I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna alla edizione
La vicenda dei minatori cileni ha molto da insegnare. Quegli uomini hanno dimostrato una tenuta fuori dal comune, coraggio, generosità, perfino una dose di incredibile sprezzatura. Potevano maledire, incolpare, commiserare; era quasi ovvio che potessero litigare per un boccone di tonno, per uscire prima, semplicemente per dar sfogo alla paura e alla rabbia.
Ci siamo abituati a risse invereconde tra i reclusi in Case e Isole del reality show, e non si trattava che di spettacoli e giochi. I minatori di San José non hanno perso la testa, hanno collaborato e lavorato, sopportato disagi, buio, isolamento e angoscia, con docilità e fermezza.
Da dove viene quest’animo saldo, questa semplice e tenace fiducia negli uomini che li ha sorretti? La speranza per noi è troppe volte un oscuro affidamento al fato, uno “speriamo bene” scaramantico, per allontanare i cattivi pensieri. La speranza non esiste se non fonda su una certezza.
«Laggiù ho litigato con Dio e col diavolo. Hanno litigato per avermi. Dio ha vinto, io ho preso la sua mano, la migliore. Non ha mai vacillato la mia certezza che Dio mi avrebbe tirato fuori».
Una frase che sembra saltar fuori dalle pagine di Lewis, o di Bernanos, ed è di uno sconosciuto lavoratore del Cile profondo, che non conosce filosofia e letteratura.
Così Mario Sepulveda, il più tosto, quello che teneva i contatti con la terra di sopra, e forse col Cielo. Quello che, si è capito, tutti quanti hanno riconosciuto come guida autorevole e capace di confortare, organizzare, dare la carica. Un testimone, che sapeva dare certezza, perché lo sappiamo, abbiamo bisogno sempre, ma qualche volta di più, di una mano che ci tiene per mano, una guida che ci aiuta a brancolare nel buio.
Non conta avere una fede o no, le sue parole sono un pungolo per tutti e per ciascuno. Perché è di tutti la lotta col diavolo, la possibilità di dire sì o no a Dio, e fondare su di Lui la nostra speranza.
I minatori cileni potevano contare su un popolo: i familiari, certo, ma di più, la gente, quella che viene evocata di solito come carne anonima da sondaggi. “La gente pensa”, “la gente dice”. La gente prega, spera, si commuove e lavora con te. Un popolo è così, una comunità è così, non si distrae, non ti corre accanto distratta e indifferente, ti si fa intorno, si china su quel buco interminabile perché tu sappia che ti si vuol bene. Riesce a contagiare perfino i politici, dimentichi delle campagne elettorali e per poco forse, ma con sincerità, felici di sventolare la bandiera di una patria che ha fatto di tutto per salvare i suoi figli.
Non è scontato. In Cina ogni anno muoiono decine e decine di minatori inghiottiti dalla terra, e nessuno se ne occupa, nessuno lo sa. Anche qui, un popolo trova nelle sue radici l’unione e la coscienza di una diversità. Possiamo storcere il naso per la loro fede semplice e venata di superstiziosi riti, ma quello è un popolo cristiano.
E infine: suona fuori luogo, questa volta, l’ennesima lamentazione sui media che rincorrono l’emozione in diretta, che piantano tende e telecamere per aspettare che l’evento si compia. Ci si sono allenati i commentatori più autorevoli, nello sdegno snobistico per la tv che scava tra storie volti lacrime. Ma diamine, queste sono facce e pianti e sorrisi veri.
Tutto il mondo voleva sapere, voleva vedere, essere lì. Ci siamo sentiti tutti padri, madri, sorelle e figli di quegli uomini. Volevamo vederli uscire uno ad uno, conoscerli. Senza dibattiti, senza analisi. Lasciarci commuovere. Muovere la nostra testa e il cuore, per una volta, alla grandezza degli uomini, che sa stupire.
-
Pubblicato 10 anni fa...
LA FALSA DISTINZIONE
Islam moderato e Islam radicale
di Roberto De Mattei
Articolo del 28 gennaio 2015
-
Libro della settimana
LA RELIGIONE DI GIACOMO LEOPARDI
di Don Divo Barsotti
Anno 2008 / pag. 286 / € 17
-
Video della settimana
STOP AI FACT CHECKERS
Torna negli USA la libertà su Facebook ed Instagram
di Mark Zuckerberg
Durata: 5 minuti (2025)
-
Da FilmGarantiti.it
MARCELLINO PANE E VINO
Una favola di innocenza
Giudizio: ottimo (**)
Genere: drammatico (1955)
Guarda gratis su YouTube
-
I dossier di BastaBugie
SACERDOTI ALLA GOGNA
Accusati ingiustamente
Dossier: 11 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
FRANCESCO DI SALES
Dottore della Chiesa
Dossier: 5 articoli
Festa: 24 gennaio
-
Video per la formazione
DONALD TRUMP
Discorso di insediamento
Durata: 30 minuti (2025)
-
Personaggi del passato
MICHELA MURGIA
Scrittrice
Dalla parte del potere
1972 - 2023 (51 anni)