ciò che ti circonda è brutto se non sei sotto effetto di droghe.

Perché, secondo te, tanti giovani ricorrono alle droghe leggere?
Perché ci sono dei vuoti emotivi che in qualche modo devono essere colmati: se non c'è l'amicizia con la "a" maiuscola, se non c'è un rigore morale, se non c'è una guida spirituale, si rischia fortemente di cadere nelle dipendenze. A mio parere solo l'ortodossia ci salverà. Nel senso che se abbiamo delle regole da seguire è più difficile sballare. Quando sono andato in terapia avevo una giornata scandita da regole precise, a cominciare dall'orario del risveglio, rigorosamente alle 6.00. Senza disciplina e senza preghiera non ce l'avrei mai fatta.

Secondo te c'è un concetto di libertà distorto nella nostra società che spinge i ragazzi allo sballo?
Certamente! Se ad esempio ci si convince di avere la libertà di fumare la canna quando si vuole, allora si sta cadendo in un'illusione. Perché dopo la prima canna si instaura un comportamento tale che porta alla dipendenza. Come ho detto durante il webinar bisogna stare molto attenti perché tante sostanze sono "tollerate" e anche tante cose dannose per l'individuo come ludopatie, pornografia, dipendenze affettive ecc. sono prese sottogamba. Tutto questo, invece, può portare all'utilizzo di sostanze stupefacenti.

Quindi come si può contrastare questa la cultura dello sballo?
Con le testimonianze. Noi la portiamo regolarmente nelle scuole. Insegniamo ai ragazzi che è possibile un altro mondo, che è possibile portare avanti il bene con la B maiuscola, ma questo lo si può fare attraverso le relazioni. Io, ad esempio, insegno batteria ai ragazzi e mi accorgo che i genitori fanno fatica a stargli dietro, a causa del cellulare. Un bombardamento devastante, tanto che, nella loro mente, finisce per entrare un determinato tipo di logica. A mio parere c'è qualcuno che sta cavalcando quest'onda. Dico questo in riferimento anche a quanto ci è accaduto a Panama, nel 2018, quando abbiamo suonato in occasione della Giornata Mondiale per la Gioventù. In quell'occasione, gli organizzatori ci dissero che il governo panamense chiamò gran parte dei musicisti, dicendo loro di stare molto attenti ai messaggi che mandavano ai giovani perché se un ragazzo ascolta più di cento volte un concetto, lo assume come pensiero proprio.

Nota di BastaBugie: dopo l'intervista al batterista dei The Sun si possono rileggere gli articoli e vedere i video di questo interessante gruppo musicale.

THE SUN: I MIGLIORI VIDEO
Quattro splendide canzoni con la voglia di vivere da cristiani nella società di oggi: con significato, controcorrente, con lo sguardo fisso al paradiso e con scelte coraggiose
di Giano Colli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2979

THE SUN: IL ROCK CRISTIANO CHE SCALA LE HIT PARADE
Dopo la clamorosa conversione del cantante, è seguita quella di tutta la band: già due album in italiano pubblicati con la Sony con canzoni accattivanti per i giovani, ma profonde, belle, dai significati cristiani (VIDEO: intervista ai The Sun)
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2977

IL CANTANTE DEI ''THE SUN'' RACCONTA LA SUA STORIA
Gesù Cristo si è fatto sentire chiaramente nel mio Cuore, assumendo un ruolo fondamentale nella mia quotidianità; non essendo venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori, io non potevo mancare al Suo appello (VIDEO: Betlemme)
di Francesco Lorenzi
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2970

Fonte: Provita & Famiglia, 28 luglio 2022

6 - LO AMMETTE ANCHE ZUCKERBERG: LA CENSURA SU FACEBOOK, TWITTER E GLI ALTRI SOCIAL ESISTE DAVVERO
Ormai è provato che, durante le elezioni del 2020 e per tutta la campagna vaccinale, l'Fbi e altre agenzie federali hanno imposto la censura sui social network (VIDEO: L'irruzione dell'Fbi in casa di Trump)
Autore: Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 3 settembre 2022

