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LETTERE ALLA REDAZIONE: LA BUONA SCUOLA DI RENZI INTRODUCE IL GENDER
L'ideologia del gender entrerà per legge nella scuola nell'area curricolare, non soggetta a consenso informato e non controllabile dal genitore
di Giano Colli

Spett.le redazione di BastaBugie,
seguo con interesse il vostro giornale ed ho letto con attenzione l'articolo di Riccardo Cascioli "Smascherato il diabolico compromesso" [vedi https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3826].
Sono un insegnante della scuola statale e vorrei segnalare che il principale strumento nel quale il gender entrerà per legge (Buona Scuola) nella scuola è proprio l'area curricolare, non soggetta a consenso informato e non controllabile dal genitore.
I progetti extracurricolari sono infatti costosi e facoltativi e si tende a svolgerli durante le ore curricolari (obbligatorie) con la scusa della flessibilità didattica delle varie discipline o addirittura curvando appositamente il profilo didattico di alcune discipline verso il gender, basta l'intervento dell'insegnante e la scelta di testi e altri materiali.
Nella mia scuola è stato fatto un progetto di educazione sessuale (con profilattici ecc,) durante ore curricolari al posto di alcune materie, senza informare più di tanto. Solo alcuni genitori si sono accorti. Anche le paritarie, con la Buona Scuola, dovranno piegarsi a far entrare il gender in quanto la formulazione dell'art.16 è inequivocabile e fa riferimento al decreto Fornero contro le discriminazioni (leggere bene e vedere cosa si nasconde dietro quei numeri di leggi). Entrerà nel taglio didattico curricolare, per legge.
Non vi spiegate perché le associazioni pro-gender non abbiano protestato alle dichiarazioni ed alla circolare del Ministro Giannini? L'unico modo che hanno i genitori di tutelarsi è la partecipazione attiva (ma contro la legge si può poco), i ricorsi di incostituzionalità contro la Buona Scuola (toglie la libertà di educazione e di insegnamento) e la oculatissima scelta della scuola peri propri figli, senza scartare, anzi, la possibilità dell'istruzione parentale, contro cui la "Buona Scuola" nulla può. Stanno infatti fiorendo molte scuole parentali [come, ad esempio, Alleanza Parentale http://www.alleanzaparentale.it].
Un saluto. grazie.
Andrea

Caro Andrea,
in effetti non mi risulta che i progetti gender attualmente siano proposti come attività extracurricolari facoltative.
Una cosa sono le attività extracurricolari (formalmente non fanno parte del programma - curricolo, ma vengono fatte in orario obbligatorio, come arricchimento dell'offerta formativa), una cosa le attività fatte in orario extracurricolare (effettivamente facoltative).
In una scuola elementare di mia conoscenza, il progetto era inserito nell'orario obbligatorio, in nessun modo poteva essere a scelta la partecipazione, insomma è proprio vero che questa circolare è davvero pessima. Altro che salvezza dal gender!
A onor del vero, con l'articolo "Buona scuola e Cirinnà" dell'11-07-2015, Riccardo Cascioli ha precisato la sua posizione in merito: "ho solo preso atto di quanto ormai compiuto, consapevole anche del fatto che quell'articolo 16 della riforma della scuola è - purtroppo - solo uno dei canali attraverso cui il gender penetra nella scuola. Bisogna ricordare al proposito che la principale fonte di problemi in tal senso è quella 'Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere', che dobbiamo al governo Monti e in particolare al ministro Fornero. Già nel maggio 2013, del resto, avvertivamo su quello che sarebbe successo nella scuola, ma anche allora la maggior parte dei politici cattolici aveva altre preoccupazioni."

DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
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Fonte: Redazione di BastaBugie, 14/07/2015