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BastaBugie n.613 del 22 maggio 2019

CARA MAMMA, GRAZIE DI ESSERCI SEMPRE STATA

Nessuno ha dovuto insegnarmi a chiamarti ''mamma'': questa parola la sapevo già, anzi l'ho imparata da solo (VIDEO: un lavoro a sorpresa)

di Giuliano Guzzo

Se ci pensiamo bene, mamma è la sola parola che non occorre insegnare ai neonati. Davvero, non serve. Per un motivo molto semplice: la conoscono già. O meglio, arrivano ad impararla praticamente da soli, senza bisogno di lezione alcuna o di particolari insistenze esterne. Infatti "mamma" - come notò già la psicanalista russa Sabina Spielrein (1885-1942) - è un termine che ricorre con impressionante somiglianza in praticamente tutte le lingue: dal russo mama al francese maman, dal tedesco mama all'ucraino maty (ma anche màmo) al greco mama. Una somiglianza riscontrabile anche per il termine "papà" e che si spiega solamente col fatto che, coi suoi primi suoni e vocalizzi, il neonato familiarizza anzitutto con le consonanti p (o b) e m.

L'ISTINTO MATERNO
Il bello è che, come i piccoli già conoscono la parola mamma, così le donne già anno, nel loro cuore, l'istinto materno; e lo hanno - ci dispiace per il femminismo 2.0 e i suoi adepti - per natura e non per cultura. Lo si è potuto riscontrare in modo inequivocabile grazie al fatto che in tutte le culture studiate le bambole sono risultate maggiormente preferite dalle bambine le quali, rispetto ai bambini, sono più propense anche a giocare a fare i genitori. Una differenza osservata anche su fanciulli di appena quattro anni e di età anche inferiore, troppo presto per immaginarla esito di influenze esterne. Pure tra i primati, come se non bastasse, le femmine risultano avere, sin da piccole, maggior propensione alla socialità, mostrando maggior interesse nei confronti dei neonati e dei cuccioli.
Ciò nonostante "mamma" sta diventando una parola pericolosa, che odora di sessismo secondo un certo femminismo che vede la donna realizzata solo come lavoratrice e che istiga alle discriminazioni secondo il politically correct, che com'è noto predica l'esistenza delle «nuove famiglie» stile Elton John. All'allergia al termine "mamma" corrisponde purtroppo, in conseguenza alle possibilità offerte dalla tecnica, anche un drammatico frazionamento delle sue facoltà. Accade così che, in luogo della sola ed insostituibile mamma, un figlio oggi possa averne fino a tre: la madre genetica (da cui eredita i geni), la madre biologica (nel cui grembo cresce) e la madre psicologica (colei che lo alleva). Orrore dell'utero in affitto e bugia, smentita in ogni figlio dalla consapevolezza che sì, la mamma è una sola. Ed è fondamentale ci sia.

LA MAGGIOR GARANZIA
Infatti, insieme al papà, la mamma è la maggior garanzia per la crescita dei figli e per l'amore di cui hanno bisogno. Così come i figli costituiscono - anche se questo contraddice l'edonismo di massa predicato dal Pensiero Unico - un arricchimento non solo affettivo ma anche esistenziale della coppia. E, ovviamente, della mamma, come attestato da studi scientifici che hanno rilevato come la nascita di un figlio comporti, anche sotto il profilo della longevità, benefici significativi per le donne, incluse per quelle che ne hanno molti. Si realizza in questo modo il miracolo per cui se da un lato è anzitutto la madre a donare la vita al bambino che mette al mondo, d'altro lato anche il bambino, nascendo, aggiunge vita alla madre, quasi a ripagarla della sua generosità e del suo amore.
Dinnanzi ad una realtà tanto commovente, è difficile oggi, Festa della Mamma, che ognuno non sperimenti un senso di gratitudine verso la propria e che ogni mamma non avverta gioia nel ripensare a quel giorno in cui, per la prima volta, ha aperto le braccia e la propria vita ad un figlio. [...]

Nota di BastaBugie: in questo splendido video a sorpresa (durata: 4 minuti) dovrai rispondere a questa domanda "saresti capace di superare questo colloquio di lavoro?". La risposta ti lascerà senza fiato. Da vedere e far vedere.


https://www.youtube.com/watch?v=34iY4LuzQOY

Titolo originale: Viva la Mamma!

Fonte: Libertà e Persona, 12 maggio 2019

Pubblicato su BASTABUGIE n.613
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