I PIÙ LETTI DEL MESE
-
BastaBugie consiglia
LA SCUOLA IN VENETO
Incontro con le scuole parentali cattoliche
Osservatorio Van Thuan
e Don Stefano Bimbi
Schio (VI), 14/09/2024
-
BastaBugie consiglia
LA SCUOLA NEL LAZIO
Incontro con le scuole parentali cattoliche
Osservatorio Van Thuan
e Don Stefano Bimbi
Grottaferrata, 05/10/2024
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna alla edizione
Il tema centrale della liturgia della Parola di questa domenica è la generosità della creatura nei confronti di Dio a cui segue sempre una generosità ancora più grande di Dio verso le sue creature. È quanto abbiamo letto nella prima lettura. Dio chiede alla vedova di Sarepta tutto quello che ella aveva per vivere: un pugno di farina e un po' d'olio. Era l'unico sostentamento per lei e per suo figlio. Dio le chiede quell'atto di generosità per sfamare il profeta Elia, ed ella, con grande carità preparò una focaccia per il Profeta. Dio ricompensò ampiamente quel gesto facendo sì che né la farina venne meno nella giara e né l'olio diminuì nell'orcio. E così Elia, la vedova e suo figlio poterono mangiare per diversi giorni.
In questo episodio ammiriamo la fede di entrambi, di Elia e della vedova, e la generosità di quest'ultima, la quale è di esempio per ciascuno di noi.
La stessa generosità la vediamo nel brano del Vangelo: Gesù osserva che diversi ricchi gettavano nel tesoro del tempio molte monete, mentre una povera vedova vi gettò due monetine che erano tutto ciò che ella aveva. Gesù lodò quella generosità, dicendo: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei, invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». (Mc 12,43-44).
Dio non può rimanere indifferente di fronte alla generosità delle sue creature e ricompensa ampiamente ogni gesto di bontà verso di Lui e verso il prossimo. Possiamo affermare che, nella vita cristiana, per moltiplicare le nostre sostanze, le dobbiamo dividere. Quanto più condivideremo, tanto più saremo beneficati dal Signore.
Il Signore guarda il cuore e non tanto l'offerta che facciamo. Per questo motivo, nel brano che abbiamo letto, Gesù rimproverò aspramente la condotta degli scribi e dei farisei, i quali ostentavano una santità di vita solo apparente, mentre dentro di loro nascondevano una grande malvagità. Essi amavano ricevere i primi posti, pregavano a lungo per farsi vedere, apparentemente sembravano degli esempi per tutti, ma in realtà, secondo le parole di Gesù, «riceveranno una condanna più severa» (Mc 12,40).
Con queste parole, Gesù ci indica la semplicità della vita come un ideale a cui tendere incessantemente. Essere semplici significa essere trasparenti, cristallini, puri nella nostra intenzione, facendo tutto per amore di Dio e del prossimo, senza nascondere altri motivi dettati dal nostro amor proprio.
Si racconta che un giorno san Francesco d'Assisi incontrò una povera vecchietta che chiedeva l'elemosina. Non potendo resistere oltre, nella sua generosità, il Santo di Assisi le diede il suo mantello. Subito dopo fu preso da un sentimento di vanagloria per la bella figura che aveva fatto davanti alla folla che era lì attorno a lui. La gente iniziava già a lodarlo per quel gesto caritatevole, allora egli prese la parola e disse che non dovevano lodarlo perché, davanti a Dio, quell'azione non valeva niente dal momento che si era insuperbito (cf FF 716). San Francesco non voleva apparire esteriormente ciò che non era.
Questo episodio ci insegna ancora una volta che le nostre azioni varranno davanti a Dio nella misura dell'amore che ci metteremo. Un gesto caritatevole, fatto per vanagloria, è come un legno tarlato, bello dal di fuori, ma dentro è tutto vuoto. Una opera buona fatta per essere lodati è come le opere fatte dagli scribi e dai farisei, i quali si servivano di Dio come di uno sgabello per innalzarsi al di sopra degli altri. Si capisce come simili azioni valgano poco o nulla.
Ricerchiamo l'autentico amore di Dio e del prossimo, allora le nostre azioni acquisteranno un valore molto grande. Facciamo come le due vedove di cui parlano le letture di oggi: siamo generosi con Dio, ed Egli lo sarà con noi.
-
Pubblicato 10 anni fa...
OMOSESSUALITA'
In India è un crimine
di Vittorio Messori
Articolo del 12 settembre 2014
-
Libro della settimana
SCARTATI
La mia vita con l'aborto
di Abby Johnson
Anno 2015 / pag. 362 / € 12
-
Video della settimana
ABORTO
Discorso per il premio nobel della pace
di Madre Teresa
Durata: 4 minuti (1979)
-
Da FilmGarantiti.it
11 SETTEMBRE 1683
La Lega Santa ferma l'avanzata turca islamica
Giudizio: eccellente (****)
Genere: storico (2012)
-
I dossier di BastaBugie
FIDUCIA SUPPLICANS
Non si possono benedire le coppie gay
Dossier: 6 articoli
-
Santo della settimana
SAN NICOLA DA TOLENTINO
Il sacerdote eremita
di Cristina Siccardi
Festa: 10 settembre
-
Video per la formazione
SCHEGGE DI VANGELO
di Don Stefano Bimbi
17 video di 8 minuti ca.
-
Personaggi del passato
GIUSEPPE SERMONTI
Biologo molecolare
Svelò gli errori di Darwin
1925 - 2019 (94 anni)