BastaBugie n�807 del 08 febbraio 2023

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1 A SANREMO 2023 SARA' BENEDETTO L'INFERNO?
Lo sconosciuto Manuel Rocati, in arte Rosa Chemical, canterà il sesso indeterminato e l'amore poligamo (del resto ha già cantato con Gianna Nannini la canzone ''Benedetto l'inferno'': un inno al sesso e al demonio)
Autore: Roberto de Mattei - Fonte: Radio Roma Libera
2 PERCHE' L'UNIONE EUROPEA VUOLE CONVINCERCI A MANGIARE GLI INSETTI?
Salvare l'ambiente e combattere la fame nel mondo sono solo fumo negli occhi perché la realtà è che la rottura di un tabù (vedi finestra di Overton) confonde il bene con il male e rovescia le norme morali
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
3 COLLATERAL BEAUTY, IL MEDIOCRE FILM DI WILL SMITH SULL'AMORE, IL TEMPO E LA MORTE
Si riflette sul fatto che desideriamo l'amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte, ma poi la trama esclude Dio rendendo le risposte insufficienti ai perché fondamentali dell'uomo
Fonte: Film Garantiti
4 GUERRA E PANDEMIA, DUE SANTI HANNO QUALCOSA DA DIRCI
San Riccardo Pampuri si ritrovò nelle trincee della Prima Guerra Mondiale e fu premiato per l'eroismo con una medaglia al valore; San Giuseppe Moscati in assenza di antibiotici non temeva di andare di persona dai malati
Autore: Rino Cammilleri - Fonte: Blog di Nicola Porro
5 LA TAVOLA ROTONDA SULL'OMOSESSUALITA' CHE ASSOMIGLIA A UN FRULLATO MISTO CHE CONFONDE LE IDEE
Dichiarare l'omosessualità intrinsecamente disordinata è una posizione fondata sulla Sacra Scrittura, non un'interpretazione conservatrice e tradizionalista superabile in nome della non discriminazione
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera
6 ASSOLTO IL VOLONTARIO PROVITA ARRESTATO DA AGENTI DELL'FBI ARMATI
Rischiava 11 anni di carcere e 350.000 dollari di multa per aver pregato davanti a un centro per gli aborti: un processo assurdo, nato dalla persecuzione politica da parte dei Democratici
Autore: Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
7 OMELIA VI DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 5,17-37)
Avete inteso che fu detto agli antichi...
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - A SANREMO 2023 SARA' BENEDETTO L'INFERNO?
Lo sconosciuto Manuel Rocati, in arte Rosa Chemical, canterà il sesso indeterminato e l'amore poligamo (del resto ha già cantato con Gianna Nannini la canzone ''Benedetto l'inferno'': un inno al sesso e al demonio)
Autore: Roberto de Mattei - Fonte: Radio Roma Libera, 4 febbraio 2023

L'idea di fondo del gender consiste nel negare l'esistenza di una natura umana e di leggi morali che da questa natura umana discendono. Uomini e donne, secondo la teoria del gender non si nasce, ma si diventa. L'idea di natura, che rimanda all'idea di un Dio creatore, è sostituita dall'idea di cultura e l'uomo si sostituisce a Dio come padrone della cultura e della natura. Le conseguenze sono devastanti. "In un mondo senza legge naturale - diceva Palmaro - la normalità non esiste più, le condotte contro natura non esistono più, il peccato non esiste più".
Dieci anni fa la teoria del Gender sembrava un'elucubrazione intellettuale di menti distorte, destinata a infrangersi contro il buon senso dell'uomo della strada, ma oggi la Rivoluzione culturale è talmente avanzata da pervadere l'intera società. Chiunque abbia figli o nipoti, di otto, nove, dieci anni, è destinato a subire prima o poi domande del tipo: "Che cosa significa essere bisessuale?" Perché di questo parlano i compagni di scuola e alcuni maestri, suggerendo ai bambini di scegliere il genere a cui vogliono appartenere, maschile o femminile che sia, sulla base dei propri "sentimenti".

BENEDETTO L'INFERNO
Ma oggi l'ideologia del gender ha superato le categorie binarie di maschio e di femmina, che vengono sostituite da quella di gender fluid, di sessualità fluida o liquida. Gender fluid significa che si può essere, di momento in momento, a seconda delle situazioni, maschi, femmine o qualsiasi altra cosa, piegando la natura ai propri impulsi e desideri. Se si sceglie di essere maschi o femmine si sceglie un'identità definita, mentre il gender fluid è il regno del caos e dell'indeterminazione, che a ben riflettere è l'anticamera dell'inferno.
La fluidità sessuale è sempre più presente nella moda, nella pubblicità e nel mondo dello spettacolo, al punto che un oscuro cantante, Manuel Franco Rocati, in arte "Rosa Chemical," ha annunciato che porterà al Festival di Sanremo il gender fluid, il sesso indeterminato e l'amore poligamo, in una sua canzone dal titolo Made in Italy.
Il Festival di Sanremo è il più famoso spettacolo di intrattenimento italiano, trasmesso dalla televisione pubblica in prima serata. Dunque, se la notizia sarò confermata, la sessualità fluida entrerà in tutte le case italiane, come qualcosa di assolutamente normale. Come non vedere in tutto questo un'opera diabolica?
L'autore del messaggio gender fluid di Sanremo, Rosa Chemical ha prodotto nel 2022, assieme alla cantante Gianna Nannini un brano musicale dal titolo Benedetto l'inferno, che è un vero e proprio inno al sesso e al demonio.
Benedetto l'inferno: basta il titolo, senza bisogno di ascoltare le orribili strofe: benedetto il luogo di tutti gli orrori, di tutte le sofferenze, di tutti i supplizi, destinato per l'eternità a chi si rivolta contro Dio e contro la sua legge. Questo è il messaggio che diffonde Rosa Chemical, il cantante gender fluid di Sanremo a cui i mass media già dedicano tutta la loro attenzione.

