BastaBugie n�783 del 24 agosto 2022

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1 L'INVERNO AL BUIO E AL FREDDO NON SARA' CAUSATO DALL'EMERGENZA DEL GAS, MA DAGLI AMBIENTALISTI
L'emergenza della riduzione del gas russo è solo il pretesto che l'Unione Europea usa per imporre la riduzione del consumo di energia (in realtà è lo scopo di sempre dei movimenti ecologisti)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 I DIAVOLI ODIANO LE DONNE, PER QUESTO LE HANNO ILLUSE CHE LA LORO REALIZZAZIONE SIA ESSERE COME GLI UOMINI
Imitando Le Lettere di Berlicche, l'immortale capolavoro di C.S. Lewis, ecco il dialogo tra due diavoli: Berlicche e il suo nipote Malacoda
Fonte: ProVita & Famiglia
3 OROSCOPO E TAROCCHI, QUELL'INSANA TENTAZIONE DI PREDIRE IL FUTURO
Giornali e televisioni come SkyTg24 e TgCom24 fanno a gara per sponsorizzare il mondo dell'occulto
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera
4 L'OSTETRICA SANTA NELL'INFERNO DI AUSCHWITZ
Quando nel campo di concentramento fu chiamata a sostituire l'ostetrica, Stanislawa Leszczynska scoprì gli infanticidi e vi pose fine facendo nascere tremila bambini (VIDEO: L'ostetrica santa di Auschwitz)
Autore: Luca Marcolivio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 PERCHE' CI SONO POLITICI E PARTITI CHE VOGLIONO LIBERALIZZARE LA DROGA?
Il motivo è semplice: è molto più facile governare un popolo drogato, infiacchito e sballato (per rendercene conto diamo un'occhiata al traffico di droga internazionale e a importanti vicende geopolitiche)
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: ProVita & Famiglia
6 LE ULTIME NOTIZIE SULLA BATTAGLIA PER LA VITA IN AMERICA E NEL RESTO DEL MONDO
Il finanziamento pubblico dell'aborto è alquanto impopolare negli Stati Uniti (il 73% degli americani non è d'accordo), eppure l'amministrazione Biden continua a difenderlo
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera
7 LETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO
La Commissione Teologica Internazionale sembrava smentire l'esistenza del Limbo, ma in realtà ha ribadito la necessità e l'urgenza di battezzare i bambini
Autore: Pietro Guidi - Fonte: Redazione di BastaBugie
8 OMELIA XXII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 14,1.7-14)
Chiunque si esalta sarà umiliato
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - L'INVERNO AL BUIO E AL FREDDO NON SARA' CAUSATO DALL'EMERGENZA DEL GAS, MA DAGLI AMBIENTALISTI
L'emergenza della riduzione del gas russo è solo il pretesto che l'Unione Europea usa per imporre la riduzione del consumo di energia (in realtà è lo scopo di sempre dei movimenti ecologisti)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 13-08-2022

Luci spente sulle strade, temperatura più fredda di due gradi in casa e in ufficio. È il menù che dobbiamo aspettarci per il prossimo autunno e inverno secondo il piano dell'Unione Europea entrato in vigore nei giorni scorsi. Ed è solo l'inizio. L'obiettivo è tagliare del 15% i consumi di gas in Europa (per l'Italia "solo" il 7% grazie all'accantonamento delle scorte, ma non facciamoci illusioni) come conseguenza della guerra in Ucraina e della conseguente riduzione del flusso di gas dalla Russia.
L'impegno è su base volontaria ma con il timore che la Russia possa bloccare completamente il flusso di gas verso i Paesi dell'Unione Europea come ritorsione per il sostegno all'Ucraina, alcuni stanno già applicando i piani di riduzione. Ne ha fatto un piccolo inventario il Wall Street Journal nell'edizione dell'11 agosto: in Germania, ad esempio, sono state già spente nelle principali città le luci che illuminano i monumenti, ma ci sono anche tagli netti nell'illuminazione pubblica notturna e nei semafori fuori dalle ore di punta. Il comune di Monaco ha tolto l'acqua calda negli uffici pubblici e le fontane restano asciutte di notte; e per l'Oktoberfest è già annunciato che lo spazio sotto i tendoni che riparano i tavoli dove ci si ritrova a bere non sarà riscaldato. Ma un sacrificio importante sarà richiesto ovviamente ai privati cittadini visto che le abitazioni private assorbono un terzo di tutto il gas consumato in Germania.

LE PRESSIONI DEGLI ECOLOGISTI
In Olanda la campagna di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di energia è già iniziata da mesi, con l'invito pressante a stare meno di 5 minuti in doccia. E in Spagna c'è già per uffici e negozi l'obbligo di diminuire l'uso dell'aria condizionata, come del resto in Italia, dove il divieto negli uffici pubblici di tenere l'aria condizionata a una temperatura inferiore a 27 gradi è in vigore già da maggio. E del resto tutti ricordiamo con raccapriccio una delle battute per cui è diventato famoso il presidente del Consiglio Mario Draghi, quella in cui invitava a scegliere tra condizionatore e pace in Ucraina.
Che ci sia oggi un problema di approvvigionamento del gas è un dato di fatto, anche se è figlio di scelte scellerate fatte nei decenni passati, quando le pressioni degli ecologisti hanno spinto i principali paesi europei - Germania in testa - a rinunciare alle proprie fonti di energia, aumentando così la dipendenza dall'estero, soprattutto dalla Russia. L'ostracismo contro il carbone, il nucleare, le estrazioni del gas sono una causa non secondaria della dipendenza energetica. Basti pensare al caso dell'Italia, dove è stato detto "no" due volte al nucleare, si è ridotto enormemente l'uso del carbone, ma nello stesso tempo sono state impedite le trivellazioni nell'Adriatico per petrolio e gas, e senza dimenticare che ci sono opposizioni ogniqualvolta si parli di costruire un rigassificatore.

UN PRETESTO PER RENDERE PERMANENTI LE POLITICHE DI AUSTERITY
Ma quello che non si dice è che l'emergenza attuale è il pretesto per rendere permanenti politiche di austerity a lungo perseguite. Quella del risparmio energetico attraverso la "rinuncia" all'uso dell'energia elettrica (che passa sotto il nome di "stili di vita sostenibili") è un vecchio pallino del movimento ecologista. Basti pensare che da 14 anni il WWF organizza la Earth Hour (l'ora della Terra), un'iniziativa per cui un giorno all'anno cittadini, imprese e istituzioni di tutto il mondo sono invitati a spegnere la luce per un'ora. In particolare l'iniziativa coinvolge monumenti significativi come la Torre Eiffel, il Colosseo, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi fortemente simbolici. Da alcuni anni anche la basilica di San Pietro è stata coinvolta in questa "festa del buio", e anche questo dice qualcosa della situazione attuale della Chiesa.
L'Italia fa ancora di più, perché da 18 anni un'iniziativa analoga è stata lanciata anche da un programma di Radio Rai, Caterpillar, e si chiama "M'illumino di meno", dal titolo che spiega già tutto, con il coinvolgimento anche qui delle amministrazioni pubbliche. Del resto questa è l'iniziativa perfetta per un'epoca buia come quella attuale.
Spegnere la luce non è una necessità data da una emergenza momentanea ma uno stile di vita "sostenibile" da perseguire e poi da imporre permanentemente per poter centrare gli obiettivi di riduzione di emissioni di anidride carbonica stabiliti negli Accordi di Parigi sul clima. Non a caso lo spot della grande campagna di comunicazione e sensibilizzazione che sta per essere lanciata dal governo per invitare al risparmio del gas dice «Salva il pianeta, aiuta il Paese e fa risparmiare...».
Appunto, non si tratta solo di sopportare qualche sacrificio temporaneo, giusto il tempo di sostituire il gas russo con altre fonti; no, lo scopo dichiarato è salvare il pianeta, quindi non solo questo sarà «il nuovo normale», ma dobbiamo aspettarci molto di più una volta che anche questa follia sarà digerita. E se il popolo sarà recalcitrante basta lanciare una nuova emergenza e tutto sarà giustificato.