Siamo liberi di parlare sui social network? Nella terra della libertà per eccellenza, gli Stati Uniti, pare proprio di no. Figuriamoci da noi.
È esperienza comune essere bannati per un periodo di qualche giorno o un mese, o vedersi segnalati come possibili diffusori di disinformazione, notizie false o "fuori contesto" e non capiamo mai se si tratti di una scelta prudenziale degli amministratori, a fronte di una segnalazione di qualche nostro simpatico "amico", o di una censura vera e propria. Normalmente ci diamo la spiegazione, assai rassicurante, che si tratta pur sempre di piattaforme online gratuite gestite da privati. Noi siamo ospiti e il padrone di casa può buttarci anche fuori, se vuole. Ma se il padrone di casa fosse, a sua volta, costretto dal governo a buttarci fuori? Cambierebbe tutto, si potrebbe parlare a pieno titolo di censura. Ed è quel che sta emergendo dalle carte dell'inchiesta su Facebook negli Stati Uniti. Due le notizie gravi (per chi ancora tiene alla libertà di espressione): la prima è che lo scoop del New York Post sul contenuto compromettente del pc di Hunter Biden (figlio dell'allora ancora candidato presidente), sia stato oscurato dai social per volontà dell'Fbi. La seconda è che l'amministrazione federale, compresa la Casa Bianca, sia stata (e probabilmente sia tuttora) in contatto costante con i gestori delle maggiori piattaforme social per "suggerire" come gestire l'informazione sul Covid-19.
Le fonti di queste due notizie sono più che attendibili, non stiamo parlando di complottisti in cerca di celebrità su 4chan o qualche altro social network minore. Ma, nel caso della prima notizia (su Hunter Biden) di Mark Zuckerberg in persona che, nel podcast del commentatore televisivo Joe Rogan, ha raccontato come sia nata la censura sullo scoop che avrebbe potuto cambiare la sorte delle elezioni del 2020 (quelle vinte da Biden, nonostante le prove compromettenti sul figlio): "L'Fbi, fondamentalmente, è venuta da noi, da alcune persone della nostra squadra, [dicendo]: ‘Ehi, solo perché lo sappiate, dovreste stare in allerta... Pensavamo che ci fosse molta propaganda russa nelle elezioni del 2016, abbiamo notato che sta per esserci una porcata simile a quella, quindi state in guardia'". La notizia del New York Post, successivamente rivelatasi autentica, venne dunque declassata a "sospetta propaganda russa" e sul social network più grande del mondo venne relegata dall'algoritmo alle ultime posizioni, così che pochi la vedessero. Twitter agì in modo più brutale, come tutti ricordiamo bene: non solo eliminò l'account del quotidiano newyorkese, ma sospese tutti coloro (Casa Bianca inclusa) che rilanciavano la notizia incriminata.
La fonte della seconda notizia (la censura in merito al Covid-19) viene invece dalle email fra i quartieri generali delle compagnie Big Tech e vari enti governativi, Casa Bianca inclusa. Le email sono state pubblicate per ordine delle procure di Louisiana e Missouri, due Stati che hanno fatto causa ai social network per il sospetto di censura. Sospetto per ora confermato, stando all'esito di questa prima indagine: «una vasta opera di censura attraverso una moltitudine di agenzie federali». Gli enti coinvolti sono molti: con i quartieri generali di big tech comunicavano regolarmente almeno 45 funzionari appartenenti a Casa Bianca, Dipartimento della salute, Dipartimento degli interni, Agenzia per la Cybersicurezza, Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, Istituto nazionale malattie infettive e Ufficio del Surgeon General. Cosa chiedevano. Un esempio eclatante: chiudere gli account-parodia di Anthony Fauci, il "virologo in capo". I funzionari governativi fornivano istruzioni su come segnalare presunti casi di disinformazione e notizie false.
Con questa prima forma di censura nei social network il governo entra a gamba tesa nella "piazza virtuale", dove non siamo più liberi, a questo punto, di parlare fra noi. I pretesti per censurare possono essere infiniti. Può non essere un'eccezione. È successo per le elezioni del 2020 (per paura della propaganda russa... quando non c'era ancora la guerra, figuriamoci oggi), è successo per la pandemia, succederà, sempre che già non accada, anche per il riscaldamento globale e per la crisi energetica. Governi progressisti, che vantano storicamente di aver combattuto la censura degli oscurantisti, si comportano da oscurantisti a loro volta. Sempre per il nostro bene: se non sappiamo distinguere il vero dal falso, né badare al nostro bene, dobbiamo essere preservati da informazioni pericolose. Che poi "false" probabilmente non sono, ma risultano estranee alla narrazione dei progressisti. L'arma può ritorcersi contro a chi la usa: già i media hanno perso credibilità, ora la perderanno i social.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 9 minuti) dal titolo "Come e perché l’FBI si è trasformata da polizia federale in polizia politica in stile sovietico" si può approfondire la gravissima irruzione dell'Fbi in casa dell'ex presidente Trump.
Si può inoltre leggere l'articolo che abbiamo pubblicato subito dopo il blitz, cliccando nel link sottostante.

