LETTERE ALLA REDAZIONE: GUARITA DA CRISTO, NON DAGLI PSICOLOGI
Una ragazza racconta la sua rinascita dopo anni di disturbi mentali e accusa: ''la psicoterapia senza Dio è una trappola''
di Don Stefano Bimbi
Gentile redazione di BastaBugie,
apprezzo il vostro sito e vorrei condividere le cose che ho raccontato a un uditorio lontano da Dio e quindi ignorante dell'abc della salvezza. Ero a un corso universitario per docenti di sostegno, in un contesto in cui si parlava del trattamento del disturbo mentale solo in termini di scienze umane ed è per questo motivo che ho declinato le mie parole verso i fondamentali dell'annuncio cristiano. Il motivo che mi ha spinto a parlare di me è che sono proprio queste le occasioni che mi confermano l'utilità (oserei dire, "il privilegio") di avere una storia di sofferenza... cioè quando può essere a vantaggio dell'edificazione del Regno di Dio nei fratelli. Ecco dunque la mia storia.
Ho conosciuto l'abisso del disturbo mentale. Il disturbo ossessivo-compulsivo è un pozzo senza fondo che quanto più ti fa credere che ti stai tirando su tanto più ti tira giù. Per dieci anni la mia testa ha vissuto come in un film horror o uno stato anarchico, in cui a dettar legge erano: verso me stessa, l'autosabotaggio; verso gli altri, il senso di colpa; verso la realtà, una dispercezione senza quartiere. Per dieci anni sono entrata e uscita dalla psicoterapia, assunto farmaci, passato depressioni più o meno latenti in cui più tentavo di risolvere i miei pensieri più mi ci avvitavo dentro. "E se avessi ragione io e voi torto?" era questa la domanda che facevo sempre ai dottori ma non trovavo mai una certezza: questo mondo è diventato il regno del relativismo, in cui niente è sbagliato o tutto è giusto... Insomma, non c'era modo in cui io potessi provare la pace di una cosa semplice quanto dirimente: avere fiducia, conoscere la verità delle cose.
Mentre succedeva tutto questo, negli ultimi anni di questa storia, io ricominciavo ad entrare in una chiesa e inginocchiarmi davanti al crocifisso: io, da convinta comunista che ero dicevo robe del tipo: "se ci sei, boh, io ti prego...". Proprio così. Poi ricominciai ad andare a Messa la domenica. Cercavo disperatamente qualcuno di cui non potessi mettere in dubbio la parola, qualcuno decisamente fuori di me, più in alto di me. Fu allora, dalle tenebre della malattia, che è nato il mio desiderio di Dio. Perché vedete, è proprio come un incontro dove ci sono due persone che si vengono incontro e cominciano a conoscersi, ma qui è di più, perché l'incontro è tra una figlia ritrovata e suo padre, Dio Padre. Tra una sorella e suo fratello, Gesù Cristo. Durante la mia ultima depressione, la più profonda, avevo perso tutto e pensavo che sarebbe stato persino meglio farla finita: lì sentii che l'unica mia speranza era Dio, mi ci aggrappai con tutta me stessa. E sapete, a differenza di noi esseri umani, Lui non delude mai le speranze perché ha dato la sua vita per ognuno di noi. Così, il Signore mi ha salvato: Gesù mi ha, per così dire, "risorto". A novembre 2022 ho deciso di lasciare la psicoterapia e abbandonare i farmaci per sempre, spinta dalla risoluzione che dentro di me da allora in poi avrebbe parlato una sola persona: Gesù Cristo. Col tempo sono guarita per opera dell'adesione della mia volontà a Lui e il lavoro della sua vita divina in me: ho stabilito un rapporto sano con me stessa, con gli altri e con la realtà, perché vivo da figlia di Dio, ed è Lui la Verità. Anzi, più esattamente: la Via, la Verità e la Vita.
