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LETTERE ALLA REDAZIONE: COSTANZA MIRIANO E AMORIS LAETITIA... LA DISCUSSIONE CONTINUA
Molti lettori ci hanno scritto dicendo la loro opinione sul caso dell'ostetrica Flora Gualdani che ha consigliato legatura di tube e contraccezione in ''casi particolari''
di Giano Colli

Spettabile Redazione di BastaBugie,
ho letto l'articolo "Anche Costanza Miriano promuove Amoris Laetitia?" e la vostra risposta. BastaBugie è un sito interessante le cui posizioni sono spesso condivisibili, altre volte discutibili. Così, nell'articolo si dà pacificamente per scontato che Amoris Laetitia sia un testo contenente affermazioni non condivisibili.
Ora, si da il caso, che a me personalmente questo Papa non piaccia un granché, che non sia d'accordo con molte sue politiche e anche molte affermazioni contenute proprio in quel testo... ma... ma il Papa è lui, non io. Il successore di Pietro è lui e non io, il Pastore della Chiesa è lui e non io, il Vicario di Cristo è lui, non io; l'Autorità in materia di fede è lui, non io... Insomma, anche se per la prima volta in assoluto - nella mia vita mai è accaduto che non comprendessi o non facessi naturalmente mio il pensiero della Chiesa e il suo magistero - mi scopro a pensare diversamente e a malincuore (!) mi tocca ammettere che io non sono il Papa...
Si, come affermate spesso, il magistero non può essere contraddetto, ma prima di affermare che, al contrario, lo è, occorre tempo. A noi che viviamo in questo tempo è chiesta la fedeltà e l'obbedienza. Ai posteri, magari ad altri pontefici o Concili, spetterà di correggere o precisare meglio eventuali deviazioni moderne.
Il magistero che molti richiamano ed usano come uno scudo (e anche arma di offesa) dice anche che porsi contro il Papa significa porsi contro la Chiesa e, in tutta sostanza, porsi fuori da essa. Quindi potrebbe darsi il caso che uno debba porsi la domanda: chi è veramente eretico?
Con tutto ciò, non è che manchino esempi di genuini pensieri eretici - ad esempio quando si afferma che il diavolo non esiste!... - ma ciò è normale: quando mai non è stato così? Semmai perché non insistere su affermazioni come queste per sconfessare pensieri anticristici e contrari ad un magistero incontrovertibile?
Grazie per l'attenzione.
Roberto

Gentile Redazione,
mi pare che nell'articolo che avete pubblicato sulla Miriano e l'Amoris Laetitia la vostra conclusione manchi di coerenza.
Se è vero che pubblicate solo autori allineati con la dottrina cattolica tradizionale e date ragione a Denise non potete dire, contestualmente, che continuerete a dare spazio alla pur brava Costanza, senza chiederle un minimo di ritrattazione sul punto.
Giulio

Spettabile Redazione,
nell'articolo che avete pubblicato è molto chiaro come si rigirano a proprio favore le scelte in certe situazioni difficili! L'ostetrica Flora Gualdani è nel pieno di questo senso di potere permeato di "bontà a fin di bene!". Ma è l'ego che parla e che fa! Che quasi "corregge" le imperfezioni di Dio nelle sue creature, ma non promuovendo il loro bene vero, che è secondo il "pensiero" di Dio e non sempre coincide con il pensiero che abbiamo noi del bene! Tutto questo discorso è falso agli occhi del Signore! Basta leggere e meditare il Vangelo, il Magistero della Chiesa, il Catechismo della Chiesa Cattolica, i Santi e i Padri della Chiesa!
Nelia

RISPOSTA DEL DIRETTORE

Cari lettori,
abbiamo pubblicato alcune delle tante mail che ci sono giunte sull'articolo in questione.
Certamente noi non siamo il Papa, né lo invidiamo per questo gravoso compito di importante responsabilità. La lettrice Denise ci faceva notare le contraddizioni di Costanza Miriano che prima difende la dottrina morale di sempre della Chiesa (criticando il "caso per caso" con il quale si vorrebbe scardinare tale dottrina), ma poi si definisce una "vera santa" una ostetrica che in alcuni casi non ha applicato tale dottrina. Nella nostra risposta non potevamo che citare i documenti della Chiesa (di valore magisteriale): Catechismo della Chiesa Cattolica, Familiaris consortio, Veritatis Splendor, Humanae Vitae, una lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede. Sono documenti di papi (san Paolo VI, san Giovanni Paolo II) dichiarati santi da Papa Francesco. In questi documenti si chiarisce bene la dottrina degli atti «intrinsecamente cattivi» (intrinsece malum): questi atti sono peccaminosi sempre e per sé, ossia per il loro stesso oggetto, indipendentemente dalle ulteriori intenzioni di chi agisce e dalle circostanze.
Conosciamo personalmente Flora Gualdani e sembrano opportune alcune precisazioni in merito alla sua posizione. La Gualdani nel suo scritto narra casi in cui lei ha deciso di agire in un certo modo. Questo racconto non sembra avere la pretesa di una dichiarazione dottrinale, né di una mancata accettazione della dottrina tradizionale della Chiesa. I casi infatti vengono raccontati dentro uno scritto nel quale, pur con un terminologia da profana e non da teologa di professione e quindi anche adoperando espressioni non precisissime e passibili di qualche contestazione, si propone (anche con coraggio, dato che lo scritto è apertamene rivolto contro Chiodi, un professore di teologia molto di moda oggi)  di ribadire la dottrina della Humanae vitae, anche con accenti apologetici. Non si propone quindi una nuova dottrina o un'altra dottrina e la stessa trattazione dei "casi limite" non è svolta per teorizzare la possibilità né la liceità di tali "casi limite" o per contrastare la dottrina degli "intrinsece malum" (come sembra accennare la lettrice Denise nella sua mail), ma come aspetti di un racconto autobiografico. Quindi non esempi da seguire ma "casi" dolorosi e travagliati intervenuti nella sua storia personale.
Questo distingue le affermazioni della Gualdani da quelle di chi teorizzasse una dottrina sbagliata in conseguenza di tali "casi limite". La Gualdani racconta dei fatti a lei intervenuti senza farne necessariamente discendere dei principi. Certo, queste sue azioni sono e resteranno sempre inaccettabili, ma nel suo racconto sono presentate come azioni travagliate, combattute, non pienamente chiarite probabilmente nemmeno a se stessa e come tali presentate.
Rispondendo al lettore che ci accusa di scarsa coerenza, ribadisco che non possiamo pretendere una ritrattazione di Costanza Miriano, come ci chiede il lettore. Noi la conosciamo personalmente e pensiamo che sia libera di precisare la sua posizione oppure di lasciar correre. Chi siamo noi per dirle cosa deve o non deve fare? Per quanto riguarda il nostro sito noi cerchiamo di scegliere i migliori articoli in circolazione scartando quelli non in linea con la dottrina cattolica. San Tommaso nelle sue opere scrive ben quattro volte che tutto ciò che di vero viene scritto o detto è opera dello Spirito Santo indipendentemente dalla santità di chi lo dice o scrive. Questa apertura mentale nel nostro piccolo cerchiamo sempre di averla nella scelta degli articoli da pubblicare.
Per concludere: nessuno sconto sulla dottrina, ma anche nessuna condanna per le persone per alcune loro sbavature di natura non dottrinale, ma esperienziale (senza pretesa di essere dottrina). Si può essere indulgenti su chi ha scritto l'articolo (e sulla Miriano che l'ha rilanciato) senza per questo rinunciare a denunciarne l'ambiguità e la conseguente pericolosità. È quello che abbiamo tentato di fare con la nostra precedente risposta (chi fosse interessato può leggerla cliccando qui). Del resto è il Vangelo che ci invita a condannare il peccato e non il peccatore.

DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
Le risposte del direttore ai lettori

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Fonte: Redazione di Bastabugie, 2 ottobre 2019