CON IL BLITZ DELL'FBI A CASA TRUMP FINISCE LA DEMOCRAZIA AMERICANA
L'irruzione a casa di un ex presidente per intimidirlo non ha precedenti negli Stati Uniti: è evidente che hanno paura che vinca ancora nel 2024
di Luca Volontè
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7114


https://rumble.com/v1hghor-come-e-perch-lfbi-si-trasformata-da-polizia-federale-in-polizia-politica-in.html

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 3 settembre 2022

7 - LA FRANCIA TERRA' D'OCCHIO LA MELONI SULL'ABORTO
Cosa sarebbe successo se Orban avesse detto lo stesso per la legge Zan in Italia? Intanto negli USA continuano le gravi violenze contro i prolife
Autore: Fabrizio Cannone - Fonte: Provita & Famiglia, 27 settembre 2022

Dal francese Le Monde allo spagnolo El Paìs, dall'inglese The Guardian allo statunitense New York Times; così come politici, presidenti e premier di tutta Europa e del resto del Mondo. In molti, moltissimi, hanno dispensato commenti al vetriolo sulla vittoria elettorale del centrodestra in Italia e in particolare di Giorgia Meloni.
Quello che, però, più di tutti balza agli occhi è la vera e propria volontà di ingerenza della Francia. Ebbene sì perché Elisabeth Borne, primo ministro francese e numero 2 di Emmanuel Macron. Ha dichiarato, a mo' di minaccia al futuro governo di Giorgia Meloni: «Naturalmente saremo attenti, con la presidente della Commissione europea (Ursula von der Leyen ndr), che questi valori sui diritti umani e sul diritto d'aborto, siano rispettati da tutti».
Anzitutto è d'obbligo ribadire che, ovviamente, sia giuridicamente che moralmente, l'aborto non è mai un diritto umano. Né in Italia, né in Francia, né in Europa, né in America. Esso quindi non fa parte dei valori da proteggere, semmai dai disvalori da combattere.
Secondariamente dobbiamo notare come nessuno - tantomeno la stampa italiana - si sia indignato per quella che è una pesante ingerenza (a gamba tesa), non di un singolo politico straniero, ma della premier di un Paese in teoria amico dell'Italia. Ma se Orban disapprovasse le nozze gay promosse dal Pd, cosa direbbero gli alfieri del progressismo italico?
Aggiungiamo in conclusione che è davvero penoso che, in un contesto di crisi economica, sociale e perfino militare, si faccia appello alla Commissione europea per "attenzionare" l'Italia sull'inesistente diritto a sopprimere vite umane innocenti.

