
I PIÙ LETTI DEL MESE

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di I

Nel pomeriggio di oggi sarò a Sulmona a parlare di educazione. Non credo che sarebbero in tempo per disdire il programma e l'invito, neanche se un agente della Cia (Colpire Imbroglione Astute) origliando dal mio giardino mi avesse sentito compiere alcune nefandezze, giusto ieri sera.
Tanto per cominciare mi sono risentita perché Lavinia ha detto che vuole stare in camera col babbo, se in albergo ci dobbiamo dividere, e l'ho fatta oggetto di una serie di rappresaglie morali fino a che non è stata costretta a dichiararmi amore eterno. Le ho fatto anche la più infingarda, abietta, ripugnante domanda che una madre possa fare al suo bambino: vuoi più bene al babbo o alla mamma? (E la risposta esatta era una sola).
Ho proseguito con reazioni scomposte e per niente sagge a un figlio che stava dribblando il ripasso di scienze ("tanto esco due ore prima per venire a Sulmona"). Ho cominciato con voce soave e ferma illustrando la bellezza dello studio fatto non per il professore ma per amore del sapere, ho finito, starnazzando come un tacchino. Sì, ha ripassato, ma ho come il sospetto di non averlo convinto della beltà dello studio del tessuto epiteliale.
Andare, io, a parlare di educazione... E' un po' rischioso. Che ne so se sto facendo un lavoro dignitoso? Lo scoprirò, forse, fra qualche annetto (dalla fossa, probabilmente).
Trascorrere qualche ora con i miei figli non ha mai indotto in nessuno dei miei amici il desiderio di fare una vasectomia, e questo già lo ritengo un risultato notevole.
Per il resto, credo che ogni genitore funzioni in qualche settore, e sia un po' zoppicante in altri. Infatti Dio ne prevede due per ciascuno.
Ovviamente a parlare di educazione domani ci dovrebbe andare mio marito, ché quello equilibrato della famiglia è lui. E' lui che si fa rispettare, è lui che è temuto, e che sa dosare sapientemente gioco e regola, divertimento e dovere, gratificazione e punizione.
Io ho dovuto smettere di allattarli quando hanno cominciato a chiedere se il latte non si poteva avere corretto, e ho un'idea un po' creativa dell'ordine e dell'organizzazione. Se potessi allestire sulla mia pancia delle comode tasche marsupiali me li terrei tutti sempre attaccati, anche al lavoro, sopportando, lo ammetto, un piccolo rallentamento nell'acquisizione dell'autonomia. (Sì, la teoria la so, è che se ogni tanto non mi faccio delle terapie inalatorie del loro odore mi sento mancare).
Comunque, i genitori dei liceali domani staranno ad ascoltarmi, e non me ne capacito. Svicolerò dalla mia esperienza di madre, ancora nel mezzo del guado, e virerò verso quella di scrittrice, ben più facile. Dirò che una coetanea dei loro figli mi ha scritto ringraziandomi perché il suo professore le ha consigliato il mio libro, e lei è rimasta folgorata, affascinata dall'idea del matrimonio che ne veniva fuori. Moriva dalla voglia di raccogliere una sfida, quella di una scelta impegnativa, difficile, definitiva.
Mi sono stupita. A parte lo stile scazzafrullone, diciamo la verità, non ho proposto alcuna novità. Possibile che a questi ragazzi nessuno parli mai di mete alte, esigenti, rigorose? Eppure un adolescente è per forza pieno di amore per l'assoluto, per le vette, per il traguardo più lontano. Qualcosa che faccia battere forte il cuore. Questa sete va saziata. Quando dicono che vogliono diventare famosi, quelli che affollano i talent show e quelli che da casa li invidiano, in realtà stanno parlando, nell'unico modo che sanno, di questa sete di assoluto, di bello, di grande.
Non è vero che non ci occupiamo dei nostri figli. Ma chiediamo a loro di occuparsi di qualcosa? Di farsi carico? Siamo una generazione molto, moltissimo (troppo? parlo per me...) presente con i bambini. Ma non abbiamo il coraggio di osare, con loro. Di chiamare le cose col loro nome, di farli innamorare della lotta della vita. Di parlare di inferno, purgatorio e paradiso, di vita o morte eterna. Della lotta continua che dobbiamo fare per dire sì a Dio. Dobbiamo dire loro che la vita è una sfida difficile, faticosa, e incredibilmente bella, da mozzare il fiato, se uno sa che tutto quello che fa risuonerà in eterno.
Perché, mi dispiace, i generici buoni sentimenti a quell'età non funzionano, non li fanno innamorare questi ragazzi, che vogliono sentirsi dire la Verità. Hanno un orecchio finissimo, un cuore puro e attento. Ci ascoltano con gli occhi, e ci mettono alla prova. E non ne usciamo sempre immacolati.
Domenica scorsa pioveva e avevo tre figli in macchina; volevo offrire un gelato a loro e a un amico, e ho provato a lasciare qualche minuto la macchina sulle strisce. Tommaso mi ha fulminato: "allora è vero che non si può credere in niente", ha detto. La macchina l'ho spostata immediatamente, ma che lezione mi sono presa. Spero che quelli della CIA non lo vengano a sapere.
-
BastaBugie consiglia
SERVE MOLTO
Non costa nulla
La Bussola, Aiuto alla Chiesa che soffre, Van Thuân, Provita, ecc.
-
Pubblicato 10 anni fa...
IL MIRACOLO EUCARISTICO DI SIENA
La scienza conferma
di Vincenzo Sansonetti
Articolo del 6 maggio 2015
-
Libro della settimana
SPOSALA E MUORI PER LEI
Il seguito di ''Sposati e sii sottomessa''
di Costanza Miriano
Anno 2022 / pag. 208 / € 10
-
Video della settimana
ANTIFASCISMO
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 5 min. (24/04/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
RACCOLTO AMARO
L'holodomor in Ucraina
Giudizio: stupendo (***)
Genere: avventura (2017)
-
I dossier di BastaBugie
PAPI E ANTIPAPI
Sede vacante e Papa legittimo
Dossier: 6 articoli
-
Santo della settimana
SAN PIO V
Le guerre giuste
di Roberto de Mattei
Festa: 30 aprile
-
Video per la formazione
L'INCONTRO CON CRISTO
di Pietro Sarubbi
Dal set della Passione
Durata: 1h e 11m (2024)
-
Personaggi del passato
PAPA FRANCESCO
Dall'Argentina al Vaticano
Dossier: 27 articoli
1936-2025 (88 anni)