Nota di BastaBugie: nel seguente video ironico (durata: 1 minuto e mezzo) dal titolo "Volete la pace o il condizionatore acceso?" si può vedere una spiegazione semplice della guerra in Ucraina e dei motivi politici e ideologici usati a pretesto per imporre la riduzione del consumo di energia.


https://www.youtube.com/watch?v=rCTTOOOcHbs

DOSSIER "GUERRA RUSSIA-UCRAINA"
L'offensiva di Putin nel 2022

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 13-08-2022

2 - I DIAVOLI ODIANO LE DONNE, PER QUESTO LE HANNO ILLUSE CHE LA LORO REALIZZAZIONE SIA ESSERE COME GLI UOMINI
Imitando Le Lettere di Berlicche, l'immortale capolavoro di C.S. Lewis, ecco il dialogo tra due diavoli: Berlicche e il suo nipote Malacoda
Fonte ProVita & Famiglia, 06/08/2022

Caro Malacoda,
mio demoniaco nipote, quanto tempo che non ci sentiamo! Certo, dato che io sono uno dei più potenti arcidiavoli infernali e tu solo un Tentatore di Terza Classe, ci sarebbe da stupirsi altrimenti. Qualcuno potrebbe dire che ho dedicato anche troppo tempo a correggere con i miei consigli i tuoi errori concettuali; ma non è sforzo sprecato, se questo sottrae anche una sola anima al Nemico-che-sta-Lassù.
Mi sono disturbato a scriverti oggi solo perché ho saputo che ti hanno assegnato come consigliere spirituale a una giovane mortale. Quella che puoi esercitare su di lei è solo un’influenza, ma non devi sottovalutarne gli effetti; se tu riuscissi a convertirla alla nostra causa sarebbe una grande occasione per farti notare e diventare quel Tentatore di Seconda Classe che so aspiri essere.
Sono al corrente del fatto che finora i tuoi protetti sono stati tutti maschi; che la mortale che dovresti portare sulla nostra cattiva strada sia un'umana femmina è una novità che potrebbe confonderti.
Non credere alla nostra stessa propaganda, che suggerisce che i sessi siano intercambiabili e opzionali: sarebbe un grave errore. Quando mai abbiamo suggerito qualcosa di corretto?
Le tecniche che hai usato sui soggetti maschili sono spesso inapplicabili a quelli femminili, e viceversa. La donna può essere un avversario molto più formidabile dell'uomo. È decisamente più resistente alle tentazioni, e più fedele della sua controparte. A un uomo basta sventolargli davanti potere, soldi o una femmina per fargli ripensare le sue virtù, ma se offri alla donna potere, soldi oppure uomini molto spesso ti guarderà e ti chiederà "che me ne faccio?" Non è che non ne vengano attirate, lo sono in maniera differente. È difficile da capire per i maschi della loro razza, figurarsi per demoni come noi, che riescono a malapena a comprendere come una creatura possa sacrificarsi per qualcosa che non sia il suo interesse. Eppure è così.
Sarà per questo che il Nemico le ha sempre privilegiate. Chi ha creato per ultime? A chi ha affidato Suo Figlio? Chi c'era lungo la via dolorosa, mentre lo tormentavamo? Chi sotto la Croce? A chi è apparso per primo, dopo che Quello Là ci ha dato la fregatura di risorgere? I maschietti li vedi fuggire, mentre loro rimangono; magari piangenti, ma rimangono. Sono le femmine i lampioni della strada che i servi del Nemico seguono. Agli uomini ha dato il sacerdozio come premio di consolazione.
Il Nemico si serve delle donne per insegnare agli uomini ad amare, così come si serve degli uomini per evitare che questo amore degeneri in possesso. Se riusciremo a distruggere questo rapporto tra uomo e donna che il Nemico ha ideato, niente di quello che ha costruito rimarrà in piedi. Uomini che amano le donne, e donne che amano gli uomini; dobbiamo spezzare questo circolo nauseante, rendendolo vizioso. Grazie alla lungimiranza di Nostro-Padre-Che-Sta-Quaggiù è proprio su questo tema che si sono concentrati i nostri sforzi negli ultimi secoli.
Siamo riusciti a convincere le donne che il solo modo di essere realizzate era assomigliare agli uomini, e non a degli uomini qualsiasi: ai peggiori tra loro, coloro che trattano gli altri con maggior disprezzo. Le abbiamo condizionate a desiderare i lavori più lontani dalla loro natura, in maniera da renderle infelici una volta che li abbiano ottenuti, e farle sentire ancora più inadeguate. Abbiamo insegnato alle femmine umane a rifiutare tutto ciò che il Nemico aveva pensato per condurle alla pienezza: la maternità, la protezione della casa, la cura degli altri. Ci siamo serviti dei nostri migliori elementi per disprezzarle, confinarle, maltrattarle in maniera da fare loro pensare che il sesso maschile sia irredimibile, e il disprezzo diventi reciproco.
Dovevamo sradicare le donne dalle case, per poterci entrare noi. Ci siamo riusciti quando abbiamo mutato la natura del sesso - sì, sai, quella attività abominevole che gli umani usavano per immettere nel mondo altri umani - da procreativo a ricreativo. Un bello smacco per il Nemico: aveva pensato quell’atto per generare traendone piacere, oggi le sue creature cercano il piacere cercando di non generare. La colpa è sua, del Nemico; avrebbe dovuto fare i piccoli umani meno fastidiosi e difficili da smaltire. In ogni caso, questo cambiamento ha fratturato la relazione tra uomo e donna, portando alla promiscuità - gran cosa - e quindi al divorzio - altra gran cosa - e poi all'aborto e quindi alla distruzione della famiglia; la quale ha causato l’attuale caos nella società e la magnifica situazione corrente.
Capisci? Siamo riusciti a convincere la donna contemporanea che essere una concubina senza diritti, disposta a liberarsi di tutti i legami, figli compresi, per lavorare fino alla consunzione, fosse un ideale da perseguire. Insomma, mirare ad essere ciò che erano prima che il Nemico desse loro dignità.
Abbiamo tolto alla donna ciò che la rendeva tale, proprio come stiamo togliendo all'uomo ciò che lo rendeva tale, facendo di lui un ambiguo insicuro che non è in grado di proteggere alcunché. Quel circolo di amore, grazie ai nostri sforzi incessanti, è quasi infranto.
Ora capisci perché ti scrivo?
È importante che tu riesca a convincere la tua protetta ad abbracciare il nostro punto di vista, in maniera che possa a sua volta diffonderlo.
Riempila di orgoglio quando veste abiti succinti, quando mostra le sue grazie; falla sentire forte quando si rende un oggetto, sia pure di desiderio. Suggeriscile che è potente quando tratta a sua volta gli altri come oggetti; sfrutta la sua propensione al bello per entusiasmarla dell'effimero. Falla sentire non compresa dagli uomini; così si distaccherà da loro, e loro non potranno offrirle protezione quando ne avrà bisogno - le femmine umane sono come i diamanti, forti ma fragili. Lasciata sola, sarà facile frantumarla; e non c’è niente di più abrasivo del diamante frantumato. Perché rimanga da sola deve sentirsi più minacciata che protetta dal maschio della sua specie; falla concentrare sugli episodi brutti e ignorare tutto ciò che vede di bello, in modo che dimentichi il suo stesso desiderio.
Prudenza, mi raccomando: procedi per piccoli passi, pronto a morderle il piede esposto per iniettarle il tuo veleno; ma attento a non farti schiacciare la testa. Se riuscirai a renderla sola, senza legami stabili, il filo soprannaturale che la congiunge agli uomini e fa di una coppia una fortezza sarà spezzato, e nessuno riuscirà a riannodarlo, neanche il Nemico. Gli umani si spegneranno lentamente, e il mondo terreno diventerà nostro.
Capisci quindi l'importanza del compito che ti è dato? Gli uomini trovano il cielo negli occhi delle donne; se le farai guardare da un’altra parte, quello che essi vedranno sarà un riflesso dell’inferno. Così che gli uomini, guardandole, non sappiano più dove vogliono andare, e si perdano.
Ed è noto che tutti quelli che si perdono arrivano quaggiù da noi, dove li masticheremo in eterno.
Tuo zio, l'arcidiavolo
Berlicche