Nota di BastaBugie: Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "USA, blasfemie a firma Dem e violenze contro i pro life" racconta la situazione di gravissimo attacco alla vita in America.
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 26 settembre 2022:

Un teenager ucciso, una volontaria colpita da arma da fuoco alla schiena mentre distribuisce volantini pro vita, un altro centro di aiuto alla maternità assalito, nessun arresto di vandali e terroristi abortisti da maggio ad oggi, ma un arresto per un pro life che pregava fuori dalle cliniche abortiste. Questa è l'America dei Democratici che ora imbracciano la blasfemia contro Gesù e la dottrina cattolica.
Le invettive e ripetute minacce di questi mesi, le violentissime parole di Biden delle scorse settimane - come abbiamo raccontato sulla Bussola - erano destinate a fomentare la violenza. Ed ecco altre conferme. Partiamo dalle ultime vicende. Una volontaria pro vita di 84 anni è stata colpita da un proiettile alle spalle il 20 settembre scorso, mentre si recava (porta a porta) nella sua comunità, per spiegare la gravità delle nuove norme di riforma costituzionale pro aborto in Michigan, duramente criticate dai vescovi cattolici. La volontaria è riuscita a recarsi in ospedale, la polizia del Michigan sta indagando sul caso e trasmetterà i risultati alla Procura della Contea di Ionia. Il 18 settembre, in Nord Dakota, il quarantunenne Shannon Brandt ha falciato con il suo furgone il diciottenne Cayler Ellingson e ha ammesso di averlo ucciso di proposito per le idee repubblicane del ragazzo. Brandt è già stato rilasciato dopo aver pagato la cauzione. Due giorni prima, il 16 settembre, è stato vandalizzato il centro di aiuto alla gravidanza cattolico, Mother and Unborn Baby Care di Southfield (Michigan), con inquietanti messaggi di minacce rivolti ai volontari.
Pensate che Biden, Harris, Clinton o Pelosi abbiano speso una parola di commento? No. Hillary Clinton il 23 settembre ha invece accusato gli elettori di Trump di essere nazisti e l'ex presidente degli USA di essere come Hitler. La Harris - durante il suo discorso del 22 settembre alla conferenza dell'Associazione dei procuratori generali democratici, in Wisconsin - ha applaudito gli stessi procuratori generali per aver "affrontato", con minacciose indagini, i centri di aiuto alla gravidanza nei loro Stati. Un attacco senza sosta ai centri pro life, visto che sette Democratici di spicco, tra cui gli ex candidati alla presidenza, i senatori Cory Booker, Elizabeth Warren e Bernie Sanders, avevano inviato il 19 settembre una lettera all'amministratore delegato di Heartbeat International (organizzazione pro life americana che lavora in tutto il mondo), Jor-El Godsey, chiedendo risposte su come l'organizzazione utilizzi i dati che le donne forniscono ai loro centri. Nella lettera si insinua che Heartbeat International potrebbe usare i dati per prendere di mira le donne, accusando l'organizzazione di "attirare le persone incinte... verso le strutture affiliate utilizzando una serie di tattiche false e fuorvianti".