UNA SCELTA DRAMMATICA
La nostra vita sulla terra ci pone di fronte a una scelta drammatica: il paradiso o l'inferno: la felicità eterna o l'eterna dannazione. A seconda della nostra scelta saremo giudicati e la sentenza, una volta pronunciata, sarà inappellabile. Esiste un giudizio di Dio, esiste l'eternità, esiste l'inferno, che è il luogo dei tormenti eterni, dell'infelicità senza fine. Solo il demonio può benedire l'inferno e se un uomo o una donna ripetono questa bestemmia, miserabile sarà il loro destino, quando si vedranno nelle mani di Lucifero, abbandonati non solo dagli uomini, ma dalla Regina degli angeli e da Dio, Padre di ogni misericordia.
A che cosa servirà il successo di Sanremo quando con la morte tutto sarà ridotto in cenere e si aprirà l'abisso dell'eternità? Eternità beata per chi ha rispettato la legge divina e naturale, ma eternità di tormenti per chi ha benedetto l'inferno e la sessualità fluida. All'esibizione blasfema dei cantori del gender fluid e dell'inferno, opponiamo in ginocchio la preghiera che nel 1917 la Madonna ha insegnato a Fatima ai tre pastorelli: "Gesù mio, perdonateci le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno e portate in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia".
Ma per chi sfida Dio e la sua legge, suona presto, in vita o in morte, l'ora della Giustizia, non quella della Misericordia.

Nota di BastaBugie: Giuliano Guzzo nell'articolo seguente dal titolo "Verso Sanremo. Ecco chi è Rosa Chemical, il testimonial dell'agenda gender fluid" riporta alcune frasi raccapriccianti del sedicente "artista" sanremese.
Ecco l'articolo pubblicato su Provita & Famiglia il 6 febbraio 2023:

Il Festival di Sanremo inizia domani, ma c'è una polemica che lo ha già preceduto. È quella innescata da Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, cantante che si esibirà all'Ariston il cui look ricorda molto quello di Achille Lauro e che ha pensato bene di annunciarsi, nei giorni scorsi, rilasciando una intervista a Vanity Fair nel corso della quale ha esposto la sua concezione degli affetti e delle relazioni; da viversi senza limiti né vincoli. E c'è da chiedergli dato che, specifica la giornalista che l'ha intervistato, «su OnlyFans, un sito di intrattenimento per adulti [...] Rosa Chemical fa contenuti porno».
Con simili premesse non stupirà sapere che secondo Rosa - questo il nome in cui più egli si identifica («i miei amici mi chiamano Manu, ma io sono Rosa, mi piace, ormai è parte di me») - bisogna smetterla di immaginare una unione come solo tra due persone. «Ma se vi dicessi che si può amare più persone contemporaneamente?», si è chiesto parlando appunto con Vanity Fair e subito aggiungendo che quelle degli "amori multipli" «sono possibilità che io stesso vivo. Ho una fidanzata, è una relazione aperta. Se non la vedo per due giorni è possibile che io abbia fatto sesso con altre quattro persone. E lei lo sa e fa lo stesso. Oggi, nel 2023, come posso essere il meglio per la persona che ho davanti? Non sono così egoista».
Questa piccola apologia dell'«amore libero» non è tutto. Rosa Chemical ha in serbo per i telespettatori dell'evento anche un inno al gender fluid, scritto nero su bianco nel testo del suo brano, Made in Italy, che contiene, appunto, passaggi assai espliciti rispetto sia agli "amori multipli" sia al potersi sentire "sentire di sesso diverso", in barba ai dettami morali cristiani: «Sono perverso e non mi giudichi/Se metterò il rossetto in ufficio lunedì/Da due passiamo a tre/Più siamo e meglio è [...] Sono un bravo cristiano/Ma non sono cristiano». [...]
Chissà che ne pensa di tutto questo il buon Amadeus. Lo scorso anno, si ricorderà, ebbe a dichiarare - «da cattolico» - di non sentirsi turbato dalle performance al limite del blasfemo di Achille Lauro. Beato lui, e chissà che anche a breve non debba prodursi in nuove minimizzazioni di esibizioni che, prima che di sensibilità etiche o religiose, si fanno beffe del buon gusto, questo sconosciuto.

DOSSIER "FESTIVAL DI SANREMO"
Le edizioni dal 2009 ad oggi

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Fonte: Radio Roma Libera, 4 febbraio 2023

2 - PERCHE' L'UNIONE EUROPEA VUOLE CONVINCERCI A MANGIARE GLI INSETTI?
Salvare l'ambiente e combattere la fame nel mondo sono solo fumo negli occhi perché la realtà è che la rottura di un tabù (vedi finestra di Overton) confonde il bene con il male e rovescia le norme morali
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20 gennaio 2023

L'Unione Europea, questa volta, ci chiede di mangiare insetti. Una dopo l'altra, sta autorizzando la commercializzazione di varie specie di insetti per l'alimentazione dei cittadini del vecchio continente. Ovviamente, i media nazionali sono stati attivati e non fanno che parlare di questo, coinvolgendo chef stellati, «scienziati» e diversi testimonial: i cittadini europei devono considerare normale (anzi: «figo») mangiare insetti; retrogrado l'essere scettici o, addirittura contrari a questa pratica. All'unisono, ad esempio, diverse testate hanno cominciato a propalare l'idea che «Già mangiamo insetti senza saperlo», quindi... che problema c'è? Ed ecco aperta una nuova "finestra di Overton".
Ma perché dovremmo «cambiare il nostro stile di vita» (cosa che, abbiam giurato, non avremmo fatto nemmeno sotto attacco dei kamikaze islamici) e mangiare qualcosa che non rientra nelle nostre abitudini alimentari, suscita un certo ribrezzo e più di qualche dubbio sulla salubrità? La spiegazione ufficiale è questa: «I sistemi alimentari non possono essere resilienti a crisi come la pandemia di COVID-19 se non sono sostenibili. Dobbiamo riprogettare i nostri sistemi alimentari che oggi rappresentano quasi un terzo delle emissioni globali di gas serra, consumano grandi quantità di risorse naturali, comportano la perdita di biodiversità e impatti negativi sulla salute (dovuti sia alla sottonutrizione che alla sovranutrizione) e non consentono ritorni economici e mezzi di sussistenza equi per tutti gli attori, in particolare per i produttori primari».