DOSSIER "TOP TEN 2022"
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DOSSIER "FESTA DELLA DONNA"
L'ideologia dell'8 marzo

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Fonte: ProVita & Famiglia, 06/08/2022

3 - OROSCOPO E TAROCCHI, QUELL'INSANA TENTAZIONE DI PREDIRE IL FUTURO
Giornali e televisioni come SkyTg24 e TgCom24 fanno a gara per sponsorizzare il mondo dell'occulto
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera, 1° agosto 2022

È comprensibile che trovarsi sotto l'ombrellone o in un rifugio alpino possa non essere la condizione ideale per letture troppo impegnate, ma questo non giustifica l'avvilente offerta editoriale, che in questi mesi di caldo, sole e vacanze par dominare su riviste e siti web.
Chi si preoccupa dei rash cutanei di vip e star, chi dei relativi pettegolezzi, chi delle ultime tendenze in fatto di unghie o labbra, chi di mode estive, l'elenco dell'infinita levità dell'effimero non avrebbe fine. Ma v'è una costante, che accomuna tutte, dicasi tutte queste testate: una curiosità, più o meno morbosa, verso tutto quanto rappresenti l'occulto, l'esoterico, la divinazione. Gli oroscopi dilagano, non solo sulle riviste specializzate - il che sarebbe prevedibile -, ma ovunque, dicasi ovunque. Ad essi indulgono persino quelle testate, che nell'immaginario collettivo sono considerate credibili, autorevoli, serie come SkyTg24, che sul proprio sito non si limita a proporre i soliti segni zodiacali giorno per giorno, ma che sfrutta pianeti ed astri anche per "calcolare" le affinità di coppia e che dai nomi propri pretende di trarre indicazioni addirittura sulla personalità di chi li porta.
Ma l'apice di questo vortice del mistero lo ha forse raggiunto un'altra testata generalmente ritenuta affidabile e consultata dal grande pubblico, vale a dire TgCom24, che in Magazine, nella sezione Donne (evidentemente per una strana concezione dell'universo femminile...!), non si limita a proporre oroscopi buoni per ogni situazione (dal look estivo all'eros, dalla spiaggia all'Astro Sexy Parade, dal segno in grado di render "magica" l'estate a quello con cui uscire per "divertirsi"), ma pochi giorni fa ha pubblicato un articolo, che sposta l'attenzione e chiede ai lettori, per così dire, un "salto di qualità" nel mondo dell'occulto. Si intitola I Tarocchi: quando consultarli e perché: in esso si assicura in modo apodittico e certo che tali carte «rispondono veramente a qualsiasi tipo di domanda», pur precisando, probabilmente per scrupolo, ch'esse «danno uno scenario "possibile" e non "certo"», ch'è come dire che ci azzeccano quando non sbagliano o che se non piove c'è il sole...

LE MODALITÀ D'USO DEI TAROCCHI
Non mancano le avvertenze e le modalità d'uso quali l'invito ad «evitare di ripetere a distanza di poco tempo le stesse domande, perché si metterebbero in moto tante energie per nulla», senza precisare la natura delle energie, cui si fa riferimento. Prosegue il testo: «Può essere più interessante estrarre i Tarocchi [proprio così, con la "T" maiuscola! - NdR] quando ci troviamo di fronte ad una scelta difficile», così, tanto per deresponsabilizzarci un po' e lasciare che a scegliere sia un imprecisato occulto, sorte o destino che dir si voglia. Dopo tutto ciò, non si capisce se suoni come una premura o uno scherzo l'esortazione ad usare «tanta prudenza e buon senso».
Episodio casuale? Incidente di percorso? Nient'affatto, i tarocchi sono un po' una fissa in redazione a TgCom24, tanto che già lo scorso 16 marzo era stato pubblicato l'articolo Divinazione: metodi per leggere i Tarocchi, in cui la cartomanzia viene presentata come l'arte, «che consente di prevedere il futuro o di avere informazioni sul passato e il presente del consultante»; non solo, viene introdotta qui un'inedita ritualità, che dovrebbe far riflettere: «Le carte andrebbero sempre utilizzate dopo averle purificate con dei riti specifici», invitando quanti fossero interessati a frequentare gli "specialisti" dell'occulto: «Per avere un buon consulto, ci si dovrebbe affidare all'interpretazione di un cartomante professionista, serio, con un grande intuito e una grande sensibilità». Precede una serie di articoli, per illustrare uno ad uno ogni tarocco, per spiegare «i segreti delle Sibille», «i doni paranormali», la chiromanzia, l'astrologia e via elencando.
Se ne potrebbe sorridere, ma vorrebbe dire liquidare la questione in modo troppo semplicistico: cosa spinge redazioni che, per altri versi, proclamano fiducia cieca ed assoluta nella scienza e nel metodo sperimentale, a dar quanto meno tutto questo spazio e questo credito al mondo dell'occulto e dell'esoterico, proponendolo sotto forma di notizia, dunque attribuendovi la stessa credibilità ed autorevolezza, ch'è propria dell'informazione politica o della cronaca?

L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA
Attenzione, poiché tutto questo non è uno scherzo. E ben lo evidenzia il Catechismo della Chiesa Cattolica, che subito all'inizio esorta «a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo» (n. 2115). Nello specifico, «tutte le forme di divinazione sono da respingere» (n. 2116), comprese «la consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium», che manifestano «una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore ed il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo», foss'anche - come precisa il n. 2117 - per procurare «la salute». Anche «portare amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli». Molto meglio starne alla larga, dunque. Del resto, è scritto: «Non si trovi in mezzo a te chi (...) esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore» (Dt 18, 10-12). Ed ancora: «Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; (...) Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho inviati» (Ger 29, 8-9).
Lo stesso Giovanni Paolo II il 31 dicembre 2001, durante il Te Deum, evidenziò come l'uomo voglia «sapere "prima" quel che succederà "poi", così da non essere colto di sorpresa. Anche gli Apostoli non si sono mostrati insensibili a questo desiderio. Gesù però non ha mai assecondato questa curiosità. Quando gli è stata posta questa domanda, Egli ha risposto che soltanto il Padre celeste conosce e scandisce i tempi e i momenti. (...) Gesù ci esorta a non investigare inutilmente su ciò che è riservato a Dio - che è appunto il corso degli eventi -, ma ad utilizzare il tempo che ciascuno ha a disposizione - il presente -, operando con amore filiale per la diffusione del Vangelo in ogni angolo del pianeta».
Ciò sia ricordato a beneficio di quanti - battezzati o magari anche praticanti - si siano lasciati o intendano lasciarsi catturare da certi articoli, quali i suddetti, dedicati ad arti divinatorie, tarocchi ed oroscopi. Poiché è vero quanto affermato dal celebre scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton: «Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto». Ma è anche vero che questo credere a tutto non è esente da pericoli. Tutt'altro...

