
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Audio registrati
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione

Anche le riviste internazionali di medicina iniziano ad accorgersi che il "piano inclinato" è reale quando si parla di eutanasia. Il 7 dicembre la geriatra Diane Meier ha pubblicato sul prestigioso Jama Internal Medicine un articolo per sottolineare i pericoli dell'eutanasia in Olanda. La docente presso la Icahn School of Medicine di New York ha notato infatti quante persone chiedono e ottengono di morire nella terra dei tulipani solo perché affette da comuni malattie legate all'invecchiamento.
Il commento nasce da uno studio pubblicato sulla stessa rivista da un team guidato dalla ricercatrice Vera van de Berg. Dopo un'attenta analisi del rapporto periodico dei comitati di revisione dell'eutanasia olandese, hanno infatti scoperto che sintomi quali perdita parziale dell'udito e della vista, stanchezza cronica e generici dolori, sono sufficienti per ottenere l'eutanasia sotto la dicitura «sofferenza insopportabile». Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2019 ben 6.361 persone sono morte con l'eutanasia, cioè il 4% di tutti i decessi. Se nel 2002 la legge permetteva di essere uccisi solo in pochi casi, oggi persino chi non è più in grado di intendere e di volere viene soppresso.
Alla docente americana, hanno risposto due squadre di medici olandesi, spiegando che anche in casi simili di eutanasia si tratta di «richieste volontarie, ben considerate e che rientrano nei limiti di legge», senza che i pazienti abbiano subito pressioni di tipo «finanziario, sociale o familiare».
Queste rassicurazioni, secondo Meier, che ha replicato ai medici olandesi, «sono basate su una generica speranza e non sulla ricerca scientifica. Tutti speriamo siano vere, ma ci sono sempre più prove che dimostrano il contrario». Il primo, insiste, è rappresentato dalle maglie sempre più larghe della legge in Olanda:
«Sono stati rimossi requisiti di prognosi, eliminata l'esclusione per i casi psichiatrici, la sofferenza insopportabile definita in modo amplissimo e ridotti i requisiti per compilare i rapporti».
L'impressione, continua Meier, è che l'eutanasia sia divenuta un modo «rapido, facile ed economico per trattare i bisogni di una popolazione sempre più vecchia. Un accesso sempre più permissivo all'eutanasia in questo contesto sociale assomiglia molto alla ratifica del pensiero da parte della società, sostenuta dalle leggi, secondo il quale alcune vite non valgono la spesa necessaria a preservarle. Il pensiero implicito è che sia l'individuo sia la società starebbero meglio se il paziente fosse morto».
E questo, prosegue la geriatra, «è esattamente il modo di pensare che portò i medici tedeschi ad appoggiare e a partecipare alla campagna di sterilizzazioni eugenetiche nei primi anni Trenta e infine alla campagna di eutanasia per coloro che "non sono degni di vivere" - ovvero bambini con disabilità nel 1939, anziani e adulti con disabilità nel 1940».
Quello di cui avrebbero bisogno i pazienti più anziani spaventati dalla solitudine e dalla malattia sono «rapporti umani sinceri e significativi, non 2 grammi di secobarbital», conclude Meier.
Nota di BastaBugie: oggi in Olanda (e purtroppo non solo lì) le leggi sull'eutanasia sono peggiori dell'Aktion T4, "nome convenzionale con cui viene designato il Programma nazista di eutanasia che sotto responsabilità medica prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali, [...] cioè delle cosiddette vite indegne di essere vissute. Si stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 100.000. A ogni modo l'uccisione di tali individui proseguì anche oltre la fine ufficiale dell'operazione, portando quindi il totale delle vittime a una cifra che si stima intorno ai 200.000 individui" (fonte: Wikipedia).
Ecco un video di circa 9 minuti che racconta cosa avvenne sotto Hitler con il programma Aktion T4.
https://www.youtube.com/watch?v=J9Nwu1P8vGg
-
Da archivio BastaBugie
QUANTI FIGLI FARE?
Lasciamolo decidere a Dio
di Costanza Miriano
Articolo dell'11 gennaio 2013
-
Libro della settimana
ORA PRO NOBIS
Romanzo storico
di Silvana De Mari
Anno 2022 / pag. 448 / € 19
-
Video della settimana
EU vs MUSK
La censura in azione
Durata: 7 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
LETTERS TO GOD
Bimbo malato scrive a Dio
Giudizio: ottimo (**)
Genere: drammatico (2010)
Guarda gratis su YouTube
-
I dossier di BastaBugie
FEMMINICIDIO
L'emergenza che non esiste
Dossier: 9 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
LA PICCOLA LI
Martire cinese per l'eucaristia
di Suor Emmanuel Maillard
-
Video per la formazione
DESTRA E SINISTRA
Quali differenze?
di Don Samuele Cecotti
Durata: 18' (17/02/2023)