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BastaBugie n.67 del 30 gennaio 2009

LA CITTÀ DEL VATICANO COMPIE 80 ANNI

A Roma una mostra da visitare

di Paolo Pittaluga

 L’ anno appena iniziato ha un sapore tutto particolare per lo Stato della Città del Vaticano.
  Ricorre infatti l’ottantesimo della fondazione. Che risale all’11 febbraio 1929, giorno della stipula dei Patti Lateranensi. Per celebrare la ricorrenza il Governatorato dello Stato Pontificio ha organizzato una mostra, allestita nel Braccio di Carlo Magno, che ne racconta il cammino e descrive la struttura. L’esposizione è promossa dal presidente del Governatorato, il cardinale Giovanni Lajolo e dal segretario dello stesso organismo, il vescovo Renato Boccardo ed è realizzata col contributo dell’Azienda comunale elettricità e acqua di Roma, l’Acea. Il comitato scientifico che ne cura la realizzazione è presieduto da monsignor Boccardo e formato da rappresentanti delle diverse Amministrazioni vaticane ed è coordinato da Barbara Jatta della Biblioteca Apostolica Vaticana.
  Nell’occasione è stato realizzato un plastico in legno di betulla dell’intera Città del Vaticano.
  L’esposizione si articola in cinque sezioni: la prima, Il Vaticano prima del 1929,  analizza l’immagine e la topografia del Vaticano nei secoli e illustra lo sviluppo e le modifiche urbanistiche e topografiche della città partendo da alcune immagini a stampa del XVI e XVII secolo. La seconda sezione, Papa Pio XI, è dedicata alla figura di Achille Ratti, Pio XI (1922-1939). In mostra un piviale della manifattura di Como, la mitria del Pontefice, un ritratto inedito e documenti e cimeli vari che lo riguardano. La terza sessione è dedicata ai Patti Lateranensi, al Trattato e al Concordato che furono sottoscritti dal segretario di Stato, il cardinale Pietro Gasparri e da Benito Mussolini in qualità di capo del governo italiano.
  Sono esposti documenti inediti relativi alle lunghe trattative intercorse prima del 1929 e, per la prima volta, è visibile il documento originale del Trattato, che è conservato nell’Archivio segreto vaticano. Con la quarta sezione – La costruzione dello Stato – si entra nel nucleo centrale della mostra, quello dedicato alla nascita del nuovo Stato. Proprio all’indomani dell’11 febbraio iniziarono le opere strutturali e infrastrutturali dello Stato, dal Governatorato al tribunale, dalla stazione ferroviaria alla radio. E ancora le poste, i musei, l’accademia delle scienze, l’autoparco, le nuove porte, la Residenza estiva di Castel Gandolfo solo per citare gli edifici principali.
  La città venne costruita dalla volontà di Pio XI sui progetti dell’architetto piemontese Giuseppe Momo e dall’impresa dell’ingegnere Leone Castelli. È possibile vedere i disegni e i plastici degli edifici e molte fotografie dell’epoca: la documentazione proviene dalla direzione dei servizi tecnici del Governatorato ma anche dall’Archivio di Stato di Torino e dal Fondo Giuseppe Momo. La quinta e ultima sezione – Gli altri pontificati – descrive il periodo che intercorre tra la fine del pontificato di Pio XI (1939) e i nostri giorni e tratteggia i Papi che si sono succeduti – Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – esponendone un ritratto proveniente dai Musei vaticani. La mostra sarà aperta, con ingresso libero – dal 12 febbraio al 10 maggio prossimi – tutti i giorni dalle 10 alle 18, il mercoledì dalle 13 alle 18.
  È disponibile anche un catalogo, pubblicato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, stampato in due versioni, economica e di lusso che sarà in vendita al bookshop. Per informazioni 06.97619191.

Pubblicato su BASTABUGIE n.67
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