Fonte: Radio Roma Libera, 1° agosto 2022

4 - L'OSTETRICA SANTA NELL'INFERNO DI AUSCHWITZ
Quando nel campo di concentramento fu chiamata a sostituire l'ostetrica, Stanislawa Leszczynska scoprì gli infanticidi e vi pose fine facendo nascere tremila bambini (VIDEO: L'ostetrica santa di Auschwitz)
Autore: Luca Marcolivio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 03-02-2022

Numerose sono le storie provvidenziali legate all'Olocausto di matrice nazista. Tra le altre, vale la pena citare quella della Serva di Dio Stanislawa Leszczynska (1896-1974), polacca, cattolica, di professione ostetrica, finita ad Auschwitz per aver protetto degli ebrei a Lodz dopo l'invasione tedesca. La fase diocesana del suo processo di beatificazione, iniziato il 13 marzo 1992, si avvia verso la conclusione entro quest'anno. Raccolte le testimonianze sull'eroismo della Leszczynska, la documentazione sarà trasmessa in Vaticano, presso la Congregazione per le Cause dei Santi. In Polonia, c'è già chi la vorrebbe come patrona delle ostetriche e delle infermiere.
Quella di Stanislawa Leszczynska fu una vita piuttosto tranquilla fino al 1939. Sposata con Bronisław Leszczynski, da cui aveva avuto quattro figli, Stanislawa aveva iniziato a lavorare come ostetrica nel 1922. Accogliere la vita nascente era per lei qualcosa di molto simile a una vocazione. Al punto che non volle rinunciarvi nemmeno nella prigionia del lager. Ad Auschwitz, la Leszczynska fu deportata assieme alla figlia Sylwia. Entrambe erano state arrestate dalla Gestapo nel febbraio 1943, assieme ad altri due figli dell'ostetrica, Stanislaw ed Henryk, che furono destinati a Mauthausen. Al blitz riuscirono a sfuggire soltanto il marito Bronisław e il figlio Bronisław Jr. Tutta la famiglia, per più di tre anni, si era prodigata a confezionare documenti falsi agli ebrei di Lodz, braccati dai nazisti. Per questa operazione Bronisław aveva messo a disposizione la tipografia di cui era titolare.

LA FINE DEGLI INFANTICIDI AD AUSCHWITZ
Ad Auschwitz, il punto di svolta nella storia di Stanislawa Leszczynska fu quando Klara, l'ostetrica del lager, si ammalò. La donna era stata addestrata a far nascere i bambini delle prigioniere gestanti, per poi sopprimerli subito dopo, affogandoli dentro un barile e dandoli in pasto ai topi sotto lo sguardo delle madri. Ogni vittima di infanticidio veniva fittiziamente certificata come "nato morto". Fu proprio la Leszczynska a offrirsi come sostituta. Sapientemente, l'ostetrica di Lodz aveva nascosto il proprio diploma professionale dentro un tubetto da dentifricio, nel presentimento che le sarebbe tornato utile. "Non si devono uccidere i bambini!", tuonò subito Stanislawa al medico titolare del lager.
Da quel momento, nessun neonato fu più soppresso. La Leszczynska riuscì a farne nascere ben tremila in poco meno di due anni ma soltanto una trentina riuscirono sopravvivere alla liberazione di Auschwitz (27 gennaio 1945). Dopo quella data, l'ostetrica volle rimanere ancora un po' nel lager, per assistere le ultime partorienti rimaste. Almeno la metà di quei bambini furono poi uccisi dai nazisti, mentre un altro migliaio morirono di fame o di freddo. A qualche centinaio fu risparmiata la vita perché, somaticamente, corrispondevano alla "razza ariana": capelli biondi, occhi azzurri, eccetera. Il figlio Bronisław Jr un giorno raccontò di una visita di Josef Mengele ad Auschwitz. Quando il "dottor Morte" incrociò lo sguardo dell'ostetrica di Lodz, improvvisamente abbassò gli occhi e confessò di essersi "sentito umano" per un attimo. "La gente sapeva che lei aveva un potere su di lui", dichiarò Bronisław Leszczynski.

GIOVANNI PAOLO II LE RESE OMAGGIO
Molto devota alla Madonna, Stanislawa Leszczynska recitava pubblicamente l'Ave Maria davanti a prigionieri e guardie e, quando c'era un parto, benediceva madre e bambino. Rientrata a Lodz, la Leszczynska continuò ad esercitare la professione di ostetrica fino alla fine della sua vita. Il marito Bronisław era rimasto ucciso durante la rivolta di Varsavia del 1944.
Quando morì, l'11 marzo 1974, Stanislawa Leszczynska fu seppellita, come da lei richiesto, con l'abito delle terziarie francescane. Ai suoi funerali parteciparono migliaia di persone. Nove anni dopo, nel giugno 1983, durante la sua seconda visita pastorale in Polonia, papa Giovanni Paolo II rese omaggio all'ostetrica di Lodz, celebrando Messa nel santuario di Czestochowa, con un calice in avorio nel quale erano state scolpite le immagini delle quattro donne più importanti nella storia polacca: santa Edvige di Polonia, santa Edvige di Andechs (o di Slesia), la beata Maria Ledochowska e, per l'appunto, Stanislawa Leszczynska. Dal 1996, la Serva di Dio è sepolta nella chiesa dell'Assunta a Lodz, dove era stata battezzata.
Alla Serva di Dio è stato dedicato il film L'ostetrica, diretto da Maria Stachurska, nipote della stessa Stanislawa Leszczynska. La protagonista è interpretata dall'attrice Elżbieta Wiatrowska. Il film è stato presentato lo scorso dicembre all'ultima edizione dell'International Catholic Film Festival "Mirabile Dictu" ed è stato proiettato martedì sera all'Istituto Polacco di Roma, alla presenza della regista.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 5 minuti) dal titolo "L'ostetrica santa di Auschwitz" si può vedere la storia di Stanislawa Leszczynska.


https://www.youtube.com/watch?v=wETaxr4PEwM

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 03-02-2022

5 - PERCHE' CI SONO POLITICI E PARTITI CHE VOGLIONO LIBERALIZZARE LA DROGA?
Il motivo è semplice: è molto più facile governare un popolo drogato, infiacchito e sballato (per rendercene conto diamo un'occhiata al traffico di droga internazionale e a importanti vicende geopolitiche)
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: ProVita & Famiglia, 04/08/2022

Di droga se ne parla fin dagli anni Settanta; e non si è mai venuto a capo di niente. Quindi perché dedicare a questo argomento un nuovo articolo? Per tentare di affrontare l'argomento da un punto di vista insolito; dall'idea, cioè, che la droga non sia altro che la continuazione della politica con altri mezzi (parafrasando, ovviamente, von Clausewitz).
Partiamo da un romanzo celeberrimo che i gentili Lettori avranno sicuramente in mente: Il mondo nuovo, di Huxley. Nella distopia dell'elitista britannico, le persone erano tenute schiave tramite una droga, il Soma, distribuita dal governo; ogni volta che una persona "pensava" o mostrava irritazione o scontentezza per una situazione, interveniva il Soma a ridare serenità e docilità al potere. Curiosamente ma non troppo, Soma era anche il nome di una bevanda sacrificale che, secondo le religioni vediche, aveva il potere di unire alle divinità. Fatto sta che Huxley ha dedicato gran parte della sua vita a studiare e diffondere sostanze psicotrope che, nelle sue intenzioni, avrebbero permesso all'umanità di compiere un ulteriore salto evolutivo. Tra i suoi interessi, ad esempio c'era l'uso dell'Lsd, la sostanza che mise fine al Free Speech Movement statunitense, ossia al movimento che contestava il potere politico e la guerra del Vietnam. Forse qualcuno ancora non sa che fu sicuramente la Cia a inondare di questa sostanza le comunità universitarie americana; era infatti l'agenzia a detenere il monopolio di fatto sull'Lsd.

