BastaBugie n�93 del 03 luglio 2009 | |
RESPINGERE GLI IMMIGRATI CLANDESTINI? Giusto! Parola di Piero Fassino e Francesco Rutelli Autore: Emanuele Boffi L’Italia respinge le carrette del mare. L’Italia riporta in Libia i clandestini che tentato di raggiungere Lampedusa. Il fatto ha sollevato polemiche: l’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) ha criticato l’operato italiano, alcuni uomini di Chiesa hanno biasimato il governo Berlusconi, sia il presidente della Repubblica sia quello della Camera hanno espresso le loro perplessità, l’opposizione ha aspramente polemizzato con la maggioranza. Eppure, anche all’interno del centrosinistra, qualche voce che ha invitato a tenere presente la complessità del fenomeno si è levata. E non è un caso che a essersi smarcati maggiormente dalla linea del loro partito, il Pd, siano stati Piero Fassino e Francesco Rutelli. A diverso titolo, in questi anni, si sono occupati del problema e, con onestà, hanno riconosciuto che occorre, innanzitutto, riconoscere alcuni dati di fatto. Primo: i respingimenti non se li è inventati il ministro degli Interni Roberto Maroni. Fassino ha ricordato che «io, come esponente del governo Prodi tra il ’96 e il ’98, ho firmato decine di accordi di riammissione con i paesi dei Balcani e del Mediterraneo, che prevedono il diritto dell’Italia a rimpatriare nei paesi da cui erano venuti i clandestini e l’obbligo di questi paesi di riprenderseli. Il respingimento alle frontiere è un mezzo previsto dagli accordi internazionali, e applicato anche dai governi del centrosinistra». Fu sempre la sinistra nel ’99 a fermare gli scafisti – anche con sistemi ben più cruenti dei respingimenti – che arrivavano dall’Albania e fu Giuliano Amato – come ha ricordato al Messaggero l’ambasciatore libico Hafed Gaddur – a firmare con la Libia il patto di collaborazione per contrastare l’immigrazione clandestina. Trattato che prevedeva i respingimenti? «Certo – ha dichiarato Gaddur – in quale altro modo avremmo dovuto impedire ai barconi di arrivare a Lampedusa? Sicuramente non a colpi di mitra». D’altronde, come ha rilevato Franco Bechis su Italia Oggi, «quel che sta avvenendo oggi fra lo scandalo generale è la normalità da anni». Solo tra il 2005 e il 2008, «l’Unione Europea ha attuato circa 150 mila respingimenti di immigrati clandestini». E, sebbene in queste ultime settimane l’Italia sia stata presentata come un paese “xenofobo”, i dati dicono il contrario. Siamo uno Stato assai accogliente con gli immigrati ed è strano che accuse di inospitalità non siano rivolte ad altri paesi come la Spagna zapateriana che detiene il record 2007 di dinieghi (644.989), un’enormità rispetto alla “xenofoba” Italia (9.394). |
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