
I PIÙ LETTI DEL MESE

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna ai risultati della ricerca

C'è modo e modo di affrontare tematiche particolarmente delicate come, ad esempio, quella relativa alla contraccezione. C'è un modo civile, rispettoso delle regole, attento alla sensibilità dei contraddittori, e c'è il modo utilizzato all'ultimo concerto del Primo Maggio da tale Luca Romagnoli, leader della band musicale "Management del Dolore Post Operatorio", attraverso una performance blasfema ed irriverente, che davvero non ha fatto onore all'intelligenza di chi l'ha messa in scena.
Quello che più stupisce di questa tristissima vicenda – al netto delle solite encomiabili eccezioni – è il silenzio assordante che ne è seguito da parte di politici, intellettuali, opinion maker, artisti, star dello spettacolo, giornali e tv. Un blackout mediatico impressionante. Per comprendere la singolarità di questo silenzio, è sufficiente chiedersi cosa sarebbe successo se, ad esempio, il tema della omosessualità fosse stato affrontato da chi è critico nei confronti di quell'orientamento sessuale, con la stessa volgarità, grossolanità, oscenità, villania e indecenza usata contro i cattolici al cosiddetto "Concertone".
Facile intuire l'inferno che si sarebbe scatenato tra le urla scandalizzate delle attente Vestali del politically correct e le vesti stracciate dei relativi sacerdoti. Nulla di tutto ciò è accaduto per il semplice fatto che coloro che professano e praticano la fede cattolica non sono ricompresi nelle categorie protette di questa nuova religione laica, che appare sempre più dogmatica ed intollerante. Il solito ingiusto e fazioso sistema dei due pesi e delle due misure, quell'odioso "double standard", che sembra essere diventato la cifra della nuova e strisciante dittatura imposta dalla politically correctness.
Ora, si dà il caso che quanto accaduto nella kermesse organizzata da CGIL, CISL e UIL oltre a superare i limiti del decoro e della decenza, ha pure invaso la sfera del diritto penale. Non è ancora stato abrogato, ad esempio, nel nostro ordinamento il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio delle persone», previsto e punito dall'art. 403 del codice penale, il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose», previsto e punito dall'art 404 del codice penale, o il reato di «atti osceni», previsto e punito dall'art. 527 dello stesso codice penale.
Poiché appare profondamente ingiusto lasciare impuniti gli autori di atti tanto offensivi quanto gratuiti – commessi, peraltro, a pochi passi da un luogo simbolico della cattolicità qual è la Basilica Laterana – l'associazione Giuristi per la Vita ha deciso di presentare formale denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma, affinché vengano perseguiti i reati integrati da tali atti.
Non si può derubricare quanto accaduto alla manifestazione del Primo Maggio ad una semplice bravata. Non è giusto nei confronti di tutte le persone che si sono sentite profondamente offese in un ambito intimo a loro particolarmente caro e giuridicamente tutelato dal codice penale. Non si può neppure invocare la libertà di opinione sancita dall'art.21 della Costituzione, perché quello stesso articolo, all'ultimo comma, pone i limiti della decenza e del rispetto della legge penale. E al di là di ogni considerazione giuridica, non si può, comunque, accettare che il confronto anche aspro su tematiche legate alla vita – tra cui la contraccezione – possa scadere ad un livello di tale bassezza, da far prevalere il solo linguaggio triviale del turpiloquio, dell'oscenità, dell'ingiuria e dell'offesa.
Ciò che amareggia di più, oltre all'indifferenza pressoché generale, è il fatto che gli autori degli illeciti commessi non abbiano avuto neppure la decenza di chiedere scusa. E' un segno dell'imbarbarimento dei tempi.
Nota di BastaBugie: ecco il comunicato stampa dell'associazione Giuristi per la Vita.
Oggi, 9 maggio 2013, alle ore 11.17, l'Avv. Gianfranco Amato, in qualità di Presidente dell'Associazione Giuristi per la Vita, ha depositato presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, un atto di denuncia-querela contro lo spettacolo blasfemo messo in scena nel corso della manifestazione musicale denominata "concerto del primo maggio" organizzata dai sindacati CGIL, CISL e UIL.
Nella denuncia-querela viene contestato il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone», previsto e punito dall'art. 403 del codice penale, il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose», previsto e punto dall'art 404 del codice penale, e il reato di «atti osceni», previsto e punito dall'art. 527 dello stesso codice penale.
Nell'ambito della predetta querela è stato preannunciato che, nell'ipotesi di condanna al risarcimento del danno, il ricavato verrà devoluto in favore delle Monache dell' Adorazione Eucaristica del Monastero di San Lazzaro e Santa Maria Maddalena di Pietrarubbia.
-
BastaBugie consiglia
SERVE MOLTO
Non costa nulla
La Bussola, Aiuto alla Chiesa che soffre, Van Thuân, Provita, ecc.
-
Pubblicato 10 anni fa...
IL MIRACOLO EUCARISTICO DI SIENA
La scienza conferma
di Vincenzo Sansonetti
Articolo del 6 maggio 2015
-
Libro della settimana
SPOSALA E MUORI PER LEI
Il seguito di ''Sposati e sii sottomessa''
di Costanza Miriano
Anno 2022 / pag. 208 / € 10
-
Video della settimana
ANTIFASCISMO
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 5 min. (24/04/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
RACCOLTO AMARO
L'holodomor in Ucraina
Giudizio: stupendo (***)
Genere: avventura (2017)
-
I dossier di BastaBugie
PAPI E ANTIPAPI
Sede vacante e Papa legittimo
Dossier: 6 articoli
-
Santo della settimana
SAN PIO V
Le guerre giuste
di Roberto de Mattei
Festa: 30 aprile
-
Video per la formazione
L'INCONTRO CON CRISTO
di Pietro Sarubbi
Dal set della Passione
Durata: 1h e 11m (2024)
-
Personaggi del passato
PAPA FRANCESCO
Dall'Argentina al Vaticano
Dossier: 27 articoli
1936-2025 (88 anni)