LA PRODUZIONE DI OPPIO
Abbiamo citato il Vietnam: forse giova ricordare che la produzione di oppio in questo paese aumentò vertiginosamente dopo che l'Inghilterra ne assunse il controllo nel 1886, esercitando il monopolio della sostanza dal 1910, con l'Opium Act. Nel secondo dopoguerra, la situazione del sud-est asiatico divenne incandescente proprio per il controllo del traffico di droga; in quel contesto, si inserirono gli Stati Uniti. Ma cosa se ne facevano gli inglesi (e chi gli succedette, tra francesi e statunitensi) di tutto quell'oppio? Beh, ad esempio serviva a inondare di droga gli stati che volevano depredare, per esempio la Cina. Se qualcuno ha sentito parlare di "Guerre dell'Oppio" dell'Ottocento, sa che ci riferiamo esattamente a questo: la Cina imperiale si oppose alla depredazione economica e alla riduzione in schiavitù (per dipendenza dall'oppio) della maggior parte della popolazione da parte dei britannici; gli inglesi reagirono brutalmente (seguiti da Francia e Stati Uniti) ed ecco le guerre. In seguito a questi conflitti, Hong Kong divenne una colonia britannica fino al 1997.
Nel nuovo millennio la produzione di oppio si è spostata dal Triangolo d'Oro (Myanmar, Laos e Tailandia) alla Mezzaluna d'Oro (Afghanistan, Iran e Pakistan). Da quando, di preciso? Casualmente, da quando gli Stati Uniti hanno occupato l'Afghanistan. Nel 2001, quando i primi soldati americani misero piede in quel paese, la produzione di oppio si estendeva su circa 8.000 ettari; vent'anni dopo, quando gli ultimi di loro se ne andarono, era di 224.000. A proposito: come mai, dopo vent'anni di guerra per esportare la democrazia in quel paese così straordinariamente vocato per la produzione di eroina, gli americani se ne sono andati? Forse perché l'ossicodone (nome commerciale OxyContin), ufficialmente un miracoloso antidolorifico, è stato soppiantato da una nuova droga, il Fentanyl. L'OxyContin è un oppiaceo prodotto dalla casa farmaceutica Purdue Pharma, della famiglia Sakler (patrimonio stimato: 13 miliardi di dollari); il Fentanyl, invece, prodotto in Cina, è completamente sintetico. A voler pensare male, si direbbe che, a questo punto, non vale più la pena di occupare militarmente l'Afghanistan, visto che si può produrre ottima droga senza oppio... Ah, mi sono dimenticato di citare l'ultima coincidenza: la Purdue ha annunciato la chiusura proprio nel 2020.
E vogliamo parlare dello scandalo Iran-Contra [lo scambio di armi con ostaggi che ha coinvolto gli Usa, l'Iran e i Contras in Nicaragua, NdR]? No, rischieremmo di diventare noiosi.

UNA MAREA DI HIPPY SBALLATI
Ma torniamo un attimo alla morte del Free Speech Movement quando, cioè, giovani intellettuali contestatori sono stati soppiantati da una marea di hippy sballati e completamente innocui dal punto di vista politico. Facile, governare i movimenti politici. Basti pensare a ciò che è rimasto al movimento per i diritti civili dei neri dopo le morti (per mano di pazzi isolati, ovviamente) di Malcolm X e Martin Luther King. Dopo la loro morte ci pensò Hollywood a fornire ai giovani neri un nuovo modello: il pappone, che sfrutta le donne nere (ma ha una fidanzata bianca), consuma e spaccia droga, ascolta disco-music, si veste in modo sgargiante e kitsch, si muove ciondolando e adora la auto veloci. Questo è, infatti, il ritratto dei protagonisti delle serie cinematografiche Shaft e Superfly, che rappresentano l'inizio e il vertice più alto (o più basso) della cosiddetta blaxploitation. Terminato questo fenomeno cinematografico, verso la fine degli anni Settanta, la comunità nera fu sommersa da un'ondata di crack, una droga pericolosa e di bassa qualità, derivata dalla cocaina, particolarmente accessibile ai giovani neri. Incidentalmente: almeno di quest'ultima calamità che si abbatté sulla comunità nera la responsabilità ricade sull'Fbi e sulla sua operazione Cointelpro (Counter Intelligence Program).
E la marea di eroina che si diffuse in Italia negli anni Settanta, e che fu la pietra tombale del cosiddetto Sessantotto? Secondo un documentario RaiStoria, anche questa era un'operazione targata Usa: operazione Bluemoon. Il documentario completo è disponibile su YouTube.
Restiamo in Italia, dove, da anni, i radicali si battono per liberalizzare la droga. Lascio al lettore ricostruire genesi e ascendenze del Partito Radicale; per ora occupiamoci di questa loro campagna. L'argomento principale (oltre a quello filosofico-liberale, per cui non esistono né bene né male e ognuno è libero di fare ciò che gli pare e piace) è questo: liberalizzando (attenzione alle parole...) la droga si toglie quel monopolio alla malavita organizzata. E chi si prenderebbe questa fetta di mercato che vale decine di miliardi di euro? Le aziende farmaceutiche, non sazie dei guadagni dei vaccini? Almeno pagherebbero le tasse, si risponde. Beh, non in Italia, certamente. E poi... cosa cambierebbe, per la società? A proposito di mafie... chi ricorda che Falcone e Borsellino furono uccisi quando cominciarono a capire che la mafia non era un fenomeno locale ma con moltissimi collegamenti internazionali e guidato da «menti raffinatissime»?
In somma e in conclusione: molti danno una lettura della storia moderna e contemporanea alla luce della ricerca e controllo delle risorse energetiche, petrolio in primis. Forse è il caso di ampliare quella visione introducendo anche il mercato della droga e il suo uso politico. Perché la droga è certamente un male; ma, forse, è anche una «struttura di peccato», secondo la definizione che ne ha dato Giovanni Paolo II nell'enciclica Sollicitudo Rei Socialis (30 dicembre 1987).

Fonte: ProVita & Famiglia, 04/08/2022

6 - LE ULTIME NOTIZIE SULLA BATTAGLIA PER LA VITA IN AMERICA E NEL RESTO DEL MONDO
Il finanziamento pubblico dell'aborto è alquanto impopolare negli Stati Uniti (il 73% degli americani non è d'accordo), eppure l'amministrazione Biden continua a difenderlo
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera, 8 agosto 2022