SALVARE L'AMBIENTE E COMBATTERE LA FAME NEL MONDO?
Ovviamente, serve a salvare l'ambiente. Qualcuno sosteneva che mangiare insetti servisse a combattere la fame nel mondo. Qualcuno, un po' più malizioso, sostiene che sia un modo che l'élite ha escogitato per marcare la differenza di status: il popolo, gli «inutili mangiatori», come ci ha definiti l'intellettuale Yuval Noah Harari, mangino insetti; i vip, impegnati a salvare il mondo, si sostentino con cibi raffinati e succulenti. Sarebbe, per farla breve, un modo per umiliare chi non appartiene all'élite.
Devo dire, francamente, che nessuna di queste spiegazioni mi convince. C'è, piuttosto, un'altra spiegazione che mi ronza nella testa. L'idea è questa: promuovere l'alimentazione insettivora per infrangere un tabù (alimentare e culturale). Questo è l'obiettivo dell'arte moderna: infrangere tabù estetici e culturali. Ad esempio, nel 2014 i curatori della mostra milanese intitolata Reality Hacking, che hanno commentato la decisione di esporre una «scultura» (un fallo di legno alto quattro metri e pesante una tonnellata) dello svizzero Peter Regli con queste parole: «[...] queste azioni combinano abilità tecnica, intuizione e intelligenza critica per scardinare la percezione di un sistema specifico, di un ordine visivo e concettuale precostituito». Ancora: nell'ottobre dello stesso anno, in piazza Vendome a Parigi, è stata esposta un'opera dello scultore Paul McCarthy: un gigantesco albero di Natale/sex-toy. Alle polemiche che l'oggetto ha suscitato, la Direttrice Artistica della Fiera d'Arte Contemporanea Jennifer Flay, che ha organizzato l'installazione, ha risposto con queste parole: «È chiaro che quest'opera è controversa, che gioca sull'ambiguità tra un albero di Natale e un sex toy: non è una sorpresa né un segreto. Ma non c'è alcuna offesa al pubblico ed è abbastanza ambigua per non sconcertare i minori. Del resto ho ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dalla Prefettura, al municipio, fino al ministero della Cultura. A cosa serve l'arte se non per scuotere, porre delle domande, evidenziare le falle di una società?» (cfr. Roberto Marchesini, La Rivoluzione nell'arte, D'Ettoris, Crotone 2016). Credo che lo stesso shock, lo stesso scardinamento, scuotimento morale e culturale sia l'obiettivo della pensata UE.

L'ERESIA DELLO GNOSTICISMO
Perché? È presto detto: gnosi. Secondo lo studioso Robert Grant, la gnosi nacque tra il popolo ebreo dopo la distruzione del tempio: "I servizi del tempio erano finiti; che dovevano fare i sacerdoti e i leviti? Col tempio distrutto, come potevano i pii farisei continuare ad ubbidire alla legge di Mosè? Col fallimento della visione apocalittica, come poteva questa essere conservata dagli esseni o dagli zeloti? La legge e i profeti rimanevano, ma come potevano ormai essere interpretati?"
Gli antichi miti, con i quali gli ebrei erano entrati in contatto nei secoli precedenti e dei quali si era mantenuta la memoria, fornirono una sconvolgente spiegazione: Yahweh non era un dio buono, che proteggeva e tutelava gli ebrei come figli prediletti. Egli era piuttosto un dio malvagio, ingannatore (il demiurgo platonico), che li aveva abbandonati in mano agli invasori dopo averli lusingati con vane promesse. Se la legge divina era un inganno, essa poteva essere infranta senza peccato da chi era «illuminato» dalla conoscenza di questi misteriosi segreti. Anzi: la legge doveva essere infranta, perché era la legge di un dio malvagio e bugiardo. Ciò che è bene è in realtà male, e viceversa. Tutto deve essere rovesciato, valori e norme morali comprese. Attraverso il peccato, l'infrazione di tabù, ci si purifica.
Per qualche secolo, la gnosi restò un fenomeno carsico, emergendo qua e là (specialmente in Europa centrale) sotto forma di movimenti ereticali ebraici (Shabbatai Zevi e Jakob Frank) o cristiani (Catari); emergendo definitivamente nel XVI secolo per imporsi, lentamente, come filosofia dominante. Ora assistiamo al suo trionfo. La chiamiamo «modernità».
Che aggiungere? Buon appetito!

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20 gennaio 2023

3 - COLLATERAL BEAUTY, IL MEDIOCRE FILM DI WILL SMITH SULL'AMORE, IL TEMPO E LA MORTE
Si riflette sul fatto che desideriamo l'amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte, ma poi la trama esclude Dio rendendo le risposte insufficienti ai perché fondamentali dell'uomo
Fonte Film Garantiti

