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4° MARCIA PER LA VITA: DOMENICA 4 MAGGIO A ROMA
E' necessario scendere in piazza non solo per dire no a ogni minaccia contro la vita, dal concepimento alla morte naturale, ma anche per confortare i dubbiosi e i timorosi
di Paolo Deotto
 

Dalle ottocento presenze a Desenzano nel 2011, alle quindicimila e poi quarantamila nelle successive Marce a Roma nel 2012 e nel 2013, il Popolo della vita è cresciuto in modo formidabile, a dimostrazione del fatto che, ringraziando il Cielo, esiste ancora un'anima popolare sana e che non si rassegna alla cultura di morte che ormai da anni si impone come "dominante", soprattutto grazie ai mezzi finanziari eccezionali di cui dispone e al controllo di buona parte dell'informazione.
L'esempio migliore in materia è il Partito Radicale che, pur avendo un consenso popolare ridicolo e insignificante, ha le "giuste relazioni" (l'arcimiliardario Soros non è forse uno dei loro?), riesce a succhiare dalle casse dello Stato ogni anno milioni e milioni di euro, e riesce anche ad arrivare al governo (la presenza della Bonino agli Esteri la dice lunga).
Però insieme alla crescita del Popolo della Vita sono cresciute in modo formidabile anche le minacce alla vita. La legge sul divorzio e successivamente quella sull'aborto furono i primi grimaldelli per abbattere le difese di una società ancora naturaliter cristiana. La corruzione delle anime e dei cervelli è stata forte e due generazioni sono cresciute in un "clima" che ormai ha definito come "diritti" la distruzione dell'unità familiare e l'uccisione del bimbo nel grembo materno.
Ma ora siamo alle tappe finali della corsa verso la morte: lo scatenato omosessualismo, con i deliranti progetti di legge contro la cosiddetta "omofobia", con i divieti di dare all'omosessualità la sua giusta definizione di vizio perverso, con il progetto di "nozze" tra pervertiti  (e conseguenti adozioni), con la distruzione della personalità da operare fin dall'asilo (insegnando ai bimbi le più oscene menzogne in tema di sessualità e sconvolgendoli con una "educazione sessuale" che riduce l'affettività all'accoppiamento bestiale e/o alla masturbazione) sono chiari segnali della fretta che i cultori della morte hanno di "concludere" il loro piano satanico.
L'omosessualismo è infatti foriero di morte, perché è la contraddizione stessa della vita, che può nascere solo dall'incontro amorevole tra un uomo e una donna, voluto da Dio stesso ed elevato dalla Chiesa alla dignità sacramentale.
I cultori della morte hanno fretta. Anche noi abbiamo fretta: vogliamo infatti che alla svelta si esca da questo clima di pazzia, perché in caso contrario la fine della civiltà stessa è assicurata.
Insomma, la Marcia per la Vita è un'affermazione di amore per la Vita, in tutti i suoi aspetti. La distruzione della famiglia, lo snaturamento dei rapporti affettivi, l'imposizione di una "cultura" sodomitica sono, come l'aborto, crimini contro la vita e come l'aborto sono responsabili di tante morti fisiche e spirituali. Tra l'altro, non sta bene dirlo, ma i suicidi tra gli omosessuali, ai quali la pazzia omosessualista ha tolto la possibilità di vivere nella discrezione la loro patologia, e di fare il possibile per uscirne, sono molto più numerosi rispetto ai suicidi tra persone normali.
Non si può quindi mancare alla Marcia per la Vita: come già abbiamo scritto altre volte, è necessario scendere in piazza non solo per affermare il proprio deciso "no" a ogni minaccia contro la Vita, dal concepimento alla morte naturale, ma è necessario anche confortare i dubbiosi, i pavidi, i molti che hanno bisogno di una testimonianza decisa e forte.
È probabile, soprattutto dopo lo sfarinamento della destra in Parlamento, che in futuro ogni testimonianza a difesa della Vita sarà punita dalla legge. Ciò che si progetta  contro il la cosiddetta "omofobia" si amplierà, e con ogni probabilità in un domani sarà punita anche la propaganda contro l'aborto, e sarà vietata l'obiezione di coscienza.
Bene, sarà il momento in cui ci misureremo, in cui dovremo agire contro uno Stato ormai del tutto delegittimato o dovremo subire la persecuzione, di cui già del resto ci sono le avvisaglie.
Non è certo questo che ci può intimorire e tanto meno fermare. La Verità non conosce ostacoli se non nella vigliaccheria di chi dovrebbe affermarla e difenderla.
In tal senso è il caso di notare come siano lontani anni luce dal Popolo della Vita tutti coloro che, politici anche "cattolici" compresi, continuano a coltivare le sciagurate idee sul "lavorare per il male minore", vista l'impossibilità, per ora, di avere i numeri in Parlamento per riportare l'Italia ad essere un Paese civile.
In materia di omosessualismo abbiamo sentito e letto dichiarazioni che fanno rizzare i capelli per pavidità e, ci sia concesso, stupidità. La scelta del "male minore" è sempre una scelta per il male. Il male o lo si combatte o lo si favorisce con la resa. Ricordiamoci che la normativa sull'aborto fu approvata con le firme di ministri e presidente democristiani...
Se un esercito nemico, fornito di carri armati e artiglieria ci verrà incontro, noi cosa faremo? Combatteremo, o ci metteremo a trattare affinché ci sparino solo in piccoli calibri, senza usare le artiglierie?
E se siamo inferiori per numero e armamento, a sappiamo che ci attende, dopo la sconfitta, una vita da schiavi e da pervertiti, cosa facciamo? Alziamo subito la bandiera bianca, dimostrando così di meritare di diventare schiavi e pervertiti?
La Marcia per la Vita non è posto per compromessi, per "astute" manovre con cui autoconvincersi di avere ottenuto chissà quali vittorie. I nostri nemici lavorano solo per distruggere; se accettano compromessi, lo fanno solo perché gli "utili idioti" sono sempre stati uno dei loro punti di forza.
Il Popolo della Vita non è il trampolino di lancio per carriere politiche. La Marcia per la Vita è davvero l'unica manifestazione nata non da partiti o sindacati che inquadrano i manifestanti di professione, che li organizzano e li dirigono. È nata dalla parte migliore di un Popolo che non rinuncia ala propria identità cristiana e all'amore per la Vita. È quella parte sana di Popolo che non è avvezzo a compromessi e che potrà fermare la corsa dell'Italia verso il precipizio.

Nota di BastaBugie: per vedere i nostri video, le foto e gli articoli riguardanti la Marcia per la Vita, vai al link sottostante
https://www.bastabugie.it/it/contenuti.php?pagina=utility&nome=_marciaperlavita

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 16 gennaio 2014