Meglio non farsi troppe illusioni: la battaglia per la Vita è solo all'inizio ed è ancora tutta da combattere. In questa fase particolarmente delicata a livello internazionale, non è certo il caso di dormire sugli allori o di accontentarsi di successi parziali. Perché, certo, anche lo Stato dell'Indiana ha varato una legge per limitare l'aborto, dopo la nota sentenza emanata dalla Corte Suprema americana. Ma non basta. La normativa, che entrerà in vigore il prossimo 15 settembre, prevede delle eccezioni quali stupro, incesto, anomalie del feto o pericolo di vita per la madre, purché entro la decima settimana dalla fecondazione. Nel Kansas, però, oltre il 60% degli elettori, chiamati a referendum, ha votato a favore dell'aborto legale, offrendo così un imprevisto assist ai Democratici in vista delle elezioni di midterm di novembre.
Ed i Democratici non mollano... A partire dall'amministrazione Biden, che, senza fornire motivazioni - come evidenziato dal Texas Tribune -, ha deciso di negare al programma federale Medicaid l'estensione dei fondi da due a sei mesi per le neo-mamme, garantendo loro per tale periodo maggiore assistenza sanitaria, così da cercare di ridurre, tra l'altro, la mortalità materna. Washington ha preferito spingere piuttosto per il finanziamento dell'aborto. Una scelta, che il governatore del Texas, Greg Abbott, repubblicano, sarebbe intenzionato ad impugnare in tribunale. Da qui il suo ultimatum a Biden: o revoca la «misura inconcepibile o si prepari ad una battaglia». Da tener presente che il finanziamento pubblico dell'aborto è alquanto impopolare negli Stati Uniti: un sondaggio promosso lo scorso gennaio dall'Università Marist di Poughkeepsie, New York, ha confermato come il 73% degli americani non sia assolutamente d'accordo col fatto che, per uccidere i piccoli nel grembo materno, si utilizzino i soldi delle tasse.
Intanto, in Australia l'eugenetica continua ad imperversare: le recenti statistiche condotte hanno evidenziato come vengano uccise con l'aborto più femmine che maschi. Quella che viene attuata è una vera e propria selezione, promossa convintamente per motivi sessuali, cercando di corrispondere così ai desideri delle giovani coppie, specie di quelle appartenenti alle comunità indiane e cinesi.
Un fenomeno isolato, regionale? Assolutamente no. Fiorella Nash, nel suo libro The abolition of woman, già nel 2018 ha denunciato come nel mondo oltre 160 milioni di bambine siano state eliminate a causa dell'aborto selettivo del sesso; in India, secondo lo SPUC-Society for the Protection of Unborn Children, tra il 1987 ed il 2016 sarebbero state uccise nel grembo materno ben 13,5 milioni di femmine. Anche nel Regno Unito un'inchiesta condotta dal quotidiano The Independent ha rivelato come l'aborto selettivo abbia ridotto la popolazione femminile, specie tra le comunità delle minoranze etniche, di una cifra compresa tra le 1.500 e le 4.700 unità. Numeri sconcertanti, numeri che rivelano come in certi ambienti si abbia e si promuova una concezione della famiglia ormai disumana.
Ciò non induca ovviamente a perdere la speranza, tutt'altro: la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha aperto una nuova stagione pro-life ancora tutta da scrivere. E le buone notizie non mancano anche altrove, come a Porto Rico, dove il disegno di legge n. 693 si ripropone di vietare l'aborto almeno dopo la 22ma settimana, anziché, come prima, considerarlo legale per l'intera durata della gravidanza. Il testo normativo è già stato approvato dal Senato di Porto Rico con 16 sì, 9 no, un'astensione ed un assente, prima di essere trasmesso alla Camera dei Rappresentanti.
Insomma, i germi di speranza ci sono, quanto avviene Oltreoceano dimostra anche come cancellare l'aborto sia tutt'altro che impossibile, ma proprio per questo è tempo di rimboccarsi le maniche e di combattere la Buona Battaglia per la Vita.

Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Mauro Faverzani, nell'articolo seguente dal titolo "Prima marcia in India, in Usa pro-choice all'attacco" parla della situazione in India e negli Stati Uniti d'America.
Ecco l'articolo completo pubblicato su Radio Roma Libera il 15 agosto 2022:

Cominciamo dalle buone notizie: in India, a Nuova Delhi per la precisione, lo scorso 10 agosto si è svolta con successo la prima marcia nazionale per la Vita, partecipatissima e guidata dai vescovi cattolici di rito latino occidentale e di rito siro-malabarese orientale: il programma prevedeva un tragitto di 2,5 chilometri, percorsi in preghiera ed in modo raccolto lungo le vie della capitale.
Nel corso del rilevante evento sono stati ricordati i milioni di bambini uccisi nel Paese negli ultimi cinquant'anni, 51 per la precisione, da quando cioè è stata introdotta la legge che ha malauguratamente legalizzato l'aborto, legge risalente per l'appunto al 1971. L'arcivescovo di rito siro-malabarese Kuriakose Bharanikulangara della Diocesi di Faridabad ha evidenziato come ogni anno in India siano stati compiuti circa 15,6 milioni di aborti, per giungere oggi ad un tragico totale di circa 800 milioni di bambini uccisi nel grembo materno: un'ecatombe...
Era presente alla grande marcia anche il vescovo Deepak Valerian Tauro, ausiliario dell'arcidiocesi di Delhi e presidente della Commissione per la Vita. Per i bimbi abortiti le campane sono suonate a morto dopo la S. Messa celebrata nella cattedrale, Messa che ha concluso ufficialmente la marcia.
Purtroppo però alle buone notizie fan da contrappeso anche questa volta le cattive: nello Utah un giudice, Andrew Stone, recependo le proteste della multinazionale dell'aborto Planned Parenthood, non ha esitato ad infischiarsene della decisione, con cui la Corte Suprema americana ha rovesciato la sentenza Roe contro Wade ed ha restituito ai singoli Stati la possibilità di legiferare in materia: pertanto, il giudice ha bloccato in via preliminare l'entrata in vigore della normativa pro-life. Contro l'arroganza di tale veto il procuratore generale, Sean Reyes, si è detto pronto a battersi con fermezza in tribunale per far rispettare una legge, che intende tutelare la vita dei bambini non ancora nati. A suo giudizio, «la corte distrettuale ha abusato della propria discrezionalità» e la sua sentenza dovrebbe essere pertanto annullata.
Lo Utah è stato uno dei primi Stati a vietare l'aborto dopo la citata sentenza della Corte Suprema, varando una legge pro-life regolarmente firmata dal governatore repubblicano Gary Herbert ed ora in vigore. Tale normativa, che proibisce l'aborto, pone peraltro anche alcune eccezioni come quella relativa ai casi di stupro, di incesto, l'eventuale disabilità del figlio o una situazione di pericolo per la vita della madre. Non solo: a breve, sempre nello Utah, dovrebbe entrare in vigore ed avere pieno effetto anche una seconda legge, la Down Syndrome Abortion Non-Discrimination Act, firmata sempre dal governatore Herbert, con cui si vieta di abortire i bimbi affetti da sindrome di Down.
Dal pubblico al privato, la lotta per la vita non conosce tregua: secondo quanto riferito dall'agenzia francese Médias-Presse-Info, negli Stati Uniti alcune grandi aziende come Amazon e la Apple, sempre dopo la sentenza della Corte Suprema, si sarebbero immediatamente rese disponibili a farsi carico di coprire tutte le spese alle proprie dipendenti, decise ad abortire ma che vivano in Stati ove ciò sia tornato illegale, per consentire loro di recarsi invece in altri ove sia ancora permesso. Tutto spesato, fino ad un tetto massimo di 4 mila dollari.
Non si è fatta pertanto attendere la risposta di diverse sigle pro-life, che hanno lanciato una riuscita campagna di sensibilizzazione via social, invitando tutti gli aderenti a postare una propria foto con un cartello, che recita: «Amazon e Apple, smettete di finanziare l'industria dell'aborto #BoycottAmazon».
La battaglia per la Vita continua: quanto accaduto nelle poche settimane, in cui è entrata in vigore la sentenza della Corte Suprema americana, dimostra l'importanza di mantenersi informati e d'esser sempre ben desti e pronti a reagire a qualsiasi abuso compiuto, diversamente destinato a tradursi purtroppo in vite umane spezzate nel grembo materno.