I Dem sono infastiditi dal fatto che negli ultimi cinque anni (2016-2020) i centri di aiuto per la gravidanza hanno salvato circa 828.131 vite e, solo nel 2019, hanno assistito quasi due milioni di persone. In difesa e per la protezione dei centri di aiuto alla vita, il parlamentare Repubblicano Chris Smith, con l'appoggio di 28 colleghi, della Conferenza episcopale statunitense, della Marcia per la Vita e di Susan B. Anthony Pro-Life America, sta promuovendo una legge federale. Strana coincidenza, la decisione del Dipartimento di Giustizia che ha spedito, il 23 settembre, una trentina di agenti Fbi e una squadra Swat (un'unità speciale di polizia, ndr) armata di tutto punto nell'abitazione di Mark Houck, fondatore e presidente di The King's Men, che è stato arrestato nella sua casa in Pennsylvania, davanti ai suoi bambini atterriti, per aver presumibilmente violato la Legge sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche, durante la sua attività di consulenza e preghiera davanti a una clinica abortista nel 2021.
Per altro verso, è emblematica la denuncia dell'amministratore delegato dei centri pro life CompassCare, perché la polizia dello Stato di New York starebbe nascondendo le prove degli atti vandalici subiti dai propri uffici e nascondendo i filmati delle telecamere che riprendevano i vandali.
Le parole dei Dem diventano pallottole e gli arresti e minacce ingiustificate di chiunque si opponga al verbo abortista si moltiplicano a dismisura, fino a trasformarsi in strumentalizzazione blasfema contro Gesù e i Vangeli. Due esempi di questa vergognosa regressione li hanno forniti il presidente Joe Biden e il governatore della California Gavin Newsom.
Il presidente degli USA, davanti al Comitato Nazionale Democratico, nel criticare la proposta di legge federale del senatore Repubblicano Lindsey Graham di vietare l'aborto oltre la quindicesima settimana, ha fatto intendere che la "sua" chiesa cattolica sia più permissiva di Graham, quando invece la Chiesa condanna sempre l'aborto procurato, qualificandolo come «delitto abominevole» (cfr. Gaudium et Spes, 51; Evangelium Vitae, 58).
Il governatore della California ha promosso degli annunci pubblicitari da affiggersi in alcuni degli Stati USA più restrittivi in fatto di aborto (Texas, Oklahoma, Mississippi, Indiana, Carolina del Sud, Dakota del Sud, Ohio), per attirare nel proprio Stato le donne in cerca di aborto. "Hai bisogno di abortire? La California è pronta ad aiutarti", recita il messaggio; in caratteri più piccoli, gli stessi annunci ricordano le parole di Gesù: "Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c'è comandamento più grande di questi. Marco 12:31". La dura reazione della Conferenza episcopale californiana non si è fatta attendere, ma quanto dovremo aspettare perché unanimemente l'intera Chiesa cattolica americana ponga fine a questa sporca e ipocrita strumentalizzazione?
Due buone notizie, per concludere.
La prima: la pubblicazione delle immagini e della ricerca scientifica internazionale sulla vitalità del feto in relazione all'alimentazione della madre, che azzera il falso mito del semplice "grumo di cellule".
La seconda: la falsificazione medica dell'ennesima accusa lanciata da Democratici e Planned Parenthood, secondo cui il battito cardiaco del feto sarebbe solo una "manipolazione"; invece, la letteratura scientifica conferma che il cuore umano è uno dei primi organi a formarsi e funzionare durante lo sviluppo dell'embrione.