Il dirigente pubblicitario Howard Inlet è ridotto ad uno stato clinicamente depresso, borderline, solitario e con tendenze suicide dopo la morte tragica della sua giovane figlia. I suoi amici e partner commerciali Whit Yardshaw, Claire Wilson e Simon Scott, che lui ha allontanato, temono per la sua salute mentale così come per il futuro della loro azienda, dato che il comportamento irregolare di Howard è costato loro numerosi mancati profitti e li ha lasciati sull'orlo del fallimento. L'unico modo che hanno per uscire da questa situazione è vendere l'azienda. A questo scopo i tre amici assumono un investigatore privato, Sally Price, per acquisire la prova che Howard sia inadatto a gestire la società, l'unico modo per poter vendere, essendo lui socio di maggioranza e contrario alla vendita.
Sally intercetta delle lettere che Howard ha diretto ai concetti astratti di "Amore", "Tempo" e "Morte". Whit, Claire e Simon assumono un trio di attori - Aimee, Raffi e Brigitte - che incontreranno Howard impersonando "Amore", "Tempo" e "Morte", rispondendo alle sue lettere. Sally registrerà un video di questi incontri e poi cancellerà digitalmente le sagome di Aimee, Raffi e Brigitte per far apparire Howard mentalmente squilibrato, permettendo ai soci di vendere la società. In preparazione per il loro ruolo, Aimee, Raffi e Brigitte trascorrono del tempo con Whit, Claire e Simon, che stanno attraversando problemi personali nella propria vita: Whit sta lottando per ristabilire il contatto con la figlia Allison Yardshaw, che lo incolpa del divorzio con la madre; Claire è alla ricerca di donatori di sperma per concepire un bambino dopo aver trascurato la sua vita privata per anni; Simon sta combattendo il cancro in segreto, già presentatosi in passato, senza rivelarlo alla moglie che ha appena partorito un figlio. Oltre a lavorare per loro, i tre attori daranno loro consigli e li spingeranno a risolvere le loro situazioni di vita.
Il film mira molto in alto: trovare un senso - assolutamente laico, senza l'intromissione di nessun elemento religioso - al più grande interrogativo dell'uomo, la morte, prendendo come punto di riferimento tra l'altro la fine più ingiusta e crudele, quella di una bambina. Purtroppo la "bellezza collaterale" del titolo è appena accennata e risulta una magra consolazione per una tragedia del genere.
Rimane, oltre a un colpo di scena finale che almeno rimanda, dopo tante chiacchiere, alla concretezza di una compagnia umana, la portata disumana di una tragedia davanti a cui l'uomo anche brillante e intelligente come il protagonista rimane schiacciato e senza voce.
Da questo punto di vista, proprio per la sua inadeguatezza di trovare il bandolo della matassa, di trovare insomma un senso al dolore che non sia una mera giustificazione psicologica, Collateral Beauty mostra, pur senza volerlo, l'inadeguatezza di una posizione non religiosa di fronte alla domanda della vita e della morte e del senso del nostro essere. Non c'è una risposta, non c'è un senso sembra balbettare senza però troppa convinzione Frankel: l'unica consolazione davanti alla morte (che non a caso nel film ha sempre l'ultima parola) è farsi forza, stare vicini.
Se nel cristianesimo il fedele si rivolge a Dio, accettando e praticando i suoi insegnamenti, in questo film le parti si sono invertite: tutto dev'essere orientato al servizio dell'uomo, che ha potenzialità infinite e deve solo comprendere il modo giusto di porsi in armonia con un cosmo impersonale e non meglio identificato. Ecco quindi i discorsi sulla bellezza collaterale che scaturisce da ogni evento, anche dalla morte, il considerare il tempo come un bene prezioso da impiegare e l'amore come una forza che tutto pervade.

Nota di BastaBugie: per vedere quattro clip del film con l'inizio del film e gli incontri con la morte, il tempo e l'amore, clicca qui e poi vai in fondo alla pagina.

Fonte: Film Garantiti

4 - GUERRA E PANDEMIA, DUE SANTI HANNO QUALCOSA DA DIRCI
San Riccardo Pampuri si ritrovò nelle trincee della Prima Guerra Mondiale e fu premiato per l'eroismo con una medaglia al valore; San Giuseppe Moscati in assenza di antibiotici non temeva di andare di persona dai malati
Autore: Rino Cammilleri - Fonte: Blog di Nicola Porro, 19 novembre 2022

Le milanesi edizioni Ares inaugurano una collana di biografie di santi (mi sia consentito il calembour) interes-santi sia perché moderni (di loro, infatti, non abbiamo il classico «santino» ma una foto vera e propria), sia perché i primi due editi sono medici. E con qualcosa da dire anche a noi contemporanei, visto che uno si ritrovò in tempo di guerra e l'altro di epidemia.
Il primo è mio, Riccardo Pampuri (con prefazione di don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione). La Chiesa cattolica si distingue da quelle protestanti anche per il culto dei santi, che essa propone ai credenti come intercessori e come esempi. Ebbene, ecco un esempio di Pampuri: si ritrovò nelle trincee della Grande Guerra, l'«inutile macello» (definizione di papa Benedetto XV) con cui l'Italia pagò con 600mila morti e uno sproposito di mutilati due sole città, Trento e Trieste, che l'imperatore d'Austria, Carlo I (beatificato) le aveva invano offerto gratis in cambio della neutralità.
I cattolici erano stati contrari all'interventismo, ma poi fecero il loro dovere di cittadini. Pampuri, dileggiato perché cattolico dai colleghi rodomonti in divisa, all'ora di Caporetto si ritrovò solo. I rodomonti erano tutti scappati, abbandonando un intero ospedale da campo. Lui, da solo, sotto le cannonate e la pioggia battente, caricò tutto il materiale su un carro tirato da un bue e lo portò in salvo. Ventiquattro ore alla velocità di un bue e sotto il temporale: ci si prese la pleurite che doveva poi spacciarlo poco più che trentenne. E una medaglia al valore, alla cui prebenda rinunciò in favore di altri più bisognosi. Lui aveva pensato ai commilitoni cui segavano gambe braccia senza morfina; i rodomonti, alle spacconate dannunziane.
A questo proposito, caviamoci un sassolino: StrisciaLaNotizia ha beccato il mezzobusto che diceva «ics mas» a proposito della X Mas. Due volte, proprio convinto. E meno male che non sapeva nemmeno l'inglese, sennò avrebbe detto «ChristMas». Un suo collega, sempre notiziario tivù, ha scritto «danzatrici balesi» anziché «balinesi». Ma li si mandi a declamare veline sul fronte ucraino.
E veniamo al secondo santo, Giuseppe Moscati, medico di Napoli che molti conoscono anche per lo sceneggiato con Beppe Fiorello detto «semprelui». La biografia è per giunta scritta da un medico, Paolo Gulisano. Ebbene, Moscati, primario a Napoli, nel 1911 dovette affrontare un'epidemia di colera. Vibrio cholerae, venuto (anch'esso!) dalla Cina sulle navi dell'impero britannico.
Parentesi: da piccolo ho avuto l'Asiatica, nomen omen. E ogni anno l'«influenza» viene da lì. Come ho scritto su questo blog, è dalla «peste antonina», inizio del declino romano, che tutto viene da lì. Xi ha forme di controllo inaudite ma a bonificare i potenziali focolai non ci pensa nemmeno.
Gulisano ci informa che il colera generò ben sette pandemie, che colpirono duro Napoli e la Sicilia «liberate» dai Savoia. Moscati, in assenza di antibiotici, ottenne che almeno le condizioni igieniche venissero migliorate: fogne, nuove case più salubri, piazze aperte al posto dei vicoli e dei tuguri. Ma soprattutto, non temeva di andare personalmente dai malati. Gulisano, medico, fa giustamente osservare che se è compito di un pompiere andare nelle fiamme, un medico non può nascondersi dietro computer e certificati e protocolli. Ma Moscati faceva anche di più: nel suo studio teneva un vaso con dei soldi, sul quale aveva scritto «Chi può, metta; chi ha bisogno, prenda».
A Grande Guerra finita, ecco la terrificante Spagnola, che non veniva dalla Spagna ma la Spagna, tra le poche nazioni neutrali, fu la sola a parlarne sulla sua stampa, essendo gli altri media sottoposti a censura di guerra. La portarono gli americani, che forse l'avevano presa dalla loro WestCoast. Ma, anche qui, reticenze belliche. Be', il resto leggetevelo, val la pena.

Nota di BastaBugie: per acquistare i libri sui due santi di cui parla l'articolo, clicca nel link relativo.
San Riccardo Pampuri di Rino Cammilleri, 288 pagine, € 17,10, clicca qui!
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Fonte: Blog di Nicola Porro, 19 novembre 2022

5 - LA TAVOLA ROTONDA SULL'OMOSESSUALITA' CHE ASSOMIGLIA A UN FRULLATO MISTO CHE CONFONDE LE IDEE
Dichiarare l'omosessualità intrinsecamente disordinata è una posizione fondata sulla Sacra Scrittura, non un'interpretazione conservatrice e tradizionalista superabile in nome della non discriminazione
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera, 16 gennaio 2023

Si è svolta lo scorso 13 gennaio presso sala Voltini del Centro Culturale Cappuccini di Argenta una tavola rotonda sul tema «Dialogo: un ponte che unisce - È possibile un dialogo fra religioni e omosessualità?», patrocinato dal Comune. Tra i relatori, erano presenti il presidente Arcigay di Ferrara, Manuela Macario, il coordinatore del centro culturale islamico, Hassan Samid, e don Alessio Grossi, psicanalista e referente del Consultorio diocesano, parroco della chiesa di San Giacomo apostolo a Ferrara, inviato all'evento dall'arcivescovo, mons. Giancarlo Perego, a nome del quale ha ripetutamente dichiarato di parlare.
Il che complica un po' le cose, specialmente in alcuni passaggi particolarmente critici dell'intervento di don Grossi. Ad esempio, laddove affronta quella che lui definisce, all'interno della Chiesa, «la posizione forse più conosciuta, quella più conservatrice, tradizionalista», come se, all'interno del Corpo Mistico di Cristo, vi fosse spazio in merito per l'opinione e non vi fosse invece già una dottrina unica ben codificata e consolidata, valida per tutti. Ebbene, il relatore ha specificato come, a suo avviso, tale «posizione» veda «non tanto nell'omosessualità quanto negli atti omosessuali un qualcosa contro natura», ma sbaglia nel bollarla come «ideologico-religiosa», fonte di «discriminazione» e tale da provocare «sofferenza in tante persone, in tante comunità, in tante famiglie». È vero proprio il contrario. Innanzi tutto, come precisa il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2357 è una posizione fondata «sulla Sacra Scrittura» e non è il frutto di un'ideologia, di alcun tipo. Inoltre, a differenza di quanto da lui dichiarato, anche le «tendenze omosessuali» vengono definite, in sé considerate, come un'«inclinazione oggettivamente disordinata» (Catechismo, n. 2358), benché certamente più gravi siano «gli atti di omosessualità» in quanto «intrinsecamente disordinati», «contrari alla legge naturale» ed, in quanto tali, certamente non da assecondare, né da "coccolare". In questo senso, parlare - come fa don Grossi - di «carisma omosessuale» è veramente fuorviante, oggettivamente infondato e tendenzialmente scorretto, dando per scontato che don Grossi il Catechismo lo conosca.

LA CHIESA CATTOLICA PRESENTA POSIZIONI MOLTO DIVERSE? NON È VERO!
Massimo rispetto e massima comprensione per la persona in quanto tale, come è sempre stato e come la Chiesa ha sempre fatto, persona da accogliersi «con rispetto, compassione, delicatezza», evitando «ogni marchio di ingiusta discriminazione», ma anche indicando con chiarezza la strada da percorrere, perché si possa essere e ci si possa dire davvero cattolici: «Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita e, se sono cristiane, ad unire al sacrificio della Croce del Signore le difficoltà, che possono incontrare in conseguenza della loro condizione».
Già da qui appare allora infondata l'entusiastica uscita ad effetto di don Grossi all'inizio del proprio intervento: «La Chiesa Cattolica presenta posizioni molto diverse, a volte anche contrastanti». Non è vero: in quanto Chiesa, di posizione ce n'è una molto chiara, molto definitoria ed è quella contenuta nei due articoli del Catechismo citati, validi e vincolanti per tutti. Che poi i singoli fedeli possano avere le proprie idee, giuste o sbagliate che siano, è fatto che in sé non tocca la dottrina cattolica, che viceversa è unica.
Don Grossi definisce poi sbrigativamente «follie» le «terapie riparative», ma anche qui è bene capire di che cosa si stia parlando. Il percorso di cambiamento in genere proposto, in realtà, non consiste nell'estirpare, sopprimere o negare l'orientamento sessuale indesiderato, bensì in un processo di maturazione globale della personalità, in una migliore conoscenza ed accettazione dei propri limiti e delle proprie possibilità, in una vita di relazione più piena e non più dominata dalla paura e dalla vergogna. L'approccio clinico, quindi, può aiutare persone con - come si dice - un'«identità di genere» ferita, indipendentemente dal fatto che questo problema si manifesti con un'attrazione omosessuale o con un altro tipo di sintomo, come evidenziano vari tipi di approcci sviluppatisi soprattutto negli ultimi decenni.

UNA MANO TESA, NON UN OSTACOLO
In ciò non vi è nulla di "folle", nulla di strano, nulla di scandaloso, anzi rappresenta un valido aiuto proprio per elaborare quella capacità di relazione matura e quel riconoscimento di un'alterità, che lo stesso don Grossi auspica per le persone omosessuali. Una mano tesa, dunque, non un ostacolo. Così, quando il Catechismo spiega come la loro «inclinazione» costituisca «per la maggior parte di loro una prova» (n. 2358) non si tratta di gettare la croce addosso a nessuno, bensì di sollecitare una presa di coscienza ed un'assunzione di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, che fa crescere, che fa maturare, che migliora, non qualcosa di cui la Chiesa debba quindi «chiedere perdono», come don Grossi ha azzardato, specificando di accompagnare «in un cammino di fede anche alcune coppie, sia di uomini che di donne». Ora, se con ciò si riferisce a coppie omosessuali, di fatto don Grossi sta ripensando una morale slegata dalla dottrina. Il che, evidentemente, specie parlando da sacerdote e da inviato del suo Arcivescovo, non va bene. A maggior ragione quando giunga ad affermazioni, che suonano più come uno slogan che come una riflessione oggettiva, quale: «Anche le persone omosessuali sono capaci di generatività». Ecco, qui proprio non ci siamo, qui si va oltre, anzi contro il dato di fatto, il dato esperienziale. Di quale "generatività" si sta parlando? Lo stesso Catechismo chiarisce come le relazioni omosessuali precludano «all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati» (n. 2357). Ma - osserva don Grossi - «quante coppie anche eterosessuali non hanno figli ma possono vivere una dimensione generativa?». La realtà però è molto diversa. Ogni bambino ha bisogno di due figure sessualmente complementari ossia di un papà e di una mamma o comunque di due persone di riferimento di sesso diverso. A chi sostenga il contrario ha già risposto l'American College of Pediatricians, che, in una lettera inviata alla rivista Pediatrics, ha contestato le affermazioni a favore dell'omogenitorialità: «Troviamo questa posizione insostenibile - ha dichiarato - e, se attuata, gravemente dannosa per i bambini e la famiglia. Siamo contrari a questa posizione a causa dell'assenza di prove scientifiche a suo sostegno e delle potenziali conseguenze negative sui bambini. Concedere lo status di matrimonio legale alle unioni omosessuali sarebbe un tragico errore di calcolo, che porterebbe danni irreparabili alla società, alla famiglia e ai bambini». In realtà, salvo rare eccezioni, la ricerca finora condotta sull'omogenitorialità è di pessima qualità, segnata da un pressapochismo che pare spesso intenzionale e funzionale, nonché viziata da letture ideologiche dagli esiti scontati, preconfezionati e non obiettivi. In merito esiste tutta un'antologia di esempi, che sarebbe interessante citare, ma che rischierebbero di condurre troppo lontano rispetto agli spazi consentiti ad un articolo.

CHE COSA È L'UOMO?
Infine, don Grossi ha fatto riferimento, durante il suo intervento, a due punti di un documento dal titolo Che cosa è l'uomo? Un itinerario di antropologia biblica, elaborato dalla Pontificia Commissione Biblica. Il primo punto si trova al n. 185, laddove si legge: «La Bibbia non parla dell'inclinazione erotica verso una persona dello stesso sesso, ma solo degli atti omosessuali»; ed ancora al n. 188 è scritto: «Non troviamo nelle tradizioni narrative della Bibbia indicazioni concernenti pratiche omosessuali né come comportamenti da biasimare, né come atteggiamenti tollerati o accolti con favore».
Ma è proprio così? Vediamo un po'...
Levitico 18, 22: «Non giacerai con un maschio come si fa con una donna, è una cosa abominevole».
Lettera ai Romani 1, 26-27: «Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in sé stessi la punizione, che s'addiceva al loro traviamento».
1° lettera ai corinzi 6, 9-10: «Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio».
L'elenco potrebbe continuare. Si tratta comunque di testi molto chiari e per niente vaghi o "possibilisti", come parrebbe sostenere il documento della Pontificia Commissione Biblica, piaccia o non piaccia a don Grossi, per il quale la Sacra Scrittura biasimerebbe solo gli atti sessuali «violenti». Si è visto come, in realtà, non sia così, sul banco degli imputati vi sono gli atti omosessuali in quanto tali.
Allora, approcciare questioni delicate e complesse come queste non deve compiacere le platee, raccogliere facili consensi, né strappare immediati applausi. Deve, invece, approfondire quelle verità già presenti nel testo sacro e, più in generale, nella dottrina e nella tradizione della Chiesa, aiutando chi si trovi nel bisogno piuttosto che aiutarlo a perdersi. Verità, che non sono dunque da inventare. Verità alle quali il fedele cattolico, più saggiamente, deve piuttosto conformarsi. Ed obbedire.