Fonte: Radio Roma Libera, 8 agosto 2022

7 - LETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO
La Commissione Teologica Internazionale sembrava smentire l'esistenza del Limbo, ma in realtà ha ribadito la necessità e l'urgenza di battezzare i bambini
Autore: Pietro Guidi - Fonte: Redazione di BastaBugie, 24 agosto 2022

Buongiorno e grazie per tenere vivo il sito di BastaBugie.
Ho studiato teologia (senza arrivare alla laurea), spiritualità cattolica e sono stato molto attivo in gruppi di preghiera. Forte della mia preparazione andai nel 2000 a Medjugorje pronto a smentire qualsiasi menzogna vi avessi trovato. Ci andai in preghiera chiedendo alla Madonna stessa di farmi luce. Da allora credo fortemente e fermamente alle apparizioni di Medjugorje.
Sono molto attratto dalla grande preparazione della Redazione di BastaBugie che ringrazio ancora di cuore; per questo chiedo la gentilezza di approfondire la cosiddetta eliminazione del limbo da parte della Commissione Teologia Internazionale del 2007.
Con tanta stima e riconoscenza,
Fabio

Buongiorno,
faccio riferimento all'articolo "Le apparizioni a Medjugorje sono vere o false?" pubblicato il 6 luglio 2022 e al conseguente Vostro commento per segnalare che Papa Benedetto XVI, allora reggente in carica, nel 2007 approvò la relazione della Commissione Teologica Internazionale, la quale tende a smentire l'esistenza del Limbo.
Certo, le risultanze della Commissione non sono certo un obbligo di fede. E nemmeno l'opinione del Papa che le ha fatte sue condividendole. Non si tratta, insomma, di un Magistero né dogmatico né, tanto meno, infallibile. Di certo, però, un Magistero della Chiesa di cui si deve tenere conto.
Inoltre, direi, le argomentazioni non paiono peregrine e su di esse si può riflettere serenamente.
Grazie per l'attenzione.
Pasquale

Salve, riguardo all'articolo sulle apparizioni a Medjugorje, vorrei sapere se nella risposta è stato tenuto conto della posizione della Chiesa espressa nel documento "La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo".
Se la Chiesa sta ancora ragionando e indagando sull'esistenza del Limbo, forse la frase della Madonna non è del tutto contraria alla Dottrina.
Che ne pensate?
Grazie e cordiali saluti
Massimiliano

RISPOSTA DELLA REDAZIONE

Cari lettori,
in redazione sono arrivate diverse e-mail di risposta alle nostre considerazioni sulle apparizioni di Medjugorje relativamente a un messaggio al veggente Jakov nel quale la Madonna sembra contraddire l'insegnamento della Chiesa sul Limbo (clicca qui). Vorrei ribadire quanto già scritto e cioè che noi di BastaBugie "attendiamo il giudizio della Chiesa su questo fenomeno". Quindi non ci esprimiamo sulla veridicità o meno delle apparizioni. Invece mi interessa ribadire la dottrina di sempre della Chiesa riguardo al Limbo.
La maggior parte di voi ha citato un documento del 2007 della commissione teologica internazionale, redatto dopo alcuni studi fatti per volontà dell'allora Papa Benedetto XVI. Questo documento è passato alla storia come l'abolizione del Limbo da parte della Chiesa. Ma è proprio così? Assolutamente no.
Innanzitutto bisogna chiarire qual è l'autorità della commissione teologica internazionale che ha redatto questo documento: non ha nessun valore a livello magisteriale. Questa commissione è semplicemente un gruppo di teologi che dà il suo parere, ma i loro atti, oltre a non essere ovviamente vincolanti per nessun credente, non rientrano nemmeno nel magistero ordinario della Chiesa. Quello che dicono è la loro personale opinione. Anche se il Papa ha promosso o approva le loro conclusioni non aggiunge nessuna autorità al documento, perché le approva come teologo/opinionista privato e non come Papa, visto che non ha fatto un pronunciamento magisteriale su questo tema. Diverso sarebbe stato se, dopo aver fatto studiare la questione dai teologi, il Papa avesse deciso di fare un pronunciamento magisteriale su questo tema, ma così non è stato. Invece la dottrina del Limbo ha dalla sua parte moltissime dichiarazioni del Magistero della Chiesa. Per esempio il sinodo di Cartagine, di Pistoia, concilio di Lione, il catechismo di San Pio X, San Tommaso d'Aquino (il più grande dottore della Chiesa, la cui dottrina è stata ampiamente utilizzata dal Magistero della Chiesa) e altri che non sto a citare. Quindi mi sembra sbagliato affidarsi all'opinione di alcuni teologi, quando abbiamo a disposizione diversi testi magisteriali o di teologi di sicura dottrina, come San Tommaso.
Poi bisognerebbe chiedersi qual è il clima culturale all'interno del quale è nata questa commissione. Nel post-concilio sono stati messi in dubbio dai teologi più in voga anche i punti certi della nostra fede, ad esempio: l'aspetto sacrificale della Messa, l'importanza del sacerdozio, l'efficacia del culto dei santi, l'esistenza dell'inferno, la necessità della penitenza ecc. Pensare che la commissione sul Limbo debba rivedere le cose perché ancora la Chiesa non ci ha capito niente è sbagliato e non era certo nelle intenzioni di Papa Benedetto XVI. Tra l'altro questo è esattamente l'opposto del concetto di Tradizione, che significa tramandare quello che abbiamo ricevuto, come aveva ben chiaro il cardinal Ratzinger prima e Papa Benedetto XVI poi. Certamente si può sempre spiegare ed esplicitare meglio questo deposito della fede che abbiamo ricevuto, ma non stravolgerne il significato.
Ma visto che i lettori che ci hanno scritto citano questo documento della Commissione Teologica Internazionale vediamo esattamente di che si tratta e per far questo leggiamo attentamente cosa dicono le conclusioni di questo documento, che riassumono il lavoro della commissione, per capire di che cosa si tratta.

COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
102. Nella speranza di cui la Chiesa è portatrice per l'umanità intera e che desidera nuovamente proclamare al mondo di oggi, esiste una speranza per la salvezza dei bambini che muoiono senza Battesimo? Abbiamo attentamente riesaminato questa complessa questione, con gratitudine e rispetto per le risposte date nel corso della storia della Chiesa, ma anche con la consapevolezza che spetta a noi dare una risposta coerente per il momento odierno. Riflettendo all'interno dell'unica tradizione di fede che unisce la Chiesa in tutte le epoche, e affidandoci completamente alla guida dello Spirito Santo che secondo la promessa di Gesù guida i suoi seguaci «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), abbiamo cercato di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo. La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza. Vi sono molte cose che semplicemente non ci sono state rivelate (cfr Gv 16,12). Viviamo nella fede e nella speranza nel Dio di misericordia e di amore che ci è stato rivelato in Cristo, e lo Spirito ci spinge a pregare in gratitudine e letizia incessante (cfr 1 Ts 5,18).
103. Ciò che ci è stato rivelato è che la via di salvezza ordinaria passa attraverso il sacramento del Battesimo. Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione. Piuttosto, come vogliamo qui in conclusione ribadire, esistono forti ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato di fare per loro, cioè battezzarli nella fede e nella vita della Chiesa.


Prendendo seriamente le conclusioni di questa commissione ci accorgiamo che non hanno detto quello che i mezzi di comunicazione di massa e l'opinione pubblica hanno creduto e cioè l'abolizione del Limbo. Siccome non ci sono argomentazioni forti per dimostrare l'inesistenza del Limbo, gli stessi estensori del documento finale hanno scritto: "sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza". Il documento quindi non porta a nulla di certo, ma si basa su una vaga speranza. Insomma si può sperare ciò che si vuole, ma è bene tener presente come questa non sia una conclusione teologica maturata in base a studi fatti sulla Scrittura, la Tradizione e il Magistero della Chiesa.
Del resto questo documento parte fin dall'inizio da motivazioni sociologiche piuttosto che teologiche. Vi si legge: "In questi nostri tempi sta crescendo sensibilmente il numero di bambini che muoiono senza essere stati battezzati. (...) Alla luce di questi sviluppi si ripropone con nuova urgenza l'interrogativo sulla sorte di questi bambini. (...) Le persone trovano sempre più difficile accettare che Dio sia giusto e misericordioso se poi esclude dalla felicità eterna i bambini, siano essi cristiani o meno, che non hanno peccati personali". Come si vede sono motivazioni non dottrinali, ma, semplicemente, sociologiche: partono da quel che dice la gente. Per fare un esempio provocatorio sarebbe come dire: "Siccome oggi sono sempre di più le donne che abortiscono è urgente rivalutare se l'aborto è un peccato o no". Ovviamente sto estremizzando, ma lo faccio per far capire che non vengono portati argomenti teologici in favore di questo nuovo studio. Gli unici dati sono sociologici e ci dicono che i bambini battezzati sono sempre meno e che le persone reputano difficile credere al Limbo. Ma la morale cattolica non cambia a seconda di ciò che fa o dice la gente.
Andando a leggere i motivi teologici che il documento porta a favore del superamento del Limbo si scopre che in realtà è un argomento solo: la volontà salvifica universale di Dio. Insomma Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Ovviamente questo è vero e si trova anche nella Scrittura (1Tm 2,4). Ma questo concetto, che di per sé è giusto, è stato equivocato: volontà salvifica universale non vuol dire assoluta. Dio non ci salva indipendentemente da quello che facciamo, infatti Gesù ha chiaramente affermato nel Vangelo che per la salvezza sono necessari la fede in Lui e il battesimo. Infatti dire che Dio vuole salvare tutti, non vuol dire che tutti si salvano, altrimenti non dovrebbe esistere neanche l'inferno.
La commissione, per avvalorare il suo pensiero cita "motivi liturgici" che farebbero sperare nella salvezza dei bambini morti senza battesimo. È ironico notare come, prima della riforma liturgica del 1970, non esistesse nessun motivo liturgico in quanto non si poteva nemmeno celebrare il funerale per i bambini morti senza battesimo. Ed era giusto così, perché non facendo parte della Chiesa ed essendo esclusi per sempre dalla visione beatifica il sacramentale del funerale è inutile ed è pure una menzogna, perché finge che il bambino appartenga alla Chiesa quando non è vero. Invece per i bambini morti dopo il battesimo c'era il funerale in bianche vesti e con le campane suonate a festa perché si aveva la certezza che fosse andato in paradiso. Come potete capire la liturgia della Chiesa era molto chiara su questo punto. Invece la riforma liturgica ha introdotto la possibilità di celebrare funerali per questi bambini, oltre che per altre categorie di persone, ad esempio chi si era suicidato. Quindi i pretesi "motivi liturgici" esistono solo nelle riforme post-conciliari che però non è detto che siano infallibili.
È inoltre interessante notare come, nell'ultimo punto del documento, gli stessi che lo hanno redatto ci tengono a precisare che nonostante quanto affermato nel documento, lo stesso non deve essere usato come scusa per ritardare il battesimo: "Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione".
Questo smentisce clamorosamente chi afferma che è da considerarsi superata la dottrina del Limbo. Non ci credevano nemmeno gli estensori del documento che anzi raccomandavano il battesimo dei bambini. Se fosse certo che questi bambini vanno in paradiso anche senza battesimo, sarebbe incomprensibile la fretta per un battesimo evidentemente inutile.
Concludendo, ed ancora una volta estremizzando per rendere l'idea, sarebbe come se un contadino dicesse che tirarsi la zappa sui piedi non fa male, però, per sicurezza, è meglio non tirarsela.

LETTERE ALLA REDAZIONE: ANCORA SUL LIMBO E I BAMBINI MORTI SENZA BATTESIMO
Nel Limbo non c'è nessuna pena da scontare e si vive in uno stato di felicità naturale: questo consola molto chi ha perso un bambino senza la possibilità di battezzarlo
di Pietro Guidi
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7127

LETTERE ALLA REDAZIONE: LE APPARIZIONI A MEDJUGORJE SONO VERE O FALSE?
In un messaggio al veggente Jakov la Madonna sembra contraddire l'insegnamento della Chiesa sul Limbo
di Pietro Guidi
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7055

DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
Le risposte del direttore ai lettori

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 24 agosto 2022

8 - OMELIA XXII DOMENICA T. ORD. - ANNO C (Lc 14,1.7-14)
Chiunque si esalta sarà umiliato
Fonte Il settimanale di Padre Pio

Nulla piace a Dio se non l'umiltà e tutto ciò che si fa con umiltà. Questa frase potrebbe benissimo sintetizzare il messaggio delle letture di oggi. Rileggiamo ora con attenzione tre frasi della prima lettura. La prima è questa: «Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso» (Sir 3,17). Non è tanto l'opera buona che compiamo a darci merito e ad essere apprezzata dal prossimo, ma è soprattutto l'umiltà con cui la facciamo. Insegnava san Vincenzo de Paoli che la nostra carità sarà gradita al povero solo se sarà accompagnata dall'umiltà di cuore, altrimenti diventerebbe solo una umiliazione.
La seconda frase su cui mi piace soffermarmi è la seguente: «Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore» (Sir 3,18). Vantarsi del bene che abbiamo e del bene che riusciamo a fare è come rubare la gloria a Dio. Al contrario, ringraziare di cuore il Signore, ritenersi indegni di tutto ciò che Egli ci dona, e dare a Lui ogni gloria, è la migliore garanzia per continuare a ricevere i suoi benefici e per continuare a riceverne di sempre più grandi.
La terza frase è la seguente: «Ai miti Dio rivela i suoi segreti» (Sir 3,19). Con questa frase comprendiamo chiaramente quelle che sono le preferenze di Dio. Egli, usando un linguaggio umano, è attratto dall'umiltà di cuore e nei confronti degli umili la sua generosità non ha limiti. Quanto più si è miti ed umili di cuore, tanto più ci si avvicina al Cuore di Gesù e si comprendono i suoi segreti quasi per connaturalità. Facciamoci caso: ovunque Gesù e Maria sono apparsi su questa terra, si sono manifestati a persone umili, di cuore e di condizione. E questo fin dall'inizio, da quando a Betlemme gli angeli andarono ad invitare gli umili pastori per adorare il Bambino Gesù.
Il brano del Vangelo di oggi ci presenta una breve ma bellissima parabola, quella dell'invito ad un pranzo di nozze. Gesù, per raccontare questa parabola, prese spunto da un banchetto che si era tenuto in casa di un fariseo, banchetto al quale era stato invitato anche lui. Egli, allora, prese la parola e disse: «Quando sei invitato va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: amico, vieni più avanti!» (Lc 14,10). In questo caso, colui che è invitato al primo posto fa una bella figura davanti a tutti; se, al contrario, occupando il primo posto, è costretto a cederlo ad un ospite più ragguardevole, egli riceve una umiliazione.
Così avviene anche nella nostra vita. Se ci facciamo piccoli ed umili di fronte a Dio e al prossimo, allora saliremo molto in alto. Diversamente, se ci gonfiamo di superbia, rimarremo sempre nella nostra meschinità. Al termine della parabola, Gesù infatti disse: «Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato» (Lc 14,11).
Tutti i Santi sono stati umili, altrimenti non sarebbero stati innalzati da Dio così tanto. Un santo che si distinse in modo particolare per l'umiltà fu san Francesco d'Assisi. Un giorno frate Masseo gli chiese: «Perché tutto il mondo viene dietro a te?». San Francesco ci pensò un attimo e poi disse con piena convinzione: «Vuoi sapere perché? Perché Dio, fra tutti i peccatori, non vide nessuno più vile di me. Per questo motivo egli ha scelto me per confondere la nobiltà, la grandezza, la fortezza, la bellezza e la sapienza del mondo, affinché si sappia che ogni virtù e ogni bene viene da Lui e non dalla creatura, e nessuna persona possa gloriarsi» (cf FF 1838).
San Francesco era talmente umile che diceva a se stesso: «Se l'Altissimo avesse concesso grazie così grandi a un ladrone sarebbe più riconoscente di te, Francesco» (FF 717). E così scriveva nella lettera rivolta a tutti i fedeli: «Mai dobbiamo desiderare di essere sopra gli altri, ma anzi dobbiamo essere servi e soggetti ad ogni umana creatura per amore di Dio» (FF 199).
Impariamo da san Francesco e anche noi andremo molto in alto.

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

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