Fonte: Provita & Famiglia, 27 settembre 2022

8 - OMELIA XXVII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 17,5-10)
Accresci in noi la fede!
Fonte Il settimanale di Padre Pio

Fede e umiltà. Con queste due parole possiamo riassumere il messaggio del Vangelo di oggi. La fede e l'umiltà, fervidamente unite, sono l'anima della testimonianza e dell'apostolato cristiano.
Soffermiamo la nostra attenzione su alcune frasi del testo. La prima frase è la preghiera che gli Apostoli rivolsero al Signore: "Accresci in noi la fede!" (Lc 17,6). Anche noi dobbiamo rivolgere di continuo questa supplica. La fede è un dono di Dio e noi, per crescere nella fede, dobbiamo umilmente pregare. Chiediamo questa fede sempre più grande, ogni volta che riceviamo la Comunione e ogni volta che ci rivolgiamo a Dio nella nostra preghiera personale.
La seconda frase è la seguente: "Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: sràdicati e vai a piantarti nel mare" (Lc 17,6). Il seme di senape è un seme molto piccolo, piccolo quanto una punta di spillo, mentre la pianta che ne deriva è piuttosto grande. Per quale ragione Gesù paragona la fede a un granello di senape, ovvero ad un piccolo seme? Perché la fede è seminata nel cuore dei cristiani e deve crescere sempre di più fino a giungere a perfetta maturazione, fino a realizzare nella nostra vita ciò che ci sembra impossibile. Questo piccolo seme della fede giungerà a perfetta maturazione nella misura della nostra preghiera.
Nel linguaggio biblico sradicare o trasportare le montagne significa realizzare ciò che appare impossibile, e tale linguaggio veniva applicato ai maestri, i quali riuscivano con la loro capacità a risolvere le difficoltà più ardue. Un uomo di ingegno acuto era detto uno "sradica-monti".
Anche noi dobbiamo avere una tale fede, una fede che ci fa superare tutte le difficoltà della vita. Chi ha fede non confida nelle proprie capacità, ma soprattutto nell'aiuto onnipotente di Dio. Tutto è possibile in Colui che ci dà forza. Animati da questa fede, tanti nostri fratelli e sorelle sono riusciti a compiere delle grandi opere per Dio e a superare difficoltà apparentemente insormontabili. Pensiamo alla beata Madre Teresa di Calcutta: con la sola ricchezza della sua fede e senza un soldo in tasca è riuscita ad abbracciare i poveri di tutto il mondo.
Il testo del Vangelo prosegue poi con una parabola, quella del servo che, appena tornato da lavoro, si mette a servire il suo padrone. Il padrone non si ritiene in dovere nei confronti del suo domestico. Così, al termine della parabola, Gesù dice: "Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17,10). Servire Dio, per il cristiano, è un onore; lavorando per la sua Gloria, noi facciamo solo il nostro dovere. Ci sono due parole sulle quali dobbiamo soffermarci: servi inutili. Cosa intendeva Gesù per servi inutili? Il termine inutile indica la povertà, la modestia, l'umile condizione dell'uomo. Ciò significa che non possiamo vantarci del bene che riusciamo a compiere. Il bene che facciamo è già un dono di Dio, perché da soli, con le sole nostre forze, non riusciremmo a fare nulla di buono.
Il Vangelo ci insegna, quindi, a ringraziare Dio per tutto quello che riusciamo a compiere di bene e ci insegna che nessuno di noi è indispensabile davanti a Dio. Dio si può servire di chiunque per realizzare i suoi progetti di misericordia. Se si serve di noi, ringraziamolo di cuore e cerchiamo di fare del nostro meglio.
Si racconta che santa Bernardetta Soubirous si paragonava a una vecchia scopa che, una volta adoperata, la si mette in un angolo. La Madonna si era servita di lei affidandole un compito ben preciso. Finite però le Apparizioni, si era messa nell'ombra, felice di essere dimenticata da tutti.
Questa è l'umiltà che rapisce il Cuore di Dio! Consideriamoci anche noi servi inutili, senza pretendere alcun riconoscimento, allora andremo molto in alto.

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

Stampa ArticoloStampa


BastaBugie è una selezione di articoli per difendersi dalle bugie della cultura dominante: televisioni, giornali, internet, scuola, ecc. Non dipendiamo da partiti politici, né da lobby di potere. Soltanto vogliamo pensare con la nostra testa, senza paraocchi e senza pregiudizi! I titoli di tutti gli articoli sono redazionali, cioè ideati dalla redazione di BastaBugie per rendere più semplice e immediata la comprensione dell'argomento trattato. Possono essere copiati, ma è necessario citare BastaBugie come fonte. Il materiale che si trova in questo sito è pubblicato senza fini di lucro e a solo scopo di studio, commento didattico e ricerca. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse.