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MONTI SBOTTA ''ASSURDO DARE SOLDI PUBBLICI AL CALCIO''... MA VERAMENTE, PROF, E' VERO IL CONTRARIO
Come sia possibile che i tecnici al potere dicano simili fesserie resta un mistero: ah, già... non li ha votati nessuno
di Caelsius Mars
 

Ennesimo infortunio del premier, ennesima occasione mancata per tacere su cose che non conosce, ennesima brutta figura, ennesimo spunto offerto alla critica politica, un vero e proprio assist per la satira. Prendendo spunto dalla squallida e vergognosa vicenda del nuovo scandalo del calcioscommesse, Monti si scaglia contro il calcio italiano nella sua interezza tuonando: "Il campionato dovrebbe essere sospeso per due o tre anni, è un fenomeno indegno, così come il fatto che prenda soldi pubblici", poi aggiungendo che "per gli italiani non impegnati in attività politiche, che sono la stragrande maggioranza e di cui io presto tornerò a far parte è facile localizzare tutti i mali d'Italia nella politica, ma è un errore. Nella politica – conclude il premier - ci sono gravi difetti, ma nel Paese non esiste quella separatezza tra società civile e politica che può far comodo pensare. È particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i più riprovevoli come la slealtà, l'illegalità e il falso".
Vero prof, ma sapesse quanto è ancora più triste vedere che un mondo che dovrebbe essere espressione di valori alti, nobili, disinteressati come la politica, si dimostri in molte sue componenti ed in molti, troppi, suoi protagonisti un concentrato di aspetti tra i più riprovevoli, come la slealtà, l'illegalità, il falso, l'affarismo, il peculato, il tornaconto personale e la corruzione. Ma torniamo al calcio e procediamo con ordine. Intanto ci sentiamo di tranquillizzarla prof.: il calcio non prende soldi pubblici, ma anzi la Figc è notoriamente l'unica federazione sportiva con un bilancio in attivo, che grazie alla popolarità ed alla "ricchezza" del calcio di fatto mantiene tutte le altre federazioni del Coni permettendo all'Italia di primeggiare anche in altri sport "meno ricchi", come ad esempio il nuoto o la scherma, le bocce od il tiro con  l'arco.
Tanto per fare due conti, il calcio è la quarta o quinta industria del Paese, guarda caso preceduta da quella delle scommesse che Lei tanto vitupera, ma che rappresenta il 4 % del Pil nazionale e che, grazie ad un misero pay-out che manco arriva al 40 %, riversa ogni anno almeno una trentina di miliardi nelle casse dello Stato, cioè costituendo una "manovra finanziaria occulta".
Tenga presente poi che il monte stipendi della sola serie A si aggira sui 2 miliardi di euro, che con un'aliquota Irpef del 50 % genera un gettito fiscale di circa 1 miliardo l'anno. Va poi tenuto conto dell'indotto che si aggira su un altro miliardo di euro, e fanno 2. Ora, un disperato irresponsabile come Lei che per racimolare soldi fa pagare l'Imu alle giovani coppie depresse e demoralizzate dalla precarietà occupazionale e da mutui a tassi elevati come quelli italiani, fa pagare l'Imu di fatto sulla prima casa lasciata libera da anziani e malati bisognosi di assistenza nei centri specializzati in cui trovano ricovero, laddove non la fa pagare alle fondazioni bancarie, non ci sembra che sia la persona più indicata a scagliare la prima pietra contro i calciatori, sparando nel mucchio e generalizzando, visto che poi sulle loro attività ci lucra nel perseguimento di obbiettivi misteriosi che certo non coincidono mai con gli interessi della gente che non l'ha mai votata.
Né ci sembra opportuno che Lei getti del fango su persone ed attività che talvolta, come nel caso in oggetto, possono anche essere discutibili e censurabili, ma dalle quali Lei trae enormi ed utilissimi profitti anche per arricchire il bottino che banche e politici si spartiscono sulle spalle della gente che lavora. Tenga presente che i tesserati del calcio sono 4 milioni e che di questi gli indagati ed i corrotti già rei confessi non sono neanche una ventina, che significa una percentuale dello 0,0005%, che non ci sembra una quantità devastante.
Vogliamo calcolare la stessa percentuale all'interno della sua compagine di governo? Tra evasori e chiacchierati fanno quattro su quarantuno tra ministri e sottosegretari, cioè il 10% circa, ovvero la concentrazione di persone la cui irreprensibilità è tutta da accertare nel governo è 200 volte più alta che nel calcio. Vede che le sarebbe convenuto tacere?
Su un punto concordiamo con Lei, che gli infami calciatori corrotti e venduti debbano vergognarsi ed essere, loro e non gli altri 3.999.980 praticanti, cancellati dal calcio e dalla vita pubblica nazionale: però, Lei deve ammettere che dovrebbe essere il primo a fare altrettanto per i danni che sta arrecando a questo Paese.
Sappia un'altra cosa: la giustizia sportiva è tremenda perché è l'unico ambito in cui sono gli accusati a doversi dimostrare innocenti, non l'accusa a dover dimostrare la colpevolezza degli accusati, e vige il principio implacabile della responsabilità oggettiva.
Vedrà prof, che chi s'è macchiato di questi misfatti così ignobili sarà rapidamente chiamato a pagare, mentre ci chiediamo quando mai pagheranno gli amministratori di quelle banche che evadono il fisco, i responsabili di quelle regioni rosse in cui il clientelismo, la corruttela, gli intrecci affari-malavita-politica condizionano lo sviluppo e mortificano le aspettative della gente, gli affaristi nascosti dentro i partiti che si appropriano di finanziamenti pubblici anche quando sono formazioni politiche morte e sepolte. [...]
Lei s'è scagliato contro il calcio come se fosse in una guerra, ma si guarda bene dal fare la guerra ai veri nemici dell'Italia, cioè le lobbies, le banche usuraie, i politici - quelli corrotti, gli altri ci stanno tutti bene, noi non generalizziamo – gli sprechi, le spese improduttive, i privilegi.
Questa uscita così infelice, seconda solo a quella con la quale ha "sospeso" (non cancellato) l'Imu dei terremotati emiliani che la casa non ce l'hanno più, se la poteva proprio risparmiare.
Per coerenza, ci aspettiamo che Lei ed i suoi colleghi di governo, del Parlamento e della politica smettiate sdegnati di frequentare gli stadi, teatro delle nefandezze di viscidi individui quali Lei ritiene  siano TUTTI i calciatori, e che se proprio non potete fare a meno di andarci "per rendervi visibili", almeno pagatevi il biglietto.

 
Fonte: Qelsi, 30/05/2012