Ogni società che vuole fare a meno di Dio, ogni discorso che si fonda su principi solo umani, è fallimentare dall'inizio alla fine. Sperare di curare l'uomo con strumenti unicamente psicologici non solo è una strategia irrisoria, ma ingannevole. Questo perché l'uomo non è solo un animale razionale, come diceva Aristotele, ma è anche creato a immagine e somiglianza di Dio, come ci ricorda la Genesi. Ogni giorno ci vengono propinati slogan come "credi in te stesso", "ce la fai grazie alle tue capacità", ma sono tutte illusioni. Crediamo di vivere in un mondo più moderno, inclusivo e invece quando ci guardiamo attorno, cosa vediamo? Ansia, depressione, nevrosi, paure, disordini, perversioni, guerre. Una grande bugia! Tutti questi disagi, che chiamiamo le "malattie del secolo", hanno radici ben più profonde. E queste radici si trovano in tutto ciò che comporta la lontananza dell'uomo da Dio. Infatti se l'uomo non segue il sentiero della vera vita indicata da Dio, cioè la vita eterna che è lo stare in comunione con la Trinità, semplicemente muore. Io non sarei guarita senza la Parola di Dio, senza ricevere dentro di me il grande dono dell'Eucaristia che è la persona stessa di Gesù, senza lasciarmi lavare l'anima dai peccati nella Confessione, senza confermare in me la presenza dello Spirito Santo ricevuto nella Cresima. Soprattutto questo non sarebbe successo se non avessi deciso di fidarmi di Dio anche senza capire all'inizio, come un bimbo fa con i genitori perché sono i genitori e questo gli basta. Chi conosce il cuore dell'uomo se non colui che l'ha creato e può ricrearlo. Quel Gesù che ha assunto su di sé ogni dolore, ogni vizio nelle piaghe sulla croce, per redimerlo? È questa la buona notizia di ogni tempo.
Ecco qualche esempio di come, facendomi curare da Gesù, facendo entrare il suo modo di pensare praticamente e metodicamente nella mia psiche e nel mio essere, cioè vivendo e ragionando secondo Dio, riportando tutto a Lui, alcuni meccanismi si sono trasformati in una risorsa per me e il prossimo. L'allarmismo si è trasformato nella cura dell'altro, la cervelloticità nel discernimento, le paure nella pace di Cristo, il ritualismo fondato sull'insicurezza nel fondare la certezza in Dio mia roccia, il senso di colpa e il rimuginìo nella libertà di poter scrivere una storia sempre nuova da figlia del Risorto.
State certi che tutto l'uomo, corpo, mente, spirito e anima, può salvarsi solo trasformandosi nell'uomo nuovo che si è incarnato in Gesù Cristo. Alle scienze umane il grande compito di essere umile strumento del vero Medico. Così, il reale "progetto di vita" di ogni uomo è corrispondere all'immenso amore con cui Dio lo ha amato dall'eternità, ognuno nell'unicità della propria vocazione. Quale amore più grande di questo?
Elena Palazzi
RISPOSTA DEL SACERDOTE
Cara Elena,
grazie per la tua lunga e intensa testimonianza. L'ho letta con profonda gratitudine e commozione.
Nel tuo racconto vibra qualcosa che oggi, purtroppo, si sente sempre meno: una fede viva, vissuta nel concreto, provata nel dolore,
Hai ragione quando dici che la cultura contemporanea tenta di curare l'uomo partendo solo dall'uomo stesso. È una strategia cieca: non si può guarire davvero senza verità, e non esiste verità senza Dio. Le "malattie del secolo" non sono solo psicologiche o sociali, ma sono essenzialmente spirituali. Nascono da una frattura profonda: la separazione dell'uomo dal suo Creatore. Non è un caso se nel Medioevo non si ha notizia di un solo suicidio. Nemmeno uno. Eppure è la storia di mille anni, mentre oggi i suicidi sono una delle principali cause di morte tra i giovani.
La tua esperienza lo conferma: nessuna terapia può dare pace se manca il perdono dei peccati, nessun farmaco può guarire l'anima senza la Grazia di Dio. Questo, ovviamente, non è un disprezzo delle cure umane, che possono essere strumenti utili, ma la verità va detta: senza Cristo, ogni cura resta monca.
Tu non solo hai trovato la forza di alzarti dal fondo dell'abisso, ma hai lasciato che fosse Cristo stesso a farti "risorgere". E oggi testimoni, con parole forti e vere, che solo tornando a Dio l'uomo può tornare a essere se stesso.
Grazie per aver avuto il coraggio di parlare della tua storia anche in un contesto accademico, probabilmente ostile. È in questi luoghi che serve la voce dei figli di Dio, non per giudicare, ma per testimoniare.
La tua lettera è già apostolato. È già annuncio. Ed è anche profezia, perché grida quello che il mondo non vuole più sentire: che c'è salvezza, e si chiama Gesù Cristo.
Continua così. Non smettere mai di parlare, di scrivere, di portare la tua esperienza. Perché la verità che hai incontrato, e che ti ha guarita, è quella che può liberare tanti.
Fonte: BastaBugie, 21 maggio 2025
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