
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
SERVE MOLTO
Non costa nulla
La Bussola, Aiuto alla Chiesa che soffre, Van Thuân, Provita, ecc.
-
Audio registrati

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di Rino Cammilleri

Un lettore mi segnala l'ultima politicorrettata: le carte da gioco equality gender. Le ha messe a punto una giovane olandese, tal Indy Mellink. La giovine, laureata in psicologia forense (non è, la giustizia, anch'essa equality gender ?), indispettita dal fatto che sulle carte c.d. francesi (cuori, picche, etc.) il Re valesse più della Regina, col supporto morale e finanziario del padre si è messa a produrre carte in cui fante, regina e re sono sostituiti con più neutri metalli: bronzo, argento e oro.
I diamanti potrebbero avere qualcosa da eccepire sulla discriminazione, ma i minerali hanno, per ora, scarso peso nelle discussioni. Tra parentesi, le carte saranno anche «francesi» ma le lettere che contrassegnano i valori più alti sono inglesi: K (king), Q (queen), J (jack). Sia come sia, la messa in vendita su internet delle carte «olandesi» pare stia fruttando più della professione forense: in breve tempo ne sono stati venduti sui millecinquecento mazzi in tutto il mondo dove il politicamente corretto ha, per ora, maggior presa: Belgio, Germania, Francia e Usa. Certo, non sono cifre tali da trasformare la Mellink in una Bill Gates del jeu d'hasard, ma un antico proverbio siciliano così recita: «Disse il sorcio alla noce: dammi tempo e ti buco». Chissà che con l'espandersi della new mentality (e dei millennials, che non hanno visto altro) il business non esploda.
Da buona psicologa anche se solo forense la Indy si è accorta di quel che nessuno aveva ancora colto: il re che vale più della regina è «una sottile disuguaglianza che influenza le persone nella loro vita quotidiana». Confesso che io stesso non ci avevo mai pensato, anche perché il gioco a carte nella mia vita quotidiana è praticamente assente. Il presidente dell'associazione olandese del bridge (gioco inglese con carte francesi) ha plaudito all'iniziativa della Mellink, anche se non si nasconde che sarà complicato cambiare le regole del gioco (che sono internazionali).
Gerry Freda sul Giornale.it (22.1.21) fa giustamente osservare che la priorità dell'idea spetta, però, a una tredicenne israeliana, Maayan Segal, che nel 2017 lanciò il mazzo «che mette uomini e donne sullo stesso piano»: re e regine, duchi e duchesse, principi e principesse. La cosa ebbe minor successo per una serie di motivi: aumentava il numero delle carte (un principe e una principessa di egual valore al posto del Jack); il padre non l'aiutò, tant'è che dovette ricorrere al crowfunding; presumibilmente i rabbini locali (il cui peso non è ininfluente in Israele) non gradirono granché. Naturalmente né la tredicenne israeliana né la ventitreenne olandese conoscono la storia. La loro trovata, infatti, non è nuova. Risale nientemeno che al 1792, quando i giacobini tagliarono la testa al re e alla regina, poi si accorsero che tutte le statue di Notre Dame rappresentavano re e regine, così decapitarono anche quelle. Infine, andarono a sloggiare pure i cadaveri dei re e delle regine di Francia e per soprammercato fusero i loro sarcofagi di piombo. Poi se la presero col calendario, che ogni giorno riportava un Santo e, per giunta, era stato ideato da un papa (infatti era «gregoriano») e lo sostituirono con l'ecologico Primile, Brumaio, Vendemmiale eccetera.
Potevano lasciare in pace le carte da gioco? No, perché c'erano sopra gli odiati aristocratici, re, regine e cavalieri. Trasformati anche questi. Ma, da buoni rivoluzionari, credettero che la rivoluzione potesse fermarsi dove dicevano loro. Infatti, qualcuno portò a conseguenza gli Immortali Princìpi e spuntò la prima femminista: Olympe de Gouges, che ebbe l'ardire di produrre una «Dichiarazione dei diritti delle donne». Ghigliottinata. Anzi, alla grande Festa dell'Essere Supremo le donne dovettero assistere in un settore separato. Cosa che l'Ancien Régime non aveva mai fatto. Gli Immortali Principi dovettero aspettare ancora qualche secolo e l'Era Obama.
-
CONCLAVE
Un pessimo film
Il gender nella Chiesa
-
Pubblicato 10 anni fa...
DIVORZIATI RISPOSATI
Non possono fare la comunione... nemmeno quella spirituale
Articolo del 6 maggio 2015
-
Libro della settimana
DIARIO CLANDESTINO
Cronaca dal lager
di Giovannino Guareschi
Anno 1945 / pag. 205 / € 12
-
Video della settimana
TRUMP NON HA INVENTATO I DAZI
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 4 min. (13/04/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
THE LAST WARRIOR
Fantasy epico russo
Giudizio: accettabile
Genere: fantasy (2017)
-
I dossier di BastaBugie
LEFEBVRIANI?
No, grazie!
Non possiamo andare via dalla Chiesa Cattolica
Dossier: 11 articoli + 1 video
-
Santo della settimana
SANT'ATANASIO
Sconfisse l'eresia ariana
di Corrado Gnerre
Festa: 2 maggio
-
Video per la formazione
L'EPICO E IL FANTASTICO
Svelati i segreti letterari
di Silvana de Mari
Data: 15 dicembre 2018
Durata: 1 ora e 29 minuti
-
Personaggi del passato
MARIO PALMARO
Giornalista e scrittore
Un esempio di vita cristiana
1968 - 2014 (46 anni)