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SCIENZA E FEDE SONO AMICHE
Intervista al fisico Antonino Zichichi
di Bruno Volpe

La compatibilità tra scienza e fede è uno dei punti fermi del Magistero di Benedetto XVI. Il Papa, infatti, sin dal suo insediamento nell'aprile del 2005, ha sempre affermato che queste due categorie, al contrario di quello che vorrebbero far credere alcuni, non sono assolutamente 'nemiche' e in contrasto tra loro ma, anzi, possono e devono camminare insieme, lungo la stessa strada. Una tesi che il fisico italiano Antonino Zichichi, tra gli scienziati più famosi al mondo, intervistato in esclusiva da 'Petrus', sottoscrive in pieno e senza esitazioni.
PROFESSORE, LEI HA LA STESSA CONVINZIONE DEL SANTO PADRE: SCIENZA E FEDE NON SONO 'AVVERSARIE'...
Esatto. E mi consenta di dire che ammiro molto il Papa per il modo convincente con cui lo va ripetendo ai fedeli e al mondo intero, malgrado molti 'critici' facciano orecchie da mercante.
DUNQUE, L'UOMO DI SCIENZA ZICHICHI HA LA STESSA VISIONE DELL'UOMO DI FEDE BENEDETTO XVI...
Guardi, non potrebbe essere altrimenti: non esiste nessuna battaglia tra scienza e fede. Basti pensare che l'inventore, il padre della scienza moderna, è proprio quel Galileo Galilei che, in malafede, si vuol far passare per ateo ma che, invece, era credente.
EPPURE, GLI ATEI ALLA PIERGIORGIO ODIFREDDI SCRIVONO LIBRI E VANNO IN TELEVISIONE PER DIFFONDERE IL LORO CONCETTO DI SCIENZA ONNIPOTENTE CHE PRETENDE DI SPIEGARE RAZIONALMENTE TUTTO CIÒ CHE CI CIRCONDA...
L'arroganza intellettuale di certi scienziati ormai è insostenibile ed è giunta al limite del tollerabile. Alcuni, poi, amano definirsi scienziati, anche se nella loro vita non hanno mai scoperto o inventato nulla di nuovo. Ecco, davanti a simili personaggi respingo con ancora più forza la logica secondo la quale la scienza sia nemica della fede.
FATTO STA CHE, PURTROPPO, MOLTI SCIENZIATI CONTINUANO AD AFFERMARE CHE DIO NON ESISTE.
A questi signori dico: provatemi che Dio non c'è. Veda, l'ateismo è un atto di fede nel nulla cosmico. Noi non siamo figli del caso, né per caso siamo venuti al mondo. Negare il trascendente significa ammazzare la logica. Ateismo e scientismo, in più, sono contraddittori: mirano a spiegare e dimostrare tutto ben sapendo che ciò non sarà mai possibile.
PROFESSORE, GLI ATEI E GLI SCIENZIATI POTREBBERO RISPONDERLE RIBALTANDO LA DOMANDA: SIANO I CREDENTI A PROVARE L'ESISTENZA DI DIO.
Ma noi cattolici non dobbiamo provare niente a nessuno. Le grandi acquisizioni della scienza, l'intelligenza superiore, il meccanismo perfetto sono la dimostrazione più evidente della presenza di Dio. Perchè l'origine di tutto il mondo è divina e Dio stesso è tutto.
NON C'È CHE DIRE, C'È PIENA SINTONIA TRA LEI E IL PAPA...
Certamente. Benedetto XVI, con molto buon senso, da tempo porta avanti una pacifica battaglia per far capire che la fede non è nemica della scienza e della ragione. Le due categorie, infatti, possono coabitare proprio partendo dal presupposto che esistono delle realtà trascendenti che, per loro natura divina, non possono avere dimostrazione scientifica.
PER DIRLA IN PAROLE POVERE, NON SIAMO FIGLI DEL CASO...
Dire che siamo figli del caso, significa bestemmiare. La natura è una creazione divina ed armoniosa, figlia di una mente superiore. Riporre cieca ed assoluta fiducia nella scienza equivale ad un dogma al contrario. Certi atei e scienziati accusano i cattolici di dogmatismo, e non si rendono conto che hanno fatto della scienza un dogma, una verità di fede. Si tratta di un'assurdità! Indubbiamente è necessario coltivare le scoperte e il progresso, ma guardando sempre a Dio, al trascendente.
PROFESSOR ZICHICHI, IN CONCLUSIONE: CHI HA FEDE, MA ANCHE CHI NE È PRIVO, COME DEVE ADOPERARE LA SCIENZA?
Rispondo in maniera sintetica ma, spero, chiara: i progressi della tecnologia devono essere al servizio dell'uomo e non contro l'uomo.

 
Fonte: 13/12/07