
I PIÙ LETTI DEL MESE
SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione
BENEDETTO XVI: LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO PUO' TRASFORMARSI IN ARBITRIO SE...
Nel giorno dei diritti contro l’arbitrio con ritrovato senso del dovere.
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, di cui ricorre il 60° anniversario, pur essendo perfettibile, è veramente un traguardo importante, almeno a livello teorico. Però, a livello pratico, come ha detto ieri il Papa, «centinaia di milioni di nostri fratelli e sorelle vedono tuttora minacciati i loro diritti alla vita, alla libertà, alla sicurezza; non sempre è rispettata l’uguaglianza tra tutti né la dignità di ciascuno» .
Inoltre, nel 1948 l’uomo era più fiducioso circa la possibilità di conoscere la verità sulla realtà, certo non totalmente, ma comunque in parte. In effetti, se la verità sulla realtà è (in parte) conoscibile, almeno in certi casi non è la realtà a doversi adeguare all’uomo, bensì è l’uomo che deve adeguarsi ad essa (ad esempio alla realtà del matrimonio).
Viceversa, in una cultura relativista, presto o tardi, avviene un rovesciamento. Se per relativismo si intende (per chi lo definisce diversamente il discorso cambia) la negazione della possibilità di conoscere la verità, allora tutto è soggettivo, i nostri atti non possono essere giudicati oggettivamente ed ogni singolo uomo è l’unità di misura di tutte le cose. Così, è la realtà che deve adeguarsi all’uomo, alle sue pretese ed ai suoi desideri, ed anche le leggi debbono assecondare ogni suo desiderio e concedergli ogni diritto (pacs – caso emblematico di diritti senza quasi nessuno dei doveri dei coniugi–, 'matrimonio omosessuale', fecondazione artificiale, aborto, ecc.). Come ha detto ieri il cardinal Bertone, tante nostre società mettono «in discussione l’etica della vita e della procreazione, del matrimonio e della vita familiare (...) introducendo unicamente una visione individualistica su cui arbitrariamente costruire nuovi diritti». Insomma, il discorso sui diritti è di per sé molto prezioso ma, in sinergia col relativismo, ha trasformato i desideri in diritti e ha fatto quasi scomparire, nella percezione del soggetto, i suoi doveri verso gli altri (e, in generale, verso la realtà). Si enfatizzano, invece, i doveri che hanno gli altri e, in particolare lo Stato, nei suoi riguardi: anzi, si afferma il dovere dello Stato di praticargli l’eutanasia a richiesta, di finanziargli la fecondazione artificiale e l’aborto... Fino al punto di voler negare l’obiezione di coscienza, imponendo al medico il dovere di prescrivere la pillola del giorno dopo, di praticare l’eutanasia, di praticare l’aborto...
Ancora, pensiamo alle conseguenze della logica relativista spinta all’estremo: se non esiste una realtà conoscibile da rispettare e se la legge mi deve concedere qualsiasi diritto, allora la libertà di ciascuno è assoluta, dunque esiste anche il diritto di negare i diritti altrui; se la libertà è assoluta, ognuno ha la libertà di negare quella altrui. E se pure dei doveri vengono enunciati, se essi sono stabiliti solo in base a una convergenza di interessi, per un’utile convenzione, quando poi il loro rispetto non corrisponde più ai miei interessi, nessuno mi può biasimare se li trasgredisco.
Il discorso cambia quando i doveri esprimono il rispetto che è dovuto alla realtà (conoscibile) delle cose e dell’uomo. Allora, riprendendo in una certa misura Simone Weil, si può dire addirittura che, se esistesse un solo uomo, costui non avrebbe interlocutori a cui reclamare i propri diritti, mentre continuerebbe ad avere dei doveri, almeno quelli verso se stesso. Aveva ragione Giovanni Paolo II quando, laicamente, diceva che «è il dovere che stabilisce l’ambito entro il quale i diritti devono contenersi per non trasformarsi nell’esercizio dell’arbitrio »
-
Pubblicato 10 anni fa...

EUTANASIA LEGALE
C'è ancora Hitler?
di Leone Grotti
Articolo 11 novembre 2015 -
Libro della settimana
DON CAMILLO
Vita di Fernandel
di Fulvio Fulvi
Anno 2015 / pag. 200 / € 14 -
Video della settimana
FUMATORI CRIMINALI
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 3 min. (12/01/2025) -
Da FilmGarantiti.it
LA BATTAGLIA DI VARSAVIA
Il miracolo della Vistola
Giudizio: ottimo (**)
Genere: storico (2011) -
I dossier di BastaBugie
LETTERE ALLA REDAZIONE
Le risposte ai lettori
Dossier: 159 articoli -
Santo della settimana
SAN TEODORO
Il sinodo dell'adulterio
di Roberto De Mattei
Festa: 11 novembre -
Video per la formazione
BENIGNI
Le menzogne sul Risorgimento
Sanremo 2011
Durata: 24 minuti -
Personaggi del passato
RODNEY STARK
Sociologo
Una mente libera
1934 - 2022 (88 anni)








