BastaBugie n�941 del 03 settembre 2025

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ANCHE IL PENTAGONO VIETA I LIBRI LGBT PER BAMBINI
La decisione favorita dalle politiche di Trump (e a Washington un ospedale proibisce i ''farmaci transgender'' per bambini)
Fonte: Provita & Famiglia, 25 luglio 2025

Una lista di ben 596 libri è stata ufficialmente vietata nelle scuole statunitensi gestite dal Pentagono. A renderla pubblica è stato un tribunale distrettuale federale l'11 luglio scorso, nell'ambito di una causa avviata dall'ACLu - un'organizzazione non governativa che mira a difendere i diritti e le libertà negli Stati Uniti) contro il Dipartimento dell'Istruzione della Difesa (DoDEA).
Gran parte dei titoli censiti propone contenuti a sfondo sessuale o ideologico Lgbt+ rivolti esplicitamente ai bambini, con la scusa di promuovere la "diversità" e l'"inclusione", però in chiave ideologica e diffonde visioni progressiste radicali sulle questioni sociali. Tra questi, si trovano libri come "My Dad Thinks I'm a Boy?!", che racconta la storia di un bambino transessuale in conflitto con il padre, o testi come "Sex Is a Funny Word", destinato a bambini tra gli 8 e i 10 anni, che parla apertamente di sessualità, corpo e identità di genere. Non mancano biografie su drag queen e personaggi transgender scritte per l'infanzia.

TUTELARE I FIGLI DEI MILITARI
L'iniziativa, fortemente sostenuta da esponenti dell'amministrazione Trump, intende tutelare i figli dei militari da un vero e proprio indottrinamento ideologico. «Le scuole del DoDEA non sono il parco giochi degli attivisti della sinistra radicale» ha affermato Nicole Kiprilov, direttrice di DOD Watch, che ha denunciato il tentativo sistematico di confondere i bambini sulla propria identità e di imporre una visione del mondo in contrasto con i valori fondamentali di famiglia, sacrificio e amore per la patria. L'obiettivo non è impedire il dibattito culturale, ma fermare la propaganda che mina la crescita sana e serena dei più piccoli.
Mentre in Italia l'ideologia gender avanza indisturbata nelle scuole, spesso con la complicità delle istituzioni e nell'assenza di un consenso informato reale da parte delle famiglie (per questo è in discussione in Parlamento un disegno di legge ad hoc), l'azione del Pentagono rappresenta un segnale chiaro e coraggioso. Proteggere l'infanzia da contenuti sessualizzati, da narrazioni confuse sull'identità e da pressioni ideologiche non è "censura", ma dovere morale. Anche da noi è urgente un simile cambio di passo: per difendere la libertà educativa dei genitori e il diritto dei bambini a un'educazione fondata sulla verità e sul rispetto del loro sviluppo naturale.

OSPEDALE DI WASHINGTON: STOP "FARMACI TRANSGENDER" PER BAMBINI
Il Children's National Hospital di Washington, uno dei più importanti ospedali pediatrici degli Stati Uniti, ha annunciato ufficialmente che dal 30 agosto 2025 interromperà la prescrizione di farmaci per la "transizione di genere" ai minori. Una svolta tanto significativa quanto attesa, motivata «dall'aumento dei rischi legali e normativi» per l'ospedale, per i medici coinvolti e per le famiglie. La comunicazione è apparsa direttamente sul sito del centro ospedaliero, nella sezione dedicata al "Programma di sviluppo del genere", e rappresenta un importante passo indietro rispetto a quelle pratiche mediche che, dietro il falso mito dell'autodeterminazione, compromettono la salute fisica e psicologica dei bambini. L'ospedale continuerà a fornire supporto psicologico, ma ha chiarito che non verranno più somministrati ormoni o farmaci per bloccare la pubertà a giovani pazienti.
Il cambio di rotta avviene pochi mesi dopo l'azione decisa del presidente Usa Donald Trump, che ha firmato un ordine esecutivo intitolato "Proteggere i bambini dalle mutilazioni chimiche e chirurgiche". Il provvedimento, infatti, stabilisce che il governo federale non finanzierà, promuoverà né sosterrà in alcun modo la "transizione" di un minore, e si impegnerà a far rispettare con fermezza le leggi contro questi trattamenti spesso distruttivi e irreversibili. Il documento denuncia anche la mancanza di rigore scientifico delle linee guida promosse da organizzazioni internazionali come la WPATH, spesso invocate per giustificare questi interventi.
La decisione del Children's National Hospital arriva in un contesto sempre più attento ai rischi dell'ideologia gender applicata alla medicina. Il Dipartimento di Giustizia statunitense, per esempio, ha recentemente inviato oltre 20 mandati di comparizione a medici e cliniche coinvolti in pratiche di "transizione" sui minori. «I professionisti che hanno mutilato bambini in nome di un'ideologia distorta saranno chiamati a rispondere», ha dichiarato la Procuratrice Generale Pamela Bondi, come riferisce il portale di informazione Breitbart. Si tratta dunque di un segnale forte a tutela dei più piccoli e del diritto di crescere senza pressioni ideologiche. È auspicabile che anche in Europa - e in Italia (pensiamo allo scandalo dell'Ospedale Careggi di Firenze) - si seguano questi esempi di coraggio e responsabilità, abbandonando la follia di trattamenti invasivi su bambini spesso confusi e quindi molto vulnerabili.

Titolo originale: Anche il Pentagono vieta i libri Lgbt per bambini - Stop a farmaci transgender per bambini
Fonte: Provita & Famiglia, 25 luglio 2025

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