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BastaBugie n.453 del 11 maggio 2016

CON L'APPROVAZIONE DELLE UNIONI CIVILI (CIOE' DEI MATRIMONI GAY) DIVENTA AMBIGUO PARLARE DI FAMIGLIA

Ad esempio il Forum delle associazioni familiari (molto remissivo con la Cirinną) dovrą cambiare nome e strategie

di Stefano Fontana

Il Presidente del Forum delle associazioni familiari Gianluigi De Palo, in relazione alle dichiarazioni del premier Renzi in occasione al recente question time alla Camera, ha dichiarato che č giunto il momento del "fattore famiglia": "Le famiglie non sono mai un peso, ma una risorsa e hanno bisogno di sentire la fiducia del Paese". Nel frattempo, lunedģ prossimo il disegno di legge Cirinną tornerą alla Camera. La sua approvazione rivoluzionerebbe la proposta di De Palo e il fattore famiglia avrebbe un'applicazione diversa e pił ampia di quanto egli pensi. La sua diventerebbe una proposta inutile o anche dannosa. Il perché lo vedremo subito. Prima facciamo un passo indietro.
In occasione dell'ultimo Family Day, come si ricorderą, De Palo aveva espresso scetticismo su simili iniziative. Aveva anche criticato gli effetti del Family Day del 2007, critiche poi mitigate con dichiarazioni alla stampa. Finito l'evento al Circo Massimo del gennaio scorso, poi, aveva detto: "e ora parliamo di famiglia", lasciando intendere di non apprezzare le prove di forza "contro" e di preferire le proposte "per". Ora perņ la sua proposta per il fattore famiglia perde di senso se viene approvata la Cirinną. Senza combattere contro la Cirinną diventa ora difficile se non impossibile fare proposte per la famiglia.

CAMBIA IL CONCETTO DI FAMIGLIA E QUINDI ANCHE LE POLITICHE FAMILIARI
Torniamo ora a noi. Se cambia il concetto di famiglia e se questo cambiamento viene recepito dalla legge, cambiano anche le politiche familiari. Qualsiasi proposta "per la famiglia" sarą applicata non solo alle famiglie naturali ma a tutte, comprese quelle omosessuali. Diventerą addirittura controproducente fare proposte di politiche familiari, che andranno a beneficiare anche le famiglie artificiali togliendo risorse a quelle naturali. Dopo la Cirinną, ma in pratica anche adesso, nessun Comune potrą recepire la proposta di De Palo applicando le esigenze fiscali e tariffarie che essa esprime senza danneggiare la famiglia naturale. Non so se al Forum delle Associazioni Familiari qualcuno si sia posto questo problema. Dall'atteggiamento tenuto all'ultimo Family Day direi di no.
Tra l'altro, il cambiamento richiederą di mutare il nome dell'associazione presieduta da De Palo. Io non mi iscriverei ad una associazione che facesse riferimento alla famiglia senza ulteriori specificazioni. Quella associazione pro famiglia potrebbe danneggiare la famiglia vera, provocando l'estensione delle politiche familiari a famiglie che tali non sono. Nel nome dell'Associazione bisognerą, quantomeno, aggiungere l'aggettivo "naturale" o qualcosa di simile.

CHIEDERE POLITICHE PER LE FAMIGLIE DIVENTERĄ AMBIGUO
Tra circa un mese si voterą in alcuni comuni italiani. Tutti gli slogan elettorali che udiamo in questi giorni per politiche a sostegno della famiglia cambieranno completamente di significato se verrą approvata la Cirinną. Prendiamo per esempio le politiche a sostegno delle famiglie numerose. Tra breve potrą essere considerata tale una famiglia a rete o a incastro, costituita sia da individui dello stesso sesso sia da eterosessuali, da figli concepiti in provetta con la mediazione di partners e fornitori diversi. A quel punto chiedere politiche per le famiglie numerose diventerą ambiguo e pericoloso. Anche un radicale potrą chiederle e un cattolico dovrą contrapporvisi e fare obiezione di coscienza. Aiutare le famiglie comporterą danneggiare la famiglia naturale.
Un vecchio cavallo di battaglia da parte cattolica č di chiedere, in occasione di elezioni amministrative, un assessorato alla famiglia. Appartiene infatti alla Dottrina sociale della Chiesa che la famiglia non sia un soggetto debole da assistenzializzare, ma una risorsa da promuovere. Quante volte si č detto: bisogna togliere la famiglia dai servizi sociali e porla al centro di vere politiche di sviluppo. Ma se cambia il concetto di famiglia, un assessorato alla famiglia potrą essere molto pericoloso e rappresentare addirittura la morte della famiglia naturale. Io non appoggerei un candidato che mi proponesse di istituire un assessorato alla famiglia senza ulteriori precisazioni. So bene che la cosa č assurda, ma č quello che abbiamo davanti. Il passaggio attraverso le istituzioni e le politiche ufficiali sarą deleterio per la famiglia naturale.
Di tutto questo sembra che De Palo e il Forum non si diano conto. Ma con l'approvazione della Cirinną - contro cui non hanno adeguatamente combattuto - la loro funzione č finita, diventerą strutturalmente ambigua e ad ogni loro proposta dovremmo chiedere: ma di quale famiglia state parlando? E' la domanda che nasce anche ora davanti alla riproposizione che De Palo ha fatto del "fattore famiglia". Di quale famiglia sta parlando?

Nota di BastaBugie: ecco l'interessante e chiaro video, che avevamo gią segnalato mesi fa, che sfata i luoghi comuni e gli errori sulle unioni (in)civili in meno di 5 minuti


https://www.youtube.com/watch?v=TGCt1TbJNiw

Titolo originale: Dopo la Cirinną non si potrą pił parlare di famiglia

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 07/05/2016

Pubblicato su BASTABUGIE n.453
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