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OMELIA ASSUNZIONE DI MARIA - ANNO A (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
da Il settimanale di Padre Pio

Oggi la Chiesa celebra l'Assunzione della Beata Vergine Maria. È una delle feste mariane più importanti e più antiche. Dopo aver vissuto su questa terra, la Madonna è stata assunta in anima e corpo alla gloria del Cielo. Era ben giusto che la Madonna raggiungesse la pienezza della gloria senza aspettare la fine dei tempi. La fede ci insegna che al termine della nostra vita l'anima riceve immediatamente la giusta retribuzione, mentre il corpo si dissolve nella tomba e solo alla fine dei tempi risorgerà per riunirsi all'anima. Per la Madonna non fu così: il suo corpo immacolato entrò subito nella gloria insieme all'anima. Pertanto, nella Vergine Maria assunta in Cielo noi contempliamo quella che sarà la sorte futura di tutti i redenti.
Era ben giusto che la Madonna fosse assunta in Cielo in anima e corpo, e questo per diversi motivi. Prima di tutto la Madonna è l'Immacolata, Colei che è stata concepita senza il peccato originale. Si sa che la corruzione del corpo che avviene dopo la morte è una conseguenza del peccato d'origine che ha lasciato delle conseguenze in ciascuno di noi. Gli unici ad essere esenti da questo peccato dei Progenitori furono Gesù, ovviamente, perché è il Figlio di Dio, la seconda Persona della Santissima Trinità, ed è quindi la stessa Santità; e Maria Santissima, l'Immacolata, la quale fu preservata dal peccato originale in vista della Redenzione operata dal Figlio.
Essendo immacolata, la Madonna non sarebbe dovuta nemmeno morire, dato che anche la morte è una conseguenza del peccato originale. Tuttavia, la Vergine Maria assomigliò in tutto al Figlio Gesù, il quale volle morire in croce per noi. Così anche Lei passò per la morte, ma la sua fu una morte unica, del tutto particolare, fu una morte d'amore. Era talmente grande l'amore che portava a Dio, amore che cresceva di giorno in giorno, che la sua anima benedetta non riusciva più a contenerne la piena, così che si staccò dal corpo e raggiunse il suo Gesù. Il suo corpo immacolato, secondo un'antica tradizione, fu posto in un sepolcro ma non conobbe la corruzione e, dopo pochi giorni, risorse glorioso ad immagine del corpo del Risorto Redentore, così da riunirsi all'anima ed entrare nella gloria eterna.
Vi sono altri motivi che resero sommamente conveniente l'Assunzione della Beata Vergine Maria in anima e corpo. Un motivo è quello della Maternità divina. Era ben giusto che Colei che diede alla luce Gesù nella povera grotta di Betlemme; che lo nutrì e allevò con tanto amore; che lo seguì fedelmente durante tutto il tempo della sua predicazione; che fu la sua più fedele discepola; e che stette intrepida ai piedi della croce, condividesse in corpo e anima la gloria del Figlio suo risorto.
Un altro motivo riguarda la sua radiosa Verginità. Per essere piena e profonda, la verginità della "Tutta Santa" non doveva conoscere il disfacimento del sepolcro. Il giglio purissimo della purezza di Maria non ha mai cessato di esalare il suo profumo ed anche ora, in Paradiso, è la gioia degl'Angeli e dei Santi.
La solennità di oggi è ricca di insegnamenti anche per la nostra vita cristiana. Innanzitutto, l'Assunzione di Maria al Cielo ci insegna l'altissima dignità che ha il nostro corpo: anch'esso è chiamato alla gloria del Paradiso. Il nostro corpo risorgerà solamente alla fine dei tempi, quando ci sarà il Giudizio universale, e si unirà all'anima per condividerne la sorte eterna: se l'anima è dannata, il corpo seguirà quella condanna; se l'anima è beata, esso risorgerà glorioso.
Impariamo fin da adesso a rispettare il nostro corpo e a non degradarlo con il peccato. L'uomo d'oggi esalta il corpo e i piaceri della carne. In realtà egli rende il proprio corpo schiavo delle passioni che lo abbruttiscono sempre di più. Contemplando l'Immacolata Assunta in Cielo, noi possiamo vedere la grande dignità dell'uomo e della donna. Se vogliamo raggiungere la gloria che già da ora risplende in Maria, dobbiamo amare e praticare la bella virtù della purezza.
Questa virtù forse è "fuori moda", ma rimane l'unica via per giungere alla comunione eterna con Dio. Quando a san Domenico Savio, giovane discepolo di Don Bosco, dicevano che non occorreva essere così mortificato negli occhi e che poteva anche vedere i divertimenti delle giostre, egli rispondeva che voleva mantenere puri gli occhi per poter vedere Gesù e Maria in Paradiso.
Un tempo si arrossiva anche per la più piccola immodestia, ora l'indecenza imperversa e a molti sembra quasi una cosa normalissima. Si è perso il senso del pudore e i mezzi di comunicazione (televisione, stampa, internet) propongono molto spesso "immondizia a basso costo". Per recuperare il senso cristiano della vita guardiamo con gli occhi del cuore la gloria della "Tutta Santa" Assunta in Cielo. Chiediamo a Lei un grande amore alla virtù della purezza e la grazia di rimanere fedeli in mezzo alle tante insidie di questa odierna società.

 
Fonte: Il settimanale di Padre Pio