Fonte: Radio Roma Libera, 16 gennaio 2023

6 - ASSOLTO IL VOLONTARIO PROVITA ARRESTATO DA AGENTI DELL'FBI ARMATI
Rischiava 11 anni di carcere e 350.000 dollari di multa per aver pregato davanti a un centro per gli aborti: un processo assurdo, nato dalla persecuzione politica da parte dei Democratici
Autore: Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 31 gennaio 2023

Alla fine, Mark Houck e la sua famiglia hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, tra abbracci e pianti liberatori. Dopo cinque giorni di processo, che hanno fatto seguito all'incubo del raid mattutino di una ventina di agenti dell'Fbi che lo scorso 23 settembre avevano circondato e fatto irruzione a casa Houck, l'attivista pro vita di 48 anni - padre di sette figli - è stato giudicato non colpevole dalla giuria di una corte distrettuale della Pennsylvania. Su di lui pendeva una duplice accusa federale che gli poteva costare, in caso di condanna, fino a 11 anni di carcere e 350.000 dollari di multa.
Un processo grottesco, nato da un paio di spintoni che Houck aveva dato - il 13 ottobre 2021 - a un accompagnatore di una clinica per aborti di Planned Parenthood a Filadelfia, l'oggi settantatreenne Bruce Love, dopo che quest'ultimo aveva ripetutamente provocato sia Houck che uno dei suoi figli, allora dodicenne, avvicinandosi in modo molesto al bambino e dicendogli parole offensive sul padre. In conseguenza di uno degli spintoni, avvenuti nello stesso giorno in due alterchi distinti, Love era caduto a terra, ricevendo poi assistenza medica ma senza riportare ferite gravi.

LEGGE SULLA LIBERTÀ DI ACCESSO AGLI INGRESSI DELLE CLINICHE
Il processo intentato a Houck è nato dalla strumentale decisione del Dipartimento di Giustizia (Doj) di considerare i suddetti alterchi alla stregua di violazioni della «Legge sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche» (Face Act), secondo cui è un reato federale tentare di impedire con l'uso della forza l'accesso a una clinica per aborti o a un centro per la gravidanza. Houck, quel 13 ottobre di due anni fa, si era recato, come d'abitudine ogni mercoledì, nei pressi della clinica di Planned Parenthood per pregare ed eventualmente dialogare con le donne in cerca di consigli. I fatti relativi ai litigi avuti con Love erano già stati archiviati da una corte statale, ma poi - a distanza di diversi mesi - erano stati appunto ritirati fuori a livello federale, per decisione del Doj, dunque dell'Amministrazione Biden. Una decisione che era apparsa da subito politica, un abuso di potere. Come un abuso era stato lo stesso raid del settembre scorso, fatto ai danni di un'intera famiglia inerme, con bambini piccoli ad assistere alla scena di fucili puntati contro i propri genitori, e ciò nonostante lo stesso Mark Houck avesse già comunicato mesi prima la propria disponibilità a presentarsi volontariamente alle autorità nel caso in cui fossero state formalizzate le accuse contro di lui.
Tanti gli argomenti presentati davanti alla giuria dalla difesa di Houck. I suoi avvocati hanno spiegato innanzitutto che Houck ha spinto Love solo per proteggere il figlio e si è sconvolto quando lo ha visto cadere a terra, non essendo questa la sua intenzione. Altro punto sottolineato dal team legale della Thomas More Society è che il Face Act non si può applicare agli accompagnatori delle donne che vanno ad abortire e dunque al caso di Houck. Ciò è avvalorato dal fatto che l'allora principale sponsor della legge, il senatore democratico Ted Kennedy, aveva dichiarato chiaramente che non possono intentare cause, sulla base del Face Act, «i manifestanti, i sostenitori della clinica, gli accompagnatori e altre persone non coinvolte nell'ottenere o fornire servizi nella struttura».
Altro punto importante dimostrato dalla Thomas More Society è che perfino la direttrice della locale clinica di Planned Parenthood, Dayle Steinberg, ha detto che Love ha violato il manuale per gli accompagnatori della clinica per aborti, secondo cui questi non devono né interagire né tantomeno litigare con i manifestanti pro vita. E per questo motivo la stessa Steinberg, a seguito dell'incidente di ottobre 2021, aveva dato istruzioni per sospendere Love.

"TUO PADRE È UNA PERSONA CATTIVA"
La caduta a terra di quest'ultimo era avvenuta nell'ambito del secondo litigio. Dopo il primo scontro, come riporta Joe Bukuras della CNA, Houck ha detto che Love aveva lasciato la clinica, si era messo accanto al proprio figlio, iniziando a prendere in giro il genitore. Una versione confermata da Houck junior, che ha spiegato di essersi poi allontanato da Love «perché avevo paura». Tra le altre cose, l'oggi tredicenne ha testimoniato che Love gli avrebbe rivolto queste parole: «Tuo padre è una persona cattiva. Tuo padre molesta le donne». Inoltre, riporta Life Site News, le riprese video, come spiegato dalla difesa, mostrano che Love ha «essenzialmente mentito» in un'email mandata poco dopo l'incidente, in cui sosteneva di essere stato spinto da dietro, quando invece il filmato «mostra chiaramente che il signor Love si sta opponendo e affronta Mark faccia a faccia quando si verifica l'incidente».
In sostanza, era evidente da subito l'assurdità del processo (United States v. Houck). Anche il giudice distrettuale Gerald Pappert, giovedì, al terzo giorno dal suo inizio, ha sollevato le sue perplessità sul fatto che il caso fosse stato portato in giudizio, chiedendo all'accusa se l'applicazione del Face Act non fosse «un po' forzata qui». Ma il Dipartimento di Giustizia ha continuato imperterrito, tentando fino all'ultimo di ottenere la condanna di Houck. Il quale a un certo punto, alle domande (provocatorie?) del procuratore Ashley Nicole Martin a proposito di presunte sue parole sugli accompagnatori delle donne che vanno ad abortire, ha negato le accuse. E ha affermato più volte di pregare per gli accompagnatori stessi.
E la preghiera, specialmente il Rosario, ha accompagnato Houck e la sua famiglia durante tutto il processo. Tutto bene quel che finisce bene, dunque? Non completamente. Il raid e la causa giudiziaria rimangono inquietanti. La stessa giuria avrebbe dovuto decidere venerdì, ma poi aveva chiesto il rinvio a lunedì, emettendo appunto il verdetto solo ieri, perché prima si trovava in una situazione di stallo. Un giovane padre di sette figli ha quindi rischiato seriamente di essere condannato per un'accusa che non stava in piedi. Adesso è il tempo del sollievo e di ringraziare il Cielo. Ma il quadro generale che viene fuori dagli Stati Uniti parla di tenebre fin troppo diffuse.

Nota di BastaBugie: cliccando sul seguente link si può leggere l'articolo che rilanciammo qualche mese fa sulla vicenda che si è conclusa solo oggi.

AGENTI DELL'FBI ARMATI IRROMPONO NELLA CASA DI UN VOLONTARIO PROVITA
Arrestato davanti ai suoi 7 bambini, rischia fino a 11 anni di carcere e 350.000 dollari di multa per aver pregato davanti a un centro per gli aborti
di Ermes Dovico
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7192

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 31 gennaio 2023

7 - OMELIA VI DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 5,17-37)
Avete inteso che fu detto agli antichi...
Fonte Il settimanale di Padre Pio

Il brano del Vangelo che abbiamo appena ascoltato è ricco di spunti per la nostra riflessione ed è difficile approfondire ogni tema in una sola omelia. Cercheremo di riassumere tutto nel modo più semplice. Gesù insegna ai suoi discepoli e dice: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Poi, a conferma di tutto ciò, afferma che non passerà un solo "iota" o un solo "trattino" della Legge. Lo "iota" era la più piccola lettera dell'alfabeto ebraico e i "trattini" erano dei segni posti per distinguere bene le lettere simili. In poche parole, Gesù afferma che il Nuovo Testamento non è contro l'Antico Testamento, ma lo perfeziona.
Durante l'esodo, Dio aveva dato la Legge ad Israele per mano di Mosé. Ogni israelita era pienamente consapevole di questo: Dio è l'autore della Legge mosaica. Ora, con la predicazione di Gesù, avviene qualcosa di molto importante. Gesù, infatti, afferma più volte in questo brano di Vangelo: «Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai [...]. Non commetterai adulterio [...]. Non giurerai il falso [...]. Ma io vi dico [...]». Con questa affermazione: «Ma io vi dico», Gesù voleva chiaramente perfezionare la Legge che Dio aveva dato a Mosé e intendeva chiaramente insegnare che Lui è Figlio di Dio, quindi Dio stesso. Solo Dio, infatti, può portare a perfezione ciò che Lui stesso ha dato. Quale uomo potrebbe presumere tanto? Questo piccolo particolare è un chiaro insegnamento riguardante la Divinità di Gesù: Egli è il Figlio di Dio.
In che cosa ha perfezionato la Legge antica? In questo discorso riportato dal brano evangelico di oggi, Gesù perfeziona il quinto, il sesto e il secondo Comandamento. Il quinto Comandamento dice: «Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio» (Mt 5,21). Gesù porta a compimento questo comando di Dio facendoci comprendere che si calpesta questo precetto non solo uccidendo materialmente qualcuno, ma anche con l'odio e il rancore. Spesso si sente dire: «Io sono a posto, non ho ucciso e non ho rubato». A parte il fatto che i Comandamenti non sono due ma sono dieci, rimane da dire che tante volte non si uccide con una pistola o una spada, ma con la propria lingua, seminando calunnie e cattiverie contro il nostro prossimo. Giustamente si dice che ne uccide più la lingua che la spada. In poche parole, alla luce dell'insegnamento di Gesù, per osservare il quinto Comandamento non basta non uccidere e non odiare, bisogna amare anche i nostri nemici e pregare per loro.
Il sesto Comandamento dice: «Non commetterai adulterio» (Mt 5,27). Gesù porta alla perfezione questo comando, dicendo: «Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore» (Mt 5,28). Per osservare bene questo Comandamento, dunque, bisogna evitare gli sguardi pericolosi e bisogna combattere contro i pensieri molesti. I pensieri si possono paragonare a delle mosche fastidiose: l'importante è cacciarle sempre via pregando e distogliendo la mente. Il "sentire" non è l'"acconsentire"; e, finché si combatte, non si è ancora caduti. Gesù, inoltre, ci dà un grande insegnamento per riuscire ad osservare il sesto Comandamento: bisogna fuggire le occasioni prossime di peccato. Così devono essere interpretate le esigenti parole di Gesù: «Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te...» (Mt 5,29). Non sono parole da prendere alla lettera, ma da interpretare nel senso che dobbiamo essere decisi ad allontanare dalla nostra vita tutto ciò che è di pericolo per la purezza del nostro cuore. Pensiamo a certe false amicizie, a certi divertimenti pericolosi, a certi spettacoli indecenti, ecc. Se uno scherza con il fuoco si brucia anche senza volerlo. San Filippo Neri insegnava che questa battaglia - la battaglia per la purezza - si vince fuggendo, ovvero allontanando tutte le occasioni pericolose.
Il secondo Comandamento insegna di non pronunciare invano il Nome del Signore. Da ciò si capisce che giurare il falso va contro questo precetto, dal momento che giurare significa prendere Dio come testimone di ciò che si sta dicendo. Gli ebrei erano consapevoli di questo e consideravano un grande peccato giurare il falso. Gesù però dice: «Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra [...]. Sia invece il vostro parlare: sì, sì, no no; il di più viene dal Maligno» (Mt 5,34-37). La Chiesa insegna che è un peccato grave giurare il falso e che è un peccato veniale - comunque sempre un peccato - giurare il vero in cose di poco conto. Giurare è qualcosa di molto serio e può essere fatto, secondo l'insegnamento costante della Chiesa, solo per cose molto importanti, pensando che, in quel momento si prende Dio come testimone. Da ciò si comprende come sia brutto giurare per cose da poco; o, peggio ancora, per cose false.
Ecco l'insegnamento di questa pagina di Vangelo. Esso ci insegna a non limitarci ad una osservanza solo esteriore, ma a purificare profondamente il nostro cuore. Maria Santissima, la prima Discepola di Gesù suo Figlio, ci insegni ad essere fedeli a queste parole.

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

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