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CINQUE VESCOVI ANGLICANI TORNANO ALLA CHIESA CATTOLICA
Ormai l'ecumenismo del ritorno promosso da Benedetto XVI è un fiume inarrestabile
di Gianni Cardinale

Cinque vescovi appartenenti alla comunione anglicana hanno annunciato ieri la decisione di unirsi formalmente alla Chiesa cattolica. La notizia coincide praticamente con il primo anniversario della Costituzione apostolica «Anglicanorum coetibus», resa pubblica il 9 novembre di un anno fa, con la quale Benedetto XVI ha aperto le porte ai gruppi di anglicani che desiderano essere accolti in quanto tali nella Chiesa cattolica. In una dichiarazione congiunta, i cinque presuli - tre in attività (Andrew Burnham di Ebbsfleet, Keith Newton di Richborough, John Broadhurst di Fulham) e due emeriti (Edwin Barnes e David Silk) - affermano di aver seguito con interesse il dialogo tra anglicani e cattolici e di reputare la «Anglicanorum coetibus» uno «strumento ecumenico» fondamentale per ricercare l’unità con la Santa Sede. «Si tratta di un’unità – dicono in conclusione – che è possibile solo nella comunione eucaristica con il Successore di San Pietro». La loro scelta è maturata dopo che la comunità anglicana d’Inghilterra ha aperto alla possibilità per le donne di accedere all’episcopato.
A questa dichiarazione ha fatto eco a Roma una nota orale del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. «A proposito – ha affermato – della dichiarazione dei cinque vescovi finora appartenenti alla comunione anglicana che hanno deciso di unirsi alla Chiesa cattolica e che si sono quindi ritenuti in obbligo di dimettersi dai loro attuali compiti pastorali nella Chiesa d’Inghilterra, possiamo confermare che è allo studio la costituzione di un primo Ordinariato, secondo le norme stabilite dalla Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus e che eventuali decisioni in proposito verranno comunicate a tempo opportuno». Secondo le norme della Costituzione i vescovi anglicani, se sposati, potranno essere riordinati nella Chiesa cattolica solo come preti. Uno di loro potrà comunque essere nominato ordinario del nuovo Ordinariato anglicano. Questa carica infatti può essere assegnata anche ad un sacerdote sposato (e se accadrà sarà la prima volta che in una Conferenza episcopale cattolica avrà come membro anche un ecclesiastico uxorato).
La Commissione della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles per l’attuazione della «Anglicanorum coetibus», con una nota a firma di monsignor Alan Hopes, vescovo ausiliare di Westminster, ha annunciato un caloroso benvenuto per i cinque presuli in occasione della riunione plenaria in programma per la prossima settimana.
Da parte sua l’arcivescovo di Canterbury e leader della comunione anglicana, Rowan Williams, ha accettato le dimissioni di due suoi vescovi suffraganei con parole distensive. «Oggi – afferma in una sua nota ufficiale – ho accettato con rammarico le dimissioni dei vescovi Andrew Burnham e Keith Newton che hanno deciso che il loro futuro nel ministero cristiano risiede nelle nuove strutture proposte dal Vaticano».
«Auguriamo –ha aggiunto – loro ogni bene in questa prossima fase del loro servizio alla Chiesa e sono grato per il lavoro pastorale, fedele e devoto, compiuto da loro nella Chiesa d’Inghilterra per molti anni».
Secondo il Daily Telegraph sarebbero 25 i gruppi, ciascuno di circa 20 convertiti, che entrerebbero da subito nel nuovo ordinariato previsto con altri ancora pronti a farlo una volta che questo verrà istituito.

 
Fonte: Avvenire, 